Abbiamo chiesto all'atleta Leandro Fanfani di raccontarci la sua "prima volta col pallino". Volentieri riceviamo e pubblichiamo, facendo i più vivi complimenti a Leandro per la sua impresa.
"Ogni gara riserva imprevisti, difficoltà e problemi fisici o tecnici, ma l'importante è essere preparati ad affrontarli senza mai mollare di un centimetro tanto fisicamente quanto mentalmente.
Queste difficoltà vengono fuori soprattutto nelle lunghe distanze dove la preparazione psico-fisica è fondamentale.
Dopo tanti di anni di sport, in particolare di calcio, e dopo due anni di triathlon, domenica ho avuto la fortuna di chiudere il mio primo IM a Zurigo con il tempo di 11h48'. La preparazione è stata lunga ed estenuante ma non ho mai mollato mentalmente ed è stata proprio questa prerogativa che mi ha aiutato a superare le diverse difficoltà e imprevisti durante la gara. Importante, altresì, è stata l'integrazione costante nell'arco di tutta la gara che mi ha permesso di superare le crisi fisiche.
Nel mio piccolo e pur non essendo un fortissimo triathleta, vorrei dire a chiunque voglia approcciare una gara del genere che nulla è impossibile e basta volerlo con la mente e con il cuore, lavorando molto sullo spirito di sacrificio e dedizione. Se io ho chiuso un IM con 4 interventi alle ginocchia, lo può fare chiunque.
Leandro Fanfani"
