Il primo IM Italia nel commento di Maurizio Mirarchi
Domenica  12 giugno 2011 alle ore 12,00 una di folla mista tra curiosi e familiari faceva da cornice al popolo  colorato dei potenziali  iron_man,  riunito per l'occasione sulla bellissima spiaggia del lungomare di Pescara. 
Nell'occasione la città si presentava tirata a lucido e la sua eleganza e la sua bellezza venivano ancor più amplificate da un caldo quanto inatteso piacevole sole che infondeva un clima di positività ai fortunati destinatari. 
Si comprendeva subito il motivo per cui la  bellissima città di PESCARA,  non a caso verrà incoronata  nell'anno 2012 come "città dello sport" così come veniva legittimamente esaltato sui numerosi cartelli esposti per le strade cittadine  che magnificavano l'ambito riconoscimento.
L'inno di Mameli, cantato dal tenore Piero Mazzocchetti  faceva da prologo allo start  che sanciva  "la prima volta" del circuito Iron_Man in Italia.
Era proprio così che lo spettacolo aveva  inizio, che l'adrenalina accumulata cominciava a canalizzarsi nello sforzo muscolare e dare sfogo a tutta la sua forza nel gesto atletico tanto atteso.
I 1.356  potenziali Iron_Man  si  tuffavano  con impeto e determinazione nel bellissimo bacino del mare Pescarese, disegnato intelligentemente dagli organizzatori in maniera parallela al lungomare stesso, particolare questo che favoriva  ancor più la calorosa  partecipazione del numeroso pubblico costituito in gran parte da stranieri i quali  erano giunti  sull'Adriatico da ben 49 paesi dell'intero continente. 
Nel contempo, l'elicottero della Polizia di Stato scandiva  la sua presenza ufficiale  sorvolando  a bassa quota la lunga scia di nuotatori che nel contempo  si era man mano allungata in acqua  donando ai fortunati spettatori  la visone di un gioco di colori e di scie di acqua, di gesta sportive  che coniugate con la bellezze dei luoghi rendevano il tutto estremamente eccitante e adrenalinico.
E' la vita che pulsa pensavo dentro di me, senza distrarmi un secondo !  
 Anche se talvolta non lo si capisce per tempo. 
E mentre il rumore delle pale dell'elicottero ingaggiava un duello con la professionale voce dello speaker internazionale, cominciavano a ri_emergere dall'acqua i più forti triathleti.
Questi avevano appena terminato la loro fatica natatoria  con una naturalezza sconcertante che già si apprestavano a  partire x un'altra Iron_avventura in bici che durerà 90 km sulle tortuose e faticose strade della provincia, attraversando ben 12 paesi e per tuffarsi negli scenari più suggestivi del territorio Pescarese gustandosi tutto l'affetto e il calore dei Pesaresi che per l'occorso erano tutti fuori delle proprie abitazioni ad applaudire ad incitare gli atleti chiamandoli per nome.
Infine, i 21 km  di corsa, venivano percorsi su uno straordinario circuito che attraversava  interamente il centro storico per concludersi nella prestigiosa Piazza Salotto dove lo speaker scaldava l'ambiente e scandiva uno per uno il nome e la nazionalità di provenienza del nuovo iron_man, suscitando strumentalmente l'affetto degli amici dei parenti che pazientemente  avevano  aspettato l'amato per condividerne la gioia di un traguardo  che quasi sempre aveva un sapore non solo sportivo.
E così che all'annuncio  dello speaker  intere famiglie si facevano spazio con forza tra la folla per abbracciare "il loro campione" per  testimoniargli il proprio amore. I più fortunati, sfidavano la rigidissima giuria, immettendo nel circuito il proprio figliolo, che in deroga al regolamento veniva proiettato  in pista dall'altro genitore, per  condividere con il proprio caro ...negli ultimi metri  la  iron_avventura.
Le preziose foto che immortalano questa scena rendono ben chiari  i  risvolti emozionali  contenuti nel gesto e rimarranno scolpite negli occhi di chi le ha vissute  x tutta la vita, anche quando si tratta di bambini che tagliano il traguardo insieme al loro papà o la loro mamma.
La commozione dilagante era legittima e piacevole anche per chi non aveva nessuno ad attenderlo.
Poichè un vero iron_man  finisher è ben consapevole e preparato a "correre da solo", a disporre delle proprie forze,  a rinunciare a sfruttare  il lavoro e la  scia di altri.
Perché questa è una regola fondamentale dell'iron_Man e talvolta della vita: imparare a disporre solo delle proprie energie.
Nel contempo  il  maxi schermo montato nella piazza immortalava in primo piano e in diretta le fasi finali dell'arrivo  di ogni singolo atleta e la Piazza era tutta una festa, un rumore di campanacci, un  tripudio di colori e bandiere di nazionalità diversa, di urla di bambini che cercavano il papà o di papà che cercavano il figlio, il nipote, la moglie, il nonno  x  gridargli  e per testimoniargli  il proprio affetto la propria ammirazione 
In un simile scenario va da se che il risultato assumeva un aspetto meno rilevante laddove l'importante è tagliare il traguardo x fregiarsi dell'ambito riconoscimento.  Per la cronaca la  vittoria è andata all'italo argentino Daniel FONTANA che ha coperto la distanza in 4 ore 01'26", al secondo posto Alesandro Degasperi e alla piazza d'onore  finiva il giapponese Hdes Fukui.
La prima donna a tagliare il traguardo  è  stata la vicentina Martina Dogana in 4 ore 44'59", seguita da Edith Niederfriger, terzo posto per Francesca Tibaldi.
La cerimonia si è conclusa in serata con una elegante e ben curata premiazione.
L'intera manifestazione ha riscosso un successo straordinario e forse inatteso, mostrando, tra l'altro, l'immagine di una PESCARA sportiva e accogliente in chiave internazionale. 
Soddisfatti anche i commercianti e le Amministrazioni comunali che sono state interessate al percorso di bici, tanto è che giungeva in diretta nel corso della cerimonia conclusiva della manifestazione, la notizia della ufficializzazione  della 2^ edizione dell' Iron_man 70.3  da tenersi a PESCARA nel giugno 2012 .
La comunità campana del popolo dei Triathleti è stata presente alla prestigiosa manifestazione internazionale con le rappresentanze delle più forti società attualmente operanti in Campania, e come si vedrà di seguito non in veste di comparsa. 
C'era il C.N.  Canottieri Napoli, rappresentato da Ugo BOZZO, Massimiliano AMORUSO, Marco MORETTI, IANNACCONE Sergio, Cristian BELPEDIO, Fabio MANZI
c'era il C.N. Posillipo, rappresentato da Diego PEDUTO, Francesco PANARELLA, Massimo CRISCUOLO, Neil Macleod, Claudia CASOLA, Michele DE BENEDETTO;
c'era il Centro Ester, rappresentato dall'ingegner  Mauro COVOTTA  e  dal bravo poliziotto Roberto VASSALLO.
c'era la Hermes Campania, rappresentata da Pino MONETTI, Enrico   Simeoli  e Maurizio MIRARCHI che nell'occorso  ha potuto fregiarsi dell'ambito riconoscimento  di gareggiare con i colori sociali delle "Fiamme Oro"  quale riconoscimento per i suoi trascorsi nel glorioso gruppo sportivo della Polizia di Stato;
c'era il Gabbiano, rappresentata da Antonio FIMIANI e Giovanni CIMMINIELLLO (festeggiatissimo  al suo arrivo).
Si sono aggiudicati la slot per la finale di Las Vegas che si terrà l'11 settembre sia  il campione  Francesco Panarella che  un grandissimo Ugo Bozzo che dietro alla sua umiltà e il suo poco apparire  ha costruito un progetto che forse  ai più era stato sottovalutato.
Tutti gli atleti campani presenti alla manifestazione, hanno felicemente concluso le tre dure prove, tagliando il traguardo della prestigiosa "finish-line" con il sorriso sul volto e fregandosi del titolo di "iron_man 70.3 finisher".
In particolare, vanno stigmatizzate le prove della mamma Claudia CASOLA, del C.N. Posillipo la quale non finisce mai di stupire i suoi fans e pur allenandosi tra mille difficoltà, facendo leva sull'aiuto del proprio IRON_marito,  si aggiudicava inaspettatamente il terzo posto del podio per la categoria F.40, laddove finora erano state protagoniste esclusivamente atlete di altre nazioni e/o del nord Italia.
Grande festa veniva riservata per lei alla premiazione dalla community campana.  Superba e prepotente  invece è stata la prova di Francesco PANARELLA del C. N. POSILLIPO, che si presentava in gran forma (dimagrito di ben 5 kg) e determinato al massimo, tanto da finire al 3° posto assoluto "age -group",  1° degli italiani, nonché 2° di categoria.
DIEGO PEDUTO e MARCO MORETTI da veterani delle lunghe distanze si sono posti in maniera naturale nelle vesti di IRON_capitani della squadra campana e hanno dispensato tutti gli atleti  campani di pazienti e  saggi consigli,  trasferendo loro  entusiasmo e sicurezza.
Rassicurante e piacevole è stata la presenza di due Iron_giudici campani convocati per l'avvenimento internazionale:  Susy COTUGNO e Giovanni ARIENZO. Anche con questi ultimi, nel rispetto del ruolo, ci sono stati piacevoli momenti di iron_convivialità con il gruppo dei campani.
Una menzione a parte va fatta per i piccoli IRON_kids campani FIMIANI Junior e  i due piccoli  VASSALLI Junior (sostenuti dal tifo della inseparabile mamma),  che hanno ben rappresentato la nostra regione nella gara destinata ai Kids che ha fatto da  prologo alla manifestazione.
IRON_madrina della manifestazione, per quanto riguarda la rappresentativa campana è stata eletta  a furor di popolo, e senza dubbio alcuno, la bella e onnipresente signora Fimiani, la quale con il suo contributo    incessantemente saltellava  da un punto all'altro della gara, incitava  ad ogni passaggio, offriva viveri,  scattava foto,  abbracciava ogni singolo triatleta campano facendo sentire unito più che mai tutto il popolo dei triathleti campani presente alla prestigiosa manifestazione internazionale.
Maurizio Mirarchi  
Iron_finisher 70.3








