Aquathlon e Coppa Italia per giovani e giovanissimi a Porto Sant'Elpidio

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Conclusa la quinta edizione dei campionati Italiani giovanili di aquathlon a Porto Sant'Elpidio con formula Nuoto-corsa, sicuramente una formula che andrebbe rivista per ridare dignità a una specialità snobbata a livello europeo e maltrattata spesso in Italia dove raramente si vedono i giovani atleti correre prima di nuotare.


Ne hanno approfittato le società con buoni nuotatori e ne sono usciti sconfitti coloro che si allenano per il triathlon, tanti ragazzi con un numero di presenze in nazionale cospicuo hanno lasciato il podio a neofiti, molti dei quali, a detta dei genitori, nelle Marche per provare questo sport, e, soprattutto tra i più piccoli nettamente protagonisti perchè in grado di affrontare alla grande il freddo mare di questo periodo e resistere nella corsa al rientro degli avversari.


Vincitori sicuramente i campionissimi che anche con questa formula mettono il petto sul traguardo prima degli altri, come la Olmo e la D'Antino, e poi gli altri.


45 atleti pugliesi in gara il primo giorno, con le prove di aquathlon in un susseguirsi turbinoso che non ha lasciato gli addetti ai lavori neanche il tempo di un caffè e corsa su è già per vedere gli atleti in tutte le parti del percorso in mare e sul lungomare, ben visibile, godibile e quindi spettacolare.


Dalle classifiche si legge molto per cui è inutile narrare tutte le gare, ma è preferibile vedere il comportamento generale e l'impegno.


non avevamo dubbi sull'impegno, conoscendo i singoli sapevamo che ognuno, al suo livello e con i mezzi a disposizione avrebbe dato il massimo e, personalmente, questa è la parte più bella, perchè la capacità di impegno è quella che rimane, radicata nella mente e nel cuore e che renderà questi ragazzi vincenti nella vita, quando lo sport sarà diventato solo una parentesi.


Per questo motivo andrebbero elencati tutti, ma basta leggere ogni singola classifica per trovare un pugliese o un lucano e capire quanto della nostra terra c'era nelle Marche, cosa che non è sfuggita agli altri tecnici che hanno sottolineato più volte il positivo andamento del nostro movimento.


nelle gare che hanno assegnato i titoli Italiani di aquathlon per i nostri colori nessuna presenza sul podio, ancora troppo lontano per i nostri livelli, una menzione a Claudia Paladini (Junior Brindisi), Natale Laghezza (Bio Sport Conversano) e Francesco Laterza (Meridiana Taranto) giunti nei primi quindici al traguardo delle loro categorie e bene anche Vanessa Lafronza (Nuoto Giovinazzo), Antonio Lindo (Nadir on the Road Putignano) e Gabriel Lufrano (Team Matera) che sono arrivati dopo il quindicesimo posto, ma nei primi venti di categoria. Altri quattro atleti nei primi trenta e così via fino alle retrovie che ci hanno visti presenti più di quanto ipotizzato.


In questo caso il nuoto ci ha premiato in alcuni casi, ma sono stati evidenti, per altri, i limiti in acqua, troppo netti per consentire una gara da protagonisti nella corsa. Ne scaturisce un quadro di un movimento regionale incompleto e settoriale, per ora non sembra possibile sovvertire l'andamento, continueremo a provarci, ma godiamoci i risultati non certo negativi.


Poi ci hanno pensato le categorie dei più piccoli a gratificarci ulteriormente, con le gare del pomeriggio, del Trofeo Italia, circuito di gare nazionale che coincide spesso con i Campionati Italiani giovani in manifestazioni la cui organizzazione riesce a contenere l'elevato numero di giovanissimi partecipanti.


Ottima, secondo certi aspetti, la formula a cronometro con partenze ogni 10", ognuno degli atleti riesce ad esprimere al meglio il proprio valore, non vi sono incidenti in gara, emergono eventuali talenti e la prova è ben visibile, tranne la classifica finale che non permette di capire come sono andati gli atleti prima della pubblicazione.


E quì le soddisfazioni sono state ancora maggiori. Francesco Mancini (Meridiana Taranto) è risultato vincitore su una novantina di ragazzi in una prova serratissima dove in pochissimi secondi ci si giocavano podio e retrovie. Complimenti al ragazzo tarantino per le prove in gara e il carattere dimostrato che lo pongono come una speranza per il movimento pugliese, molto bene i suoi compagni di squadra Ferrucci e Fabbrizi e il ragazzo della Nest Lecce Andrea Tamborrino ritardato da contrattempi in zona cambio che ne hanno condizionato il risultato. Tra le donne, nelle prime dieci Erika Ciccolella della Netium Giovinazzo venuta a provare quello che speriamo diventerà il suo sport principale, e molto bene, nonostante un pò di sfortuna Maddalena Mangiullo della Nest Lecce. Da rivedere gli altri in occasioni future, con una migliore condizione.


Da ricordare questa giornata quindi, per una vittoria in campo nazionale di un ragazzo pugliese che mancava da tanto e che riporterà alla mente dei tanti appassionati che Taranto e la Puglia sono presenti non solo come comparse a queste gare. Fermo restando che dobbiamo continuare a rincorrere, qualcosa si sta muovendo ed è necessario migliorare ancora e non tornare indietro.


Bellissime le prove dei piccolissimi che, nel parcheggio erboso, hanno dato vita a prove TTA di duathlon molto agguerrite e sentitissime dai genitori presenti che quasi portavano a mano i figli nelle varie fasi di gara


La seconda giornata si apre col mare calmo finalmente e con gli atleti pronti a partire in orario molto mattutino nel mare freddo. Le prove di triathlon di Coppa Italia sono destinate a mettere ancora più in luce le nostre carenze di preparazione nel triathlon e sono pochi gli atleti completi che abbiamo in gara e a loro ci affidiamo.


Nessuna grande prestazione in particolare, vorrei menzionare Antonio Sibilia della Nadir on the Road Putignano, giunto ventesimo tra i 114 youth A con la migliore posizione per un nostro atleta giovane, ma sparito dalla classifica e dato ritirato nonostante le nostre assicurazioni circa il suo arrivo al traguardo, a questo punto non rilevato dal chip e non visto dai soli due giudici presenti sotto l'arco di arrivo e impegnati a cercare di interpretare i numeri di pettorale attorcigliati. Netti i miglioramenti del ragazzo che speriamo di riuscire a far reinserire nell'ordine d'arrivo.


Buone prestazioni per gli altri, ma per settori, e così molto bene la corsa di Davide Quarta (Nest Lecce), di Vanessa Lafronza (Nuoto Giovinazzo) e del già citato Sibilia, le frazioni di ciclismo Di Campanelli (Cus Bari) e quelle di Nuoto di Paladini (Junior Brindisi), Lafronza e Sibilia, nomi questi che hanno suscitato un certo interesse da parte dei tecnici presenti.


A questi atleti aggiungiamo Maddalena Mangiullo e Andrea Tamborrino della Nest Lecce, protagonisti nelle prove di triathlon dei giovanissimi, si intravede in loro, insieme ai ragazzi e ragazze già citati per l'aquathlon, una luce per il futuro.


Teniamoci stretto quanto successo a Porto Sant'Elpidio, perchè le esperienze positive e quelle meno positive saranno fondamentali per la crescita di ognuno dei partecipanti e si radicherà come evento da ricordare nel tempo e esperienza formativa globale di un atleta che diventerà uomo domani e saprà trovare nella memoria lo spunto per affrontare i momenti che si presenteranno da grande. Il triathlon, e le gare di questo livello servono anche a questo e non solo per fare classifica. Bravi tutti.