Intervista a Michele Insalata

Il bravo atleta pugliese ci parla di se
Abbiamo il piacere di pubblicare una intervista a Michele Insalata, realizzata da Marco Selicato, altro valido triatleta pugliese. Di Michele ormai sappiamo molto, soprattutto conosciamo i risultati sportivi, che di anno in anno sono migliori grazie alla costanza e alla partecipazione mentale che lo caratterizzano nell'impegno in allenamento e anche come persona, qualità senza le quali ben poche possibilità ci sono di avere successo in uno sport come il nostro.
La pubblichiamo così come ci è giunta per l piacere dei nostri lettori e ringraziamo i due protagonisti per l'arricchimento di informazioni che contribuiscono a dare al nostro sito, sempre al servizio del triathlon pugliese.

"Conosco Michele da ormai sei anni, quando ci incontrammo correndo sul percorso del "Polivalente" uno dei classici per gli atleti monopolitani. Ho vissuto in prima persona il suo avvicinamento alla multidisciplina e sin dall'inizio sono rimasto colpito dalle sue doti fuori dall'ordinario. Oggi quel ragazzo che cascava di bici ai semafori di strada ne ha fatta. Una incredibile escalation di risultati dall'esordio ad oggi accompagnati da un miglioramento tecnico continuo.

Conosco molto della sua storia e attraverso questa intervista spero di farla conoscere un po' ai lettori. Michele proviene sportivamente dall'atletica leggera, in particolare dal mezzo fondo.

Quando hai iniziato a fare sport? Raccontaci della tua prima gara.

Ho iniziato verso i 18 anni, praticamente per gioco, andando a "correre" d'estate. Dopo neanche sei mesi di allenamento a singhiozzo vengo a sapere che a Bari si terrà una maratona, decido di parteciparci. Con soli 22km come allenamento lungo nelle gambe mi avventuro correndo ad un ritmo molto lento, solo per finire, mi pongo come obiettivo le 3h30', alla mezza passo in 1h45, poi decido di aumentare un po', a qualche km dalla fine vado in crisi ma ormai è finita e chiudo in 3h27'54" e da li inizio a correre anche gare un po' più corte...

Come ti sei avvicinato al triathlon? E perché?

Mi sono avvicinato al triathlon grazie alla tua conoscenza (anche se nel 2002 provai un triathlon sprint senza allenamento ne in bici né nel nuoto). Dopo numerosi infortuni nella corsa e risultati che ristagnavano decisi che se mi fossi di nuovo infortunato a breve mi sarei dedicato a questa nuova avventura... Tempo tre mesi e mi iscrissi ad un corso di nuoto (secondo livello) e riesumai una vecchia bici da corsa usata una decina di volte in 5-6 anni, era marzo 2008 e dopo un mese ero già iscritto al mio primo duathlon.

Quali difficoltà hai incontrato nel passaggio alla multidisciplina?

Una sola parola: nuoto! Per circa 4 o 5 mesi mi sono allenato praticamente solo in bici, vivendo di rendita nella corsa, che tra l'altro non potevo allenare perché infortunato. Il primo anno, come già detto, ho fatto un corso di nuoto e nient'altro, il secondo una decina di ingressi in piscina in tutto l'inverno e una nuotata a mare settimana in estate. Da novembre 2009 ho deciso di imparare a nuotare!

Nonostante un lavoro impegnativo nel settore agricolo riesci ad allenarti con costanza, continuità e profitto. Come sono organizzate le tue giornate?

D'inverno (da quest'anno) nuoto dal lunedì al venerdì in orario serale, nel primo pomeriggio, tre volte a settimana alterno corsa e bici, sabato pomeriggio bici e corsa e domenica mattina lungo in bici in gruppo ristretto.

Sei aiutato da qualcuno nell'organizzazione e programmazione dell'allenamento?

Da un paio di stagioni mi affido ad Andrea Gabba, il fatto di allenarsi sapendo di fare la cosa giusta al momento giusto è fondamentale, soprattutto quando si vogliono raggiungere degli obiettivi "importanti" conciliando lavoro e allenamento con orari vincolanti. Inoltre è stato fondamentale l'appoggio del gruppo master della mia piscina e di Sonia(la mia istruttrice), gran parte del miglioramento in acqua è merito suo.



L'inizio di stagione è stato senza dubbio positivo con la top ten sfiorata ai campionati italiani di duathlon sprint e un ottavo posto ai campionati italiani sulla media distanza, oltre a due vittorie su distanza sprint. In particolare il risultato di Barberino credo abbia avuto un sapore particolare viste le difficoltà incontrate nell'avvicinamento alla distanza nella scorsa stagione, quali correttivi hai apportato?

Rispetto allo scorso anno ho seguito una tattica di gara particolarmente attenta sia a nuoto che in bici ed ho rivolto una particolare attenzione all'alimentazione rivolgendomi ad un amico nutrizionista, finchè ho seguito i suoi consigli in gara è andato tutto benissimo, peccato l'aver "dimenticato" di assumere un gel energetico nella corsa che mi ha portato problemi allo stomaco ed una sosta di circa 1' a 300 metri dal traguardo!!! Non nascondo che puntavo a fare la migliore frazione nella corsa, c'è mancato veramente poco...

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi stagionali?

Per quest'anno ho deciso di puntare soprattutto sulla distanza olimpica per verificare i progressi a nuoto, quindi punto a fare una discreta figura a Bardolino ed i vari campionati italiani di Iseo, Sapri e Seclì. In ultimo sto pensando di partecipare al Powerman Italy..."