La sfida del Triathlon di Baldassarre tra sprint e olimpico

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C’è una gara che non è un Ironman, neanche un 70.3 (il cosiddetto “mezzo Ironman), eppure chi l’ha terminato lo definisce uno dei triathlon più impegnativi del calendario italiano. Chi l’ha terminato non a torto si fregia del titolo di “finisher di Baldassarre”.
Sì perché i 1.300 metri di dislivello della frazione ciclistica, abbinati ad un percorso podistico saliscendi su tre giri, lo rendono un Olimpico particolarmente duro.
Per chi non se la sente di disputare la gara più lunga, l’Olimpico (1,5-39-10,5 km) c’è la distanza Sprint, con chilometraggio quasi dimezzato, ma medesima bellezza di percorsi.
Il lago Sirio, limpido come una sorgente, e la Serra di ivrea, dalla quale godere favolosi panorami, sono l’ambiente in cui portare a termine una gara epica che non può mancare nella collezione di un triatleta.
Appuntamento a Chiaverano (TO), Chalet Moia, domenica 25 settembre. Le iscrizioni proseguono su www.qualitry.it/chiaverano

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