Settore Multisport: dopo il Winter triathlon, ecco il Duathlon, il Cross e tutte le novità

Archiviata la stagione del winter triathlon, ora in evidenza il Duathlon: il DT Miglio ed il coordinatore Beggio ci parlano del progetto, appuntamenti ed obiettivi

Soddisfazioni, conferme e medaglie con il winter triathlon, questo il bilancio del Mondiale disputato a Cogne a febbraio, con il ‘solito’ inossidabile campione Daniel Antonioli che ha bissato l’argento elite ed i giovani, con la squadra, in evidenza con altre medaglie ‘centrate’.
Ed ora il Duathlon. Una stagione agonistica in avanzamento, per il settore Multisport, il cui brillante  avvio invernale ha lasciato il posto, appunto, alla  ‘duplice’, con l’assegnazione dei titoli di staffette, della crono e dei titoli individuali.
Gare che ancora una volta, hanno messo in evidenza grandi numeri di partecipazione record, con  atleti già noti e soprattutto nomi nuovi molto interessanti e giovani che iniziano ad esprimere il loro buon livello.  
 
Quest’anno è sicuramente l’anno delle novità, un’impostazione completamente diversa, un progetto di rilancio del settore multisport,  in particolare per il Duathlon, su cui il Direttore Tecnico Nazionale, Mario Miglio, spiega i punti essenziali.

“ Il settore duathlon era uno dei fiori all’occhiello della FITri nei primi anni 2000: esistevano in quel periodo dei veri e propri specialisti del duathlon in Italia, ma negli anni successivi questo settore è stato interpretato e vissuto un po’ da tutti, come disciplina utile e formativa per i giovani, diversiva e performante per gli specialisti del triathlon. I successi e le medaglie conquistate negli ultimi anni, sono attribuibili soprattutto all’apporto prezioso dei triatleti, ma queste scelte hanno scoraggiato i giovani specialisti del duathlon ad impegnarsi a fondo nell’allenamento. L’intento del nuovo corso della Federazione è invece quello di rilanciare questa disciplina, sfruttando il rodato meccanismo del Circuito Nazionale di Duathlon e dando fiducia a quei giovani che vogliono specializzarsi in questo settore “ .
 
E proprio in questa direzione dovrà essere rivolta la lettura dell’attività internazionale, così  come delle convocazioni che punteranno l’attenzione su nuovi atleti.  Un progetto che mira alla creazione di nuovi specialisti: di duathlon, di cross, di lunghe distanze, obiettivo importante per una federazione multidisciplinare come è la FITRI che vuole offrire agli atleti opportunità diversificate di attività e carriera sportiva.
 
  • Quali sono gli impegni agonistici in programma? E cosa bolle in pentola per le prime convocazioni?
 
Risponde il coordinatore del settore Multisport, Leonardo Beggio:
 
La prima scadenza internazionale è fissata dagli Europei di Horst di metà aprile. Le ‘nuove’ individualità evidenziatesi nei recenti tricolori della duplice, prima fra tutte quella di Sara Dossena, sono già parte del  progetto di rilancio federale. Proprio la prestazione della neocampionessa italiana, non è stata per noi una ‘sorpresa’, ma il frutto di un lavoro programmato con quest’ottima atleta, che ha un alto livello di competitività nella corsa ed una grande disponibilità nell’indirizzare al duathlon il suo allenamento verso gli obiettivi federale. Accanto a lei, che sarà impegnata nella gara europea sprint ed all’esperto  Danilo Brustolon, individuato per la gara sulla Lunga distanza Powerman,  è prevista la presenza di  4 under23  - Giorgia Priarone, Alberto Della Pasqua, Dario Chitti e Lorenzo Ciuti. Poi, sempre per il Duathlon, ci sarà il mondiale di giugno a Pontevedra anche là si proseguirà con il portare a competere gli specialisti della disciplina per completare il lavoro svolto nella prima parte della stagione:l’ impegno sarà senza dubbio notevole, vista la gara su distanza classica e le forze in campo che saranno quelle, appunto,  di un Mondiale”

- Multisport significa anche Cross, medie e lunghe distanze….
 
“ Dopo l’europeo di Duathlon, l’appuntamento da onorare in Italia, sarà costituito dalla gara  ad Orosei, l’europeo del circuito TNatura ed anche in questa e nelle successive occasioni, le strategie di coinvolgimento saranno rivolte alla necessità di far fare esperienza alle giovani leve, un ‘work in progress’  ma senza farci sfuggire  la possibilità di ‘centrare’ qualche bel risultato”.