Silca Ultralite Vittorio Veneto candidata al premio sui diritti umani da Amnesty Italia

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Un premio tanto inaspettato, quanto prestigioso. La Silca Ultralite di Vittorio Veneto, storica società del triathlon italiano impegnata nell'attività multisportiva a tutti i livelli, ha ricevuto la nomination per il premio “Sport e diritti umani” promosso da Amnesty International Italia e Sport4Society per il concreto impegno sul tema dei diritti umani.

Sono anche queste piccole cose che ci danno la forza di continuare a credere che lo sport è di tutti e deve essere una parte fondamentale della nostra società moderna. Non siamo soltanto appassionati di triathlon, ma persone, società sportive che operano a 360 gradi nel territorio in cui si trovano”, commenta con orgoglio Aldo Zanetti, presidente della Silca Ultralite.

Di seguito, il comunicato ufficiale della società.

 

Silca Ultralite Vittorio Veneto candidata al premio sui diritti umani da Amnesty Italia

Silca Ultralite Vittorio Veneto candidata per il premio “Sport e diritti umani” promosso da Amnesty International Italia e Sport4Society. La società vittoriese figura tra i soggetti meritevoli di segnalazione per il premio che è stato vinto quest’anno dal Pescara Calcio (e ha avuto menzioni speciali per il calciatore Giorgio Chiellini, l’Inter e la Roma). Un riconoscimento ufficiale per la realtà trevigiana che è riuscita a ritagliarsi un posto a livello nazionale questa volta non per i risultati agonistici dei suoi atleti ma per l’importante impegno sul tema dei diritti umani. Il merito della menzione è legato alla #Caorle4women, la manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata lo scorso luglio per la prima volta nella località balneare veneziana e che verrà ripetuta sabato 20 giugno 2020. Un evento, quello caorlotto, che ha permesso di donare 2.000 euro all’Associazione Telefono Rosa Onlus di Treviso per il progetto dal titolo “Tra il grido e il silenzio scegliamo l’alfabetizzazione emotiva” dedicato a studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado con l’obiettivo di rispondere alla violenza di genere tramite la cultura e l’educazione.

Come da comunicazione ricevuta, Silca Ultralite Vittorio Veneto “pur non avendo vinto è stata oggetto di segnalazioni perché ritenuto meritevole del riconoscimento ufficiale previsto dal Regolamento del Premio Stesso. Ciò indica che sono stati apprezzati comportamenti pratici, esternazioni, promozione di idee miranti ad attuare concretamente una cultura dei diritti umani in ambito sportivo”.

Il premio “Sport e diritti umani” viene assegnato da una giuria specializzata (composta da Riccardo Cucchi, voce storica del programma radiofonico “Tutto il calcio minuto per minuto”, Vittorio Di Trapani, Segretario generale UsigRai, Angelo Mangiante di Sky Sport, Jacopo Tognon, docente di Diritto dello sport all’università di Padova, Luca Corsolini, vicepresidente di Sport4society e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia) a un/una atleta, società od organizzazione sportiva che per una sua scelta di vita, per un atto o un gesto simbolico o concreto di grande significato, un’idea creativa sportivamente e socialmente utile, o qualsiasi altra iniziativa in favore dei diritti umani, abbia espresso una visione che merita il riconoscimento e la segnalazione all’opinione pubblica. Silca Ultralite Vittorio Veneto ha meritato una menzione, grazie alla #Caorle4women, corsa promozionale, aperta a tutti, sia a donne che a uomini, che ha permesso di raccogliere fondi per dare una mano al Centro Anti Violenza di Treviso.

“Per noi è davvero un onore essere stati candidati per questo premio – commenta il presidente di Silca Ultralite Vittorio Veneto, Aldo Zanetti – siamo riusciti a portare alla ribalta un tema importante come quello sulla violenza contro le donne avendo come “veicolo” un evento di corsa promozionale che ha un risalto mediatico ed economico ovviamente ben inferiore al mondo del calcio. Voglio ovviamente condividere la gioia di questa menzione con il Comune di Caorle e la Fondazione Caorle Città dello Sport, partner dell’organizzazione. Questo riconoscimento ricevuto da Amnesty e da Sport4Society ci conferma una volta di più che siamo sulla strada giusta, che legare i temi sportivi a quelli sociali è una strategia utile per provare a lasciare un’impronta di civiltà. Accanto allo sviluppo del tema del fair play e alla promozione dei valori educativi dello sport, riuscire a “sfruttare” gli eventi sportivi per parlare di rilevanti temi sociali, come può essere la violenza sulle donne, è un concreto impegno sociale per noi realtà sportive che possiamo dare un contributo per rendere migliore la società in cui viviamo”.