In seguito alla pubblicazione del documento relativo al Programma Sviluppo relativo alla stagione 2018, Alessandro Bottoni, Direttore Tecnico Giovanile, analizza in dettaglio le strategie adottate e gli obiettivi del programma.
Scelte strategiche del settore giovani
Nelle passate stagioni sono state giustamente perseguite scelte strategiche per favorire l’aumento dei numeri e della qualità media in ambito nazionale. Il principio di base seguito, anche nelle squadre nazionali giovanili, era quello di garantire l’opportunità di gareggiare a livello internazionale ai migliori atleti in campo nazionale, allo scopo di esplorare in modo sistematico il movimento internazionale e sviluppare la consapevolezza necessaria, basata sulle differenze tra noi e le realtà più rappresentative a livello mondiale. A raggiungere lo scopo hanno contribuito anche i camp e le collaborazioni strutturati negli ultimi anni con la Gran Bretagna e per favorire questo processo era necessario utilizzare il metodo discrezionale della selezione piuttosto che quello della qualificazione.
Con questa strategia, avendo raddoppiato il numero di atleti coinvolti all’inizio del precedente quadriennio, possiamo ora contare su un numero di tesserati giovanili superiore alle 4000 unità e su una base di oltre 700 giovani coinvolti quotidianamente e che gareggiano nel circuito nazionale della Coppa Italia. In mancanza di atleti giovani in grado di competere con i migliori al mondo il circuito di riferimento è stato quello delle Etu Junior Cup e anche in questo contesto i giovani coinvolti sono raddoppiati rispetto al 2012. È aumentato il numero di piazzamenti nelle posizioni di vertice, con 12 piazzamenti nei top 5 e l’Italia si è confermata al 4° posto nel rank europeo, davanti a Gran Bretagna, Germania e Spagna. Questi numeri sono ora più che sufficienti per avviare con maggior decisione un processo che dovrà permettere di passare da una buona base di giovani con delle potenzialità ad un reale percorso di sviluppo verso le migliori performance internazionali, strutturando la capacità di produrre sistematicamente atleti in grado di fare in futuro l’ambito salto verso l'élite mondiale.
Struttura e fondamenti del processo di sviluppo
È ormai provato che nel Triathlon e forse nelle discipline di endurance non ci sono modelli di sviluppo ottimale predefiniti da prescrivere indistintamente ad ogni giovane. Per cui il programma di sviluppo è strutturato su un percorso di apprendimento e crescita soggettivo, esponendo i giovani a opportuni stimoli che permettono di esplorare e conoscere loro stessi e il Triathlon e fornendo l’opportunità di crescere mediante sfide guidate da affrontare. In questo modo si favorisce lo sviluppo di atleti, innamorati del Triathlon e dell’allenamento, che hanno imparato come prendere piccole e grandi decisioni nel processo di cui si sentono responsabili, che sanno allenarsi e gareggiare per esprimere la loro prestazione migliore quando effettivamente è importante. Il progetto, la filosofia e i pilastri del programma sono ben definiti e illustrati nel documento Programma di Sviluppo Overview. Il processo di sviluppo che si intende compiere prevede necessariamente il rispetto dei seguenti fondamenti
Progressivo processo di adeguamento delle attività internazionali agli standard mondiali per iniziare a stimolare lo sviluppo verso l’eccellenza. Nel 2017 solo un’atleta ha conseguito gli standard richiesti per la qualificazione ai Campionati Europei, adeguati per quanto già detto ai target di riferimento (top 5 in Europa e top 10 nel Mondo) per cui l’attenzione è stata rivolta agli atleti che possono ambire a questo livello nei prossimi anni.
Qualificazione piuttosto che selezione. Questo principio incentiva la capacità ad essere prestativi quando conta. È un pilastro importante anche a livello giovanile, che non vuol dire stimolare la specializzazione precoce ma ad esempio imparare a trasformare lo sforzo in capacità di prestazione quando serve, oppure riuscire ad esaltare bene in gara un elemento tecnico costruito in allenamento.
Target riferiti al livello da raggiungere e non ai migliori del livello già raggiunto. Questo vuol dire ad esempio adeguamento dei processi di qualificazione per le ETU Cup ai target internazionali piuttosto che ai migliori del livello nazionale.
Fissare i target ad un livello raggiungibile ed indurre gli atleti a raggiungerlie poi alzare i target.
Incentivi rivolti allo sviluppo futuro della prestazione e non più solo alla partecipazione. Questo implica la necessità di stimolare lo sviluppo su un’ampia base di giovani e tutto l’anno, abbandonando la precedente strategia che da una parte supportava solo i pochi giovani selezionati nelle rappresentative nazionali e dall’altra forniva contributi alle Società basati unicamente sulla partecipazione alle gare e non come incentivo alla crescita. Quindi nell’attuazione del programma sono definiti i seguenti punti:
- Standard chiari da raggiungere per tutti i livelli, dalla richiesta di qualificazione ai campionati giovanili alle richieste per entrare nella squadra nazionale
- Accesso ai Campionati Italiani per qualificazione piuttosto che per iscrizione. Questo qualifica il campionato Italiano e lo rende parte di un processo che parte dal territorio, qualificando di conseguenza l’attività interregionale e creando un obiettivo reale per molti giovani di livello medio visto che competere al Campionato Italiano diventa motivo di orgoglio.
- Supporto alle Società basato maggiormente sulla qualità dell’attività svolta quotidianamente e diretto principalmente ai tecnici dei Club che sono l’elemento cruciale su cui nasce e cresce un ambiente di sviluppo.
Tutto questo ha portato anche ad un adeguamento della terminologia e delle classificazioni usate che dal 2018 sarà più coerente con la realtà. Le Squadre Nazionali Giovanili saranno composte unicamente dagli atleti giovani che rispettano gli standard internazionali di accesso alle Squadre Nazionali per la loro categoria, definiti nella Maglia Azzurra, altrimenti sono atleti in fase di crescita verso gli ambiti standard e ci si riferisce a loro con il termine di sviluppo, definito su vari livelli. Sono ad esempio atleti del programma di sviluppo a livello nazionale quelli che rispettino i relativi standard di sviluppo, che per quanto detto si riferiscono a target da raggiungere internazionali, mentre sono atleti del programma di sviluppo a livello di macroarea o territoriale quelli rispettino i relativi standard di sviluppo riferiti ai target nazionali.
Nel programma non compare più il termine di Talento perché è possibile riferirsi ad un atleta con questo termine solo dopo che effettivamente si è evidenziato il campione e cioè solo in modo retrospettivo. Il termine può essere usato con utilità anche per caratterizzare i processi di reclutamento, ma quando questo termine è usato per parlare di supporti e programmi, si favoriscono interpretazioni che reclamano per il potenziale talento delle comodità dannose per lo sviluppo, invece che considerarli atleti che più di altri sono da esporre incessantemente e continuamente a opportunità, ambienti e stimoli adeguati per lo sviluppo.
Attività giovanile nazionale e promozione.
Il Programma Attività Giovanile, che definisce principalmente l’attività giovanile nazionale, è a supporto del programma di sviluppo. Nel programma sono definiti chiaramente i livelli di attività dei Giovani, da quello promozionale locale a quello di sviluppo internazionale, come pure sono definiti i programmi di coinvolgimento e sviluppo offerte per ogni livello. I tecnici e gli atleti hanno dei riferimenti chiari per la crescita e target chiari da raggiungere. Le Società vengono incentivate anche allo sviluppo della qualità dell’attività quotidiana proposta e non soltanto retribuite parzialmente per i viaggi nelle trasferte. Promozione e numeri non saranno penalizzati nella strategia complessiva. Questo anche per la convinzione che crea più promozione e aumento dei numeri una buona qualità dell’attività giornaliera proposta ai giovani piuttosto che un parziale supporto economico per una trasferta. Inoltre alle Società verrà maggiormente riconosciuta l’attività di sviluppo che porta ad avere atleti impegnati nelle rappresentative nazionali e che gareggiano con successo nel circuito europeo. Il programma di promozione guarda molto anche al mondo scolastico al quale si è trovato accesso attraverso il duathlon e i campionati studenteschi. Per il 2018 è stata ottenuta un’adesione quasi totale tra le regioni con 442 Istituti contro i 257 del 2017, a cui si aggiungeranno quelli delle Provincie autonome di Trento e Bolzano. L’attività agonistica nazionale continuerà a svilupparsi verso il potenziamento delle attività territoriali e i circuiti interregionali, favoriti dal sistema di qualificazione per i campionati italiani giovanili e per la riduzione a quattro prove nazionali. Ma soprattutto ci aspettiamo una maggior coerenza nella scelta delle gare per i giovani, adeguate al loro reale livello di sviluppo, vedendo i giovani ancora in fase di prima esposizione al coinvolgente mondo del Triathlon gareggiare a livello locale e territoriale, quelli in fase di sviluppo verso il livello nazionale gareggiare nei circuiti interregionali e in quello nazionale e quelli orientati allo sviluppo internazionale gareggiare nelle gare nazionali di riferimento e soprattutto nelle gare del circuito europeo, scelte adeguatamente in base al livello atteso dei partecipanti.