Resoconto dell'RGT Domenico Ruggieri
Come ogni termine stagione agonistica, sono tenuto a presentare una relazione al Settore Tecnico Nazionale per quanto riguarda il mio ruolo di Referente Giovanile Territoriale. La Fitri e precisamente il Direttore Tecnico Giovanile mi ha affidato questo incarico due anni fa, e con me ad altri 15 tecnici in Italia, con precisi compiti di osservazione e intervento nel territorio affidatomi al fine di cercare di migliorare la qualità del movimento...
La collaborazione col Comitato Regionale è uno dei requisiti fondamentali per portare avanti questo incarico, per me questo è stato un elemento determinante vistala notevole sensibilità verso il movimento giovanile mostrata e il sostegno a tutte le iniziative a favore dei giovani lo dimostra. ciò in Puglia ha portato a un miglioramento della situazione rispetto al passato, pur rimanendo lunga la strada da percorrere, ma qualche grosso risultato all'orizzonte è già presente.
Tutti i numerosi incarichi che l'RGT ha sono finalizzati a una unica finalità. Trovare l'atleta di talento in grado di vincere, vincere e vincere da assoluto ai livelli più alti possibili.
Compito dei compiti a me affidati è quello della visione e segnalazione di potenziali talenti sui quali la federazione basa la strategia in vista del miglioramento qualitativo, nel futuro, dei risultati internazionali; cosa non semplice visto il livello delle qualità richieste e la nostra situazione di partenza. In alcuni casi ci si illude salvo poi rassegnarsi a decisioni alternative degli atleti visionati, in altri ci si esalta per le prospettive intraviste e di tutto ciò spesso ne parlo col DT molto attento alle periferie e proteso, come tanti, alla ricerca del talento che farà fare il gran balzo all'Italia in chissà quale olimpiade. Mezzi, talenti, capacità dei tecnici, strutture e progetti finora hanno premiato le zone settentrionali dove le società investono tempo, denaro e hanno numeri per noi irraggiungibili e dove sembra che le qualità delle competizioni giovanili siano di altro livello. Ma il nostro livello sta cambiando, sia di mezzi, di capacità dei tecnici e strutture per cui ancora per poco potremmo avere da invidiare ai nostri amici lassù e se di talento dobbiamo parlare e non di quantità di allenamento giovanile, allora possiamo giocarcela.
Tante sono le fasi progettuali che sono chiamato a sostenere e lo faccio con passione pur riconoscendo errori e omissioni. Chissà quante cose ancora si potrebbero fare, ma per mancanza di tempo e capacità, personalmente sono limitato e faccio quel che posso.
Al termine della stagione ho inviato al DT e al Settore Tecnico Giovanile la mia relazione sul triathlon in Puglia e Basilicata e ne pubblico una parte congrua, priva di nomi e particolari personali che sono di competenza dei rapporti personali con i miei superiori, ma esplicativa di ciò che vedo e faccio. Chiaramente il tutto è criticabile e rivedibile, e anche per questo mi piace socializzare ciò che ho scritto con le conclusioni anche molto positive che ho tratto che sono frutto del lavoro delle società, dei tecnici e dei dirigenti che in Puglia e Basilicata migliorano sempre più le loro capacità e la loro azione sul territorio.
Infine, il fatto che giungono a me personalmente i complimenti del settore tecnico nazionale, di rappresentanti delle società e dei comitati di altre regioni e di atleti e spettatori che ora guardano con maggiore curiosità ai nostri progetti e attività e che il Direttore Tecnico in persona sia stato in Puglia per vedere di persona il nostro lavoro è sicuramente indice che da altre parti ammirano il lavoro di tutti coloro che in Puglia e Basilicata si occupano di giovani.
Mimmo Ruggieri
Relazione Finale
http://www.fitri.it/data/2014/20141203_213142_pu.pdf