Luci e ombre per il triathlon del Salento

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lecce s.sprint


Non è un momento buono per le gare pugliesi, purtroppo, in più di un' occasione siamo costretti, come atleti, come tecnici, osservatori o spettatori, a manifestazioni che partono con i migliori presupposti, ma che in itinere si scontrano con difficoltà che, sul momento, potrebbero essere gestite meglio ed alla fine si ritorcono contro i protagonisti delle gare, gli atleti, che poi subito sono pronti a rinfacciare luoghi, costi, percorsi e quant'altro, e però si iscrivono e partono pur sapendo che le cose non andranno al meglio. Se ci si deve lamentare di un costo non ci si iscrive, si mettono da parte i soldi per l'ironman e basta. Se in ricognizione si rileva che il percorso è più corto, pericoloso per alcuni tratti scivolosi o rischioso in mare o altro, non si parte, dopo non vale. Perchè organizzatori e collaboratori devono capire il messaggio in maniera chiara, cosa che non avviene se poi tutti vanno alla gara, partono, arrivano e, se non è andata bene, si lamentano. Nè tantomeno sono accettate le critiche degli assenti che sono subito pronti a salire sui carri più favorevoli non facendo altro che alimentare situazioni che non sempre conoscono bene.


Molte pecche, non solo in questa gara. I poteri del Comitato non sono assoluti, né i suoi componenti sono veggenti del futuro, ma sicuramente l'argomento organizzazione gare sarà importante nei prossimi incontri per poter tirare fuori idee ed iniziative per far si che il 2016 sia diverso in meglio. Sarebbe auspicabile la partecipazione delle società a questi incontri, ma anche in questo caso c'è da rilevare che l'interesse è poco, anzi quasi nullo, salvo poi lamentarsi. Si deve imparare a collaborare. chi ha consigli si faccia avanti.


Comunque le gare si sono svolte e siccome ci sono ottimi riscontri tecnici ne vale la pena parlare.


Una domenica interamente dedicata alle gare con oltre 200 atleti al via in una delle poche prove in programma nel Salento e valida come Campionato Regionale assoluto individuale e di società. Mare leggermente mosso per un leggero maestrale in fase calante con percorso lungo riva per evitare le secche anche se con qualche scoglio a rendere impegnativo il momento di uscita e qualcuno se ne è accorto da vicino, ben disposta la zona cambio, molto ampia e sicura con entrate e uscite ben sistemate e presidiate dai giudici, ciclismo a sud, piatto e semplice e corsa a nord sul lungomare chiuso al traffico e multilap che ha reso spettacolare la prova con un pubblico che è stato molto coinvolto per tutto il tempo.


lecce cuccioli


Sono partiti per primi i cuccioli, una categoria che nel divertimento attraverso il movimento, vede lo scopo principale dell'attività, bravi nel comprendere il compito ed eseguirlo ed impegnatissimi a dare il meglio davanti a genitori atletici nel tentativo di stargli dietro. Bravissimi nell'ordine di arrivo, Francesco De Iaco della Nest Lecce, Claudio Ambrosecchia del Team Matera, Giuseppe Cannalire della Meridiana Taranto, Andrea Solina alla prima prova e Gabriele Lorenzo della Nest Lecce. Ci auguriamo che continuino a divertirsi impegnandosi tanto.


Bravissimi anche Aurora Ambrosecchia del Team Matera e Francesco Cannalire della Meridiana Taranto nella prova esordienti, meno affollata, ma impegnativa e emozionante poichè affrontata davanti a tanta gente e col mare non certo ad agevolare l'impegno.


Con la categoria  Ragazzi aumentano i numeri, e si può già notare un livello tecnico valutabile, peccato per la prova di nuoto non realistica visto che si è camminato per la maggior parte del percorso, ma le distanze da nuotare, in quella location, non potevano consentire altro. Tutto bene comunque è la gara è stata intensa con gli atleti della Meridiana ad avvantaggiarsi in acqua e scappare via dalla T1 con un buon vantaggio. In bici Andrea Tamborrino della Nest Lecce ha fatto la differenza recuperando posizioni e presentandosi in T2 con un netto vantaggio su Luca Ferrucci e Mancini Francesco della Meridiana Taranto. La corsa ha consolidato il primato di Tamborrino che ha vinto su Ferrucci mentre terzo tra i maschi è giunto Francesco Fabbrizi della Meridiana che in terza frazione ha recuperato con una corsa incisiva il terzo posto sul podio. Quarto Mancini, quinto l'esordiente Giovanni Gentile della Otrè Noci che ha mandato in visibilio i numerosissimi sostenitori al seguito, e sesto Roberto Sciacovelli del CUS Bari avanti a Bruno Lorenzo della Nest Lecce. Tra le donne escono dalla T1 insieme Erika Ciccolella della Netium Giovinazzo e Maddalena Mangiullo della Nest Lecce, quest'ultima, in bici, prende un deciso vantaggio sulle altre e domina la gara vincendola facilmente con ampio margine sulla Ciccolella. Terza Barbara Quarta della Nest Lecce e quarta Laura Santospirito del Team Matera.


lecce ragazzi


Si conferma un leggero aumento del numero degli atleti in questa categoria fondamentale per il futuro del triathlon nel territorio, rispetto ai risicatissimi numeri di inizio stagione, un investimento delle società che sarà la ricchezza del futuro di esse.


Col supersprint sono iniziati alcuni dei problemi di gestione che hanno danneggiato il contesto tecnico della gara, alcune lamentele circa il percorso ciclistico poco chiaro e molte sulle continue scie tra uomini e donne che hanno caratterizzato la gara e non sanzionate dai giudici pur evidenti e continue, probabilmente la metà delle donne andava squalificata e idem gli uomini che hanno approfittato più o meno. Sarebbe successo un finimondo, ma non è possibile lasciare andare così tanto.


Ottimo il livello grazie alla presenza di atleti di livello nazionale presenti in Puglia per il camp organizzato dalla Nest a San Cataldo, e scontate alcune delle posizioni di testa nelle prove maschili e femminili dove questi atleti sono stati protagonisti. Subito al via tra le donne in testa, con ampio margine, Sarà Foschi e Fulvia Caterini della Minerva Roma, con Francesca Desideri della Sabina Tevere e Claudia Paladini della Junior Brindisi subito dietro, a seguire Vanessa Lafronza della Netium Giovinazzo, Francesca Galluzzo della Minerva Roma, e poi le altre.


Tra gli uomini subito in testa Nicolò Pavolini della Minerva Roma, Paolo Pettorusso della Canottieri Napoli, Mattia Iorio delle Fiamme Oro e Nicolò Basso della Spezia Triathlon, molto bene anche Francesco Laterza e Luca Leoni della Meridiana Taranto, gli altri indietro a inseguire.
Le due gare, maschilili e femminili, si sono mischiate in bicicletta, grazie alla brutta idea, purtroppo reiterata troppe volte, di far partire le donne prima degli uomini, con probabilità statistica 100% di ricongiungimento e scia in bici.


Personalmente continuo a dire che al massimo sono gli uomini che devono partire prima e le donne che raggiungono la coda maschile a nuoto, in bici devono accontentarsi di scie di livello più basso inutili per le più forti e tali da non falsare l'intera gara. Per giustizia bisogna dire che lo stesso errore capita ai campionati italiani giovanili, almeno lì ci sono giudici in moto a sanzionare.


Comunque chi doveva vincere ha vinto meritatamente, le problematiche sono per le posizioni centrali della classifica. Dopo una terza frazione tiratissima e con forte progressione tra le donne ha prevalso Sarà Foschi sulla compagna Fulvia Caterini, mentre terza sul podio è stata Francesca Desideri. Subito dopo la rientrante in gara, dopo un lungo periodo di riposo forzato, Francesca Galluzzo autrice di una prova di corsa molto buona che nel finale ha superato Viola Campanelli del CUS Bari autrice di una brillante rimonta in bicicletta e di una  frazione di corsa condotta a ritmi molto buoni. Dietro la Campanelli una ottima Paladini che, forte nuotatrice, ha mostrato grandi progressi in bicicletta e ha gestito una prova di corsa regolare riuscendo a fare una prova complessiva direi molto positiva.
Problemi tecnici nel ciclismo e muscolari nella corsa hanno caratterizzato una prova non all'altezza delle sue capacità per Vanessa Lafronza giunta stoicamente al traguardo. A seguire Mariapia Malerba, che stiamo appezzando in continuo progresso tecnico e di forma. Dietro di lei l'esordiente Anna Basile della Otrè, ottima nuotatrice che sta scoprendo questa specialità, e la sta affrontando con impegno e serenità, e dopo di lei Maria Andrea Scardino della Nest Lecce.


lecce supersprint podio femminile


Tra gli uomini grande battaglia in terza frazione, intensità elevatissima per atleti molto ben preparati. Nicolò Pavolini è riuscito a primeggiare sul rimontante Paolo Pettorusso, mentre sul terzo gradino del podio e Mattia Iorio che precede Nicolò Basso. Poi i pugliesi ancora un pò indietro come livello generale. Francesco Laterza conferma i progressi evidenziati durante la stagione e idem per Luca Leoni che precede un brillante Giacomo Rollo che ha disputato una gara molto intensa e merita attenzione. Subito dopo Sibilia della Nadir on The Road Putignano avanti al compagno D'Onghia autori di buone prove regolari nelle tre frazioni con alterne vicende è risultato simile. A completare le prime dieci posizioni è Giuseppe Ventaglini, esordiente nel triathlon per la Otrè entusiasta e con ampi margini per il futuro.


In generale buona la presenza di atleti pugliesi nella competizione, apprezzabile la presenza di ben 5 youth A donne della nostra regione in gara, quando nella prima parte della stagione si faceva fatica a completare un podio; e vi è un bel rinnovamento anche tra i maschi,i con nuovi atleti presenti in questa categoria molto importante, al pari di quella dei Ragazzi, segnale positivo per un movimento giovanile che vuole diventare serio e vincente. Risultati alterni in base al periodo di ripresa dalle vacanze ed indicazioni molto interessanti per gli atleti che parteciperanno alla Finale di Coppa Italia e alla Coppa delle Regioni. Un peccato che, a parte la Nest Lecce, alle altre società interessi poco l'attività fuori regione, punto focale per fare esperienze e confrontarsi con un triathlon più stimolante per la crescita agonistica e la ricerca di risultati meno regionali.


lecce supersprint podio maschile


Molto buono il pasta party per i partecipanti per il quale la Nest va lodata e si è potuti partire puntualissimi per la gara più importante della giornata.


Nella prova sprint 140 partenti con una quindicina di donne, anche in questo caso l'errore delle partenze differenziate è stato eclatante ed ha reso, a mio parere, praticamente nulle le classifiche femminili con recuperi impossibili resi invece possibili grazie alle scie che, a quanto pare, solo io riesco a vedere, e non era necessario il giudice in moto per farlo, in quanto ormai si arriva fin dentro la zona cambio tranquillamente in scia senza che nessuno abbia la minima intenzione di sanzionare.  La mancanza della moto apripista, obbligatoria su questo tipo di prove se non si vuole buttare al vento una organizzazione impegnativa, è stata fatale a chi stava in testa, causando errori di percorso e situazioni paradossali che hanno danneggiato i risultati finali, l' impegno riposto in ore  di allenamento e gli sforzi  finanziari di  chi li ha subiti. Ma in Puglia, ci stiamo abituando a vederne di belle in questo senso, e sollecitare organizzatori e collaboratori a rimediare sembra non sortire effetti. Eventuali problematiche devono essere risolte prima di far partire la gara.


Evito di fare un commento alla classifica femminile perché, assumendomi le responsabilità del caso, non saprei chi elogiare per i propri meriti o criticare chi magari non ha demeriti, poi su fb mi prenderò le dovute critiche e ne sono abituato, ma due parole le spendo volentieri per le sorelle Mangiullo della Nest Lecce che hanno impressionato per i progressi evidenziati soprattutto nel nuoto e nella corsa, mentre già si erano più volte messe in evidenza per le doti ciclistiche, complimenti alle due ragazze sul podio entrambe in una prova molto ben condotta e che ha portato la Nest, con la partecipazione di Carola Giannone al primo posto di società, in verità unica Società a schierare tre donne.


Per la cronaca ha vinto l'altoatesina Sandra Mairhofer , alle prime esperienze nel triathlon. ma già rivelatasi atleta di belle speranze.


lecce podio femminile


Primo posto di società maschile invece per la Nadir on the Road Putignano dopo un duello molto esaltante con la Otre Nocì. Le due squadre si son battute a suon di posizioni di vertice, ma anche con le posizioni meno evidenti e ne è scaturita una classifica avvincente per un titolo che è sembrato molto ambito, e che ha stimolato ampia partecipazione anche delle altre società come Nest Lecce con oltre 10 atleti, Meridiana Taranto con oltre 20 atleti,  MSL Lecce con circa 20 atleti, Cus Bari con circa 6 atleti e Salento triathlon con 9 atleti. Un bell’impegno per le società che andrebbe valorizzato.


lecce nadir


Per la cronaca la classifica assoluta ha visto al primo posto Michele Insalata della Otrè Noci che ha staccato tutti nella terza frazione, giungendo solo al traguardo. Ampio il margine su Marcello Roncone della Otre che ha battuto in volata Marco Infante della Nadir on the Road Putignano. I tre erano usciti dal mare appaiati poco dopo il battistrada Alessandro Grieco del Team Matera,uno  youth B di ottime qualità il quale  ha provato a capire in un contesto di livello più alto quale fosse il suo livello assoluto. Insieme ai tre battistrada ottima la prova di nuoto di Davide Quarta della Nest Lecce, atleta junior molto bravo anche in bicicletta dove, è riuscito a tenere una intensità che gli ha consentito di entrare in T2 molto vicino ai primi, quasi insieme a Grieco. La parte difficile per questi giovani è stata la frazione ciclistica, molto tirata alla quale ancora devono abituarsi, ma che hanno superato molto bene in un contesto di gruppo ricco di ciclisti molto esperti che non sono riusciti a staccarli. Sempre in bici buone le prestazioni di Castellaneta, Mastrapasqua,  Russo Angelo e Russo Alfredo, Festuccia, Liuzzi, Loconsole, Martina,  Luce, Cataldo e Beccarisi e dopo la T2 le posizioni erano ancora molto incerte.



Tra i giovani il più veloce è stato Donato Padolecchia, junior del Cus Bari, che meno performante a nuoto ed in bici ha recuperato tante posizioni, ed alla fine è stato  undicesimo, mentre Grieco ha terminato settimo soffrendo non poco nella corsa, mentre bravissimo Quarta ha concluso al quinto posto al termine di una gara che finalmente potrà ridargli il morale,  incrinato dopo alcune gare meno fortunate.


Bravi i nostri giovani che in una gara tirata e qualificata sono riusciti a inserirsi ai primi posti nella classifica finale. L’altro giovane, Giuseppe Iacovone del Team Matera ha concluso venticinquesimo dopo un nuoto di testa e altre due frazioni da migliorare, ma gratificanti. Giù dal podio, al quarto posto, un altro atleta dedito alle lunghe distanze, Gianpiero Menza della Nadir on the Road Putignano, molto equilibrato nelle tre frazioni e in crescendo nel finale della gara mentre molti altri avanti a lui si spegnevano e col secondo tempo assoluto nella prova di corsa. Quinto il già nominato Quarta Davide, sesto Angelo Russo della Meridiana Taranto calato nella corsa dopo due prime frazioni ottime. Settimo Grieco e ottavo Eddy Festuccia, ischitano amico delle gare pugliesi, avanti a Giuseppe Castellaneta che qui nel 2014 festeggiava sul traguardo il secondogenito, e decimo al traguardo Paolo Mastrapasqua con una corsa non all’altezza delle altre frazioni.


Fuori dai 10 ma con parziali degni di rilievo nella corsa Galasso, Apollonio, Intini, Pellegrini ed Alemanno, e si va alla ricerca di un motivo per esaltare la prestazione di Domenico Lippolis della Otrè Noci che, se nuotasse e corresse come Insalata potrebbe ambire al podio di categoria, ma che, rispetto al 2014 ha mostrato segni di progresso, per alcuni inimmaginabili in questa prova.


Molti atleti al traguardo hanno fatto rilevare l’assenza di assistenza idrica. L’acqua era terminata dopo pochi arrivi lasciando a secco molti atleti, i quali  non hanno risparmiato critiche, qualcuno anche con toni drammatici da ricovero. Certo l’organizzazione deve considerare che piccole cose importanti possono lasciare ottimi ricordi nei partecipanti, così come le premiazioni di categoria che, pur previste dal regolamento della gara pubblicato sul sito federale nazionale, non sono avvenute. Sono stati premiati a cura del comitato regionale i vincitori pugliesi delle categorie assolute, che in qualche caso non sono stati i primi di categoria e quindi, oltre a tutti i campioni regionali il premio di categoria andava dato anche a Alessandro Grieco, primo Youth B, Eddy Festuccia, primo M1,  Anna Mangiullo prima Youth B. Piccole cose che a volte cambiano la visione globale sempre a favore di chi fa.


Nest ci ha provato! Ha provato ad organizzare  una manifestazione importante, ed ha bisogno di fare esperienza, ma a mio parere deve insistere valutando le risorse umane e calcolando bene l’impresa, e  potrebbe diventare , quella di San Cataldo, una gara tradizionale per il triathlon pugliese. Da parte sua il comitato regionale deve capire come poter agire per facilitare il compito di tutti gli organizzatori che, forse, sottovalutano ciò a cui vanno incontro, volendo organizzare gare complesse. Le società dovrebbero aiutarsi come succede con i giovani che stanno crescendo perché lavorano molto insieme durante l’anno ed hanno capito che solo collaborando possono migliorare e porsi all’attenzione degli altri. Le nostre società collaborano poco e spesso sono pronte a darsi addosso per ogni errore. Alle volte bisogna imparare dai giovani.


Faccio i complimenti a Stefano De Razza che si mette in gioco in prima persona assumendosi tante responsabilità e che sta facendo conoscere ai giovani salentini il triathlon invitandolo a insistere con i giovani e magari programmare manifestazioni e iniziative per loro che sono il suo pane quotidiano.


Un pensiero particolare a Mauro Imbriani della Salento triathlon, vittima di un incidente di gara con serie conseguenze, il decennale amico del triathlon pugliese stava preparando una importantissima gara internazionale, alla quale ci auguriamo riuscirà comunque a partecipare e conoscendo la meticolosità delle sue preparazioni ci dispiace davvero tanto se dovesse rinunciarvi.


Prossimo appuntamento a Leporano per la finale del circuito interregionale giovanile.
Per favore, chi sa già che andrà malissimo lo dica subito senza doverlo leggere a cose fatte quando sono tutti bravi a parlare. Proviamo ad aiutare invece che a criticare. Agli organizzatori chiediamo il massimo impegno ed attenzione a tutto ciò che gira intorno a una gara, anche alle cose apparentemente secondarie.
I nostri age group sono abituati alle gare col pallino e pensano che in ogni gara debbano  avere lo stesso trattamento. Aiutiamo i giudici a fare il loro dovere, qualche squalifica in più non fa male se serve a presentarci fuori regione senza passare da allocchi che non conoscono il regolamento. Aiutiamo gli atleti, soprattutto i giovani senza minacciarli se dopo due o tre anni di pratica sono già al fianco o avanti a atleti con allenamenti e esperienza decennale, ma capendo che sono il futuro e potrebbe essere merito degli age group se un giorno arriveranno a livelli più alti.


(Mimmo Ruggieri)


Questo  è il commento di Mimmo Ruggieri, sempre attento e partecipe.


Da parte mia aggiungo che le critiche e le osservazioni sono utili se si ha l'umiltà di riconoscere i propri errori e di fare tesoro per la volta successiva. Tutti possiamo sbagliare, l'importante è capirlo.


Credere invece di essere immuni da pecche significa peccare di presunzione, e sicuramente non aiuta a migliorarsi.


(Claudio Meliota)