Quarta ed ultima giornata al raduno talento di Roma

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Se anche i tecnici scesi dalle Alpi dicono che fa freddo, allora deve essere vero, quindi anche la quarta giornata di raduno a Roma si apre sotto il segno del gelo. Al mattino  il cielo sereno ci fa sperare in una giornata meno tremolante delle precedenti, ed in ogni caso il programma è stato cambiato, e non più ciclismo anche per il forte vento gelido che continua a tirare sulle nostre teste, ma nuoto al mattino, e corsa prima di pranzo.


Ore 9,00 puntuali in piscina per il riscaldamento a secco, con  una prima parte in acqua con esercizi tecnici e di attivazione per un totale di 2000m. Quindi gli atleti hanno compiuto una prova cronometrata sugli 800 metri nella quale Lafronza ha mostrato finalmente il suo reale valore col secondo tempo in 11'03" dietro la forte nuotatrice Fabiola D'Antino, e nettamente avanti a tutte le altre, mentre Alessandro Grieco ha fermato il cronometro su 10'32" , tempo che lo ha soddisfatto sufficientemente.


Ore 11,00 sessione didattica sul ciclismo con dimostrazioni pratiche di meccanica curate da Ivan Pellegrinet, ed a seguire una breve sessione di tecnica della corsa curata da Mimmo Ruggieri sul campo in erba, adiacente al centro federale.


Ore 13,00 pranzo, e saluti con appuntamento sui campi di gara per alcuni,  e per altri ai prossimi raduni. Tutti partono da quì con qualcosa in più,  e molte energie in meno per le lunghe ore di allenamento concentrate in poco tempo, ma quelle si recupereranno presto. Per tutti l'esperienza è da considerare costruttiva. A sentire i tecnici molti atleti sono stati inferiori alle attese rispetto a quello che fanno in allenamento, come pure per i nostri ragazzi. Probabilmente il freddo e l'emozione hanno giocato scherzi strani, ma il discorso finale fatto ai ragazzi aveva contenuti di incitamento, poichè la valutazione non è solo quì, ma anche su ciò che faranno da quì in poi, ed anche per coloro che non hanno dimostrato appieno i valori per cui sono stati convocati c'è la possibilità di fare grandi cose.


Nonostante il grande impegno, ascoltando gli atleti, a nessuno è mai passato per la mente di mollare e tornarsene a casa, anzi, di giorno in giorno, c'è stata la volontà di confrontarsi ancora di più con gli altri e di questo dobbiamo dare merito anche a Alessandro Grieco e Vanessa Lafronza, ultimi arrivati in un contesto di atleti già presenti in nazionale, e partecipanti a più gare internazionali. Il divario non è stato da poco, ma anche il DT ha dato loro la consapevolezza che se c'è la metteranno tutta potranno arrivare dove gli altri sono adesso, e trovare grandi gratificazioni nel triathlon, cosa che non dubitiamo che faranno poichè le doti di base non mancano.


Essere quì anche per i tecnici è stato importante: verificare ogni giorno cosa sono in grado di fare gli altri , comprendere le lacune da colmare, hanno reso un numero maggiore di tecnici in grado di tornare a casa sapendo meglio dove andare a lavorare, e come farlo al meglio, e molte delle considerazioni più importanti sono emerse durante i pranzi e le cene nelle lunghe discussioni tecniche e metodologiche messe "sul piatto". Soprattutto noi dobbiamo ringraziare la grande disponibilità di allenatori trentini, lombardi, veneti, sardi e piemontesi per le spiegazioni sul loro metodo di lavoro, sulle tipologie di esercitazioni, sul tipo di reclutamento e sull'atteggiamento mentale  col quale tutti affrontano allenamenti e gare.


Appuntamento quindi sui campi e nelle piscine pugliesi per continuare a lavorare tanto, e per fare in modo che anche altri atleti in futuro riescano ad avere possibilità di confrontarsi per giorni in questa tipologia di raduni. Si comincia subito, l'11 gennaio a Matera con il raduno open,  che sarà pubblicizzato  nei prossimi giorni, dove cominceremo con ulteriori rincorse verso i prossimi raduni nazionali del progetto talento.