NEIL MAC LEOD CANDIDATO ALLE ELEZIONI ITU

Ad Auckland il campano in lizza per la Commissione Mondiale Paratriathlon - l'intervista
Il prossimo 23 ottobre ci saranno ad Auckland le elezioni del nuovo Direttivo Mondiale del Triathlon ITU. La Campania sarà presente con Neil Mac Leod, in veste di candidato alla Commissione Mondiale Paratriathlon.



L'Italia di Renato Bertrandi presenta due soli candidati: il Dr. Migliorini per la Commissione Medica ed appunto Neil Mac Leod. Un riconoscimento prestigioso per il napoletano che tanto bene sta facendo in Italia quale responsabile del settore Paratriathlon.



La Campania si dimostra quindi regione sempre più qualitativa, rappresentata ai massimi livelli in tutti i settori federali, nazionali e internazionali (cliccare sul titolo).
In vista dell'importante appuntamento abbiamo posto 4 domande a Neil Mac Leod:

1. pensi di farcela?

2. cosa ti aspetti?

3. il futuro del paratriathlon

4. la situazione in campania?



ecco le risposte



1. Farcela non è semplice, vi sono diverse candidature oltre la mia, il settore è strategico a causa dell'esordio alle paralimpiadi di Rio. A mio favore ho un curriculum valido e l'appoggio dell'Etu, ma molto dipenderà anche da chi vincerà le elezioni presidenziali.



2. Mi aspetta molto lavoro, in pratica sarò l'unica figura tecnico giuridica della commissione. Essendo uno sport giovane tante regole dovranno essere aggiunte, modificate od eliminate. La consulenza di un giurista del settore sarà fondamentale per avere una regolamentazione snella ed efficace.



3. Il paratri sta generando grosse aspettative nel mondo dello sport per disabili. Qui ad Auckland avremo 108 atleti in gara, numeri che cresceranno ancora. Il livello qualitativo medio degli atleti è destinato ad aumentare così come il numero dei praticanti anche occasionali. Il paratriathlon tira alla pari del triathlon. In Italia per primeggiare in futuro saranno necessari una sempre maggiore consapevolezza e crescenti investimenti.



4. La situazione in Campania al momento è da formare. Purtroppo paghiamo un ritardo piu che altro culturale rispetto ad altre regioni nell'affrontare il problema della disabilità. Basti pensare che nei mesi passati ho promosso un progetto di donazione di 12 protesi sportive e per camminare per amputati trans-tibiali per il quale abbiamo avuto solo 5 risposte mentre in altre regioni si è dovuto procedere ad una selezione dei candidati. Con il tennis in carrozzina invece abbiamo lavorato 4 anni per riuscire ad avere un gruppo di 10 atleti, dei quali solo pochi assidui sportivi.

C'è molto da fare soprattutto a livello culturale. Nei progetti per l'anno prossimo nel Triathlon Trophy figurerà una gara di nuoto di fondo paralimpico mentre le gare multidisciplinari saranno completamente accessibili anche agli atleti disabili. Sarà un piccolo passo verso uno sviluppo futuro del paratri anche in Campania.



In bocca al lupo Neil e porta un po' di Campania nell'ITU.