Farra D'Alpago-La trasferta della Nest al C.I di triathlon olimpico

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Da Stefano De Razza, tecnico della ASD Nest di Lecce, riceviamo un resoconto della trasferta della squadra a Farra D'Alpago (BL) per il campionato italiano di triathlon olimpico  assoluto ed under 23, resoconto che volentieri pubblichiamo


Dopo le tre gare in tre giorni a Porto Sant'Elpidio, sapevamo che la stanchezza sarebbe stata il grosso limite a Farra D'Alpago, ma come da progetto, avevamo intenzione di non mancare alla prima presenza come squadra alla gara  regina  del Triathlon.
Dopo 6 anni di vittorie consecutive tutti aspettavano Fabian, ma causa infortunio, il favorito non si è presentato alla partenza, questo ha dato vita ad una gara con molti potenziali vincitori.
La gara si è presentata subito dura.
La partenza nelle ore più calde della giornata non è stata presa molto bene, anzi, il caldo si è fatto sentire dall'inizio.
A complicare la giornata, un forte vento che rendeva difficile anche il piazzamento delle boe.
Alla partenza, i due giri da 750 metri in acqua sono stati veramente difficili, tanto che non hanno creato una selezione, ma anzi grupponi da 15 - 20 persone.
Davide Quarta, Maria Mangiullo e Giovanni Mangiullo hanno retto bene la frazione, anche se ancora dobbiamo lavorare tanto sul nuoto.
La frazione di bici è stata la più spettacolare, anche se troppi giri, 6 da circa 6,8 km.
Subito si partiva con una salita dura ed a seguire una discesa con doppia S da brividi, che ha consentito ai grandi come Molinari, Casadei negli uomini ed Olmo e  Mazzetti nelle donne, di fare selezione nei gruppi.
Qui abbiamo pagato lo scotto più grande, anche se avevamo visto il percorso, non abbiamo potuto provarlo ad alte intensità come avevano fatto gli altri, ma abbiamo combattuto fino alla fine.
La frazione bici è stata costellata da tante cadute, che hanno creato ulteriore selezione.
Arrivati alla corsa, abbiamo dato tutto quello che avevamo.
Il caldo torrido ed il percorso corsa, 4 giri da 2,5 km all'interno del paese, nervoso, fatto di tante curve, salite, cambi di pavimentazione, non ci ha consentito di realizzare un frazione fluida e progressiva.
In questa fase sono usciti la Mazzetti e la Dossena, nascoste nella bici dietro la Olmo, tra le donne ed Uccellari, De Ponti e Facchinetti negli uomini. Molinari e Casadei che avevano tirato in bici come dei treni, rispettivamente quinto e sesto.
Al termine della gara, che io ritengo tra le più dure che io abbia  visto, ci siamo classificati al 64 esimo posto con Davide Quarta, al 79  esimo con Giovanni Mangiullo tra gli uomini, ed al 12 esimo con Maria Mangiullo tra le donne.
Sapendo che i ragazzi sono al secondo Olimpico dopo quello di Polignano a Mare del 3 maggio, sapendo che sono alla prima  esperienza ad un Campionato Olimpico Assoluto, siamo contentissimi delle loro prestazioni.
Come società sappiamo, che dobbiamo lavorare tanto, anche in Collaborazione con il  DTR Mimmo Ruggieri ed il Presidente Regionale Claudio Meliota, che ringraziamo per il continuo sostegno, ma che per riuscire ad essere competitivi in queste gare, bisogna fare tanta esperienza e realizzare almeno due settimane prima degli eventi dei camp per lo studio dei percorsi.
L'esperienza ci ha dato nuovi stimoli per il futuro e la convinzione che con l'aiuto di tutti possiamo crescere molto.