Ironman Hawaii: il racconto dei 18 finisher azzurri


Si è corso sabato 10 ottobre l'Ironman Hawaii, a cui hanno preso parte oltre 1.500 triatleti provenienti da tutto il mondo. Tra questi, 18 sono stati gli italiani che hanno portato a termine la gara e coronato il sogno di sentirsi dire sotto l'arco d'arrivo dallo speaker "You're an Ironman!".

Il più veloce della truppa azzurra è stato il veneziano Massimo Guadagni (Venezia Triathlon), ex azzurro di lungo che conquistò nel 1999 la medaglia di bronzo ai Mondiali di triathlon lungo a Sater (Svezia): "Sono malconcio ma soddisfatto. Ero un po' nervoso prima della partenza, la tonnara in acqua non mi fa star tranquillo. Crono non esaltante, in bici bene in progressione, anche se gli ultimi 60 con il vento in faccia si fanno sentire. Maratona da bollire, ma mi godo l'ultimo chilometro con il tifo e un sorriso per la finish line. Fatta!" (dal sito www.veneziatriathlon.it).

Negli ultimi due anni è stato il primo italiano a Kona sotto l'arco d'arrivo, quest'anno Filippo Dal Maso (Rari Nantes Marostica) da Valdagno (Vicenza) si è invece "accontentato" del secondo posto... Il racconto della sua bellissima prestazione sul suo blog, http://filippodalmaso.blogspot.com, qui di seguito la battuta finale: "Quanta sofferenza, ma alla fine il sogno si realizza per la terza volta, sono di nuovo sotto il traguardo di Kona felice e senza un briciolo di forza residua."

Gradino basso del podio per il portacolori dello Steel Triathlon Carlo Modonesi: "Al termine di una gara bella e dura, ecco gli ultimi 200 metri che sono dedicati tutti a me: vedo mia moglie Barbara e Davide che mi passano il tricolore e con un balzo taglio l'arrivo! Saluti e abbracci con gli atleti che arrivano subito dopo, tra i quali il grande Luigi Bacco, che come sempre ha corso molto bene, e Simone Forlani. Evviva, eravamo tutti lì uniti dalla gioia, dalla sofferenza e dalla commozione di aver terminato il sogno di tutti i triatleti!"

Ancora Triveneto con l'ennesima prestazione da incorniciare ottenuta da "Gigi" Bacco (Happidea Triathlon), capace di classificarsi quinto della sua categoria, M45-49, nonostante la "toccata e fuga"; è infatti arrivato a Kona il martedì e ripartito già la domenica!

Quinto posto tra gli italiani per l'ex azzurro iridato di canottaggio Simone Forlani (Canottieri Ticino Triathlon), già finisher qui a Kona nel 2008 e capace nella frazione bike di un notevole 4:49:29!

Al sesto posto il primo dei due portacolori della Flipper Ascoli: il vigile del fuoco Nazzareno Cipollini, tricolore Age Group di lungo, ha concluso il suo decimo Ironman alle Hawaii, chiudendo in meno di 10 ore; si era qualificato all'Europeo di Francoforte chiudendo in 9 ore e 10 minuti, primo degli italiani.

Settima la prima delle nostre due portacolori, Edith Niederfriniger (SC Meran): la meranese è felicissima di essersi confermata nelle top 15 PRO, nonostante una maratona (la sua specialità) sofferta per via di un infortunio patito nell'ultimo periodo della preparazione che ne ha pregiudicato in parte il finale di preparazione

Il primo dei due tesserati della Forum Partenope Triathlon (il terzo, Diego Peduto, non ha potuto partecipare al Mondiale, pur qualificandosi, per via di un infortunio) è stato Stefano Troise: "Un posto fantastico! Si respira aria di triathlon da subito! Per quanto riguarda la gara... Basta poco per rendersi conto delle difficoltà, racconti, consigli o video non bastano a prepararti in modo adeguato, fare esperienza è fondamentale. Fortunatamente io ho reagito abbastanza bene, sono stato molto prudente e attento, anche nei giorni prima del via. Nuoto complicato, bici bene, nonostante il vento e maratona molto calda. Ho varcato la finish line con in testa un solo pensiero: tornerò preparato a dovere!"

Luca De Paolis ha chiuso 27" dopo le 10 ore. Il triatleta aquilano della SB3 Grosseto è riuscito ad allenarsi e a trovare la forma migliore, nonostante la tragedia del sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese; a inizio settembre si è presentato al Monaco Ironman 70.3 in grande forma, conquistando in extremis la possibilità di andare a Kona. Molto buona anche la sua prova hawaiana, conclusa al nono posto tra gli azzurri.

Al decimo posto degli italiani è arrivata la seconda ironwoman, Martina Dogana (Triathlon Cremona Stradivari), che ha raccontato in dettaglio sul suo blog il 31° Ford Ironman World Championship (www.martinadogana.it/guest.html), concluso per la seconda volta consecutiva, anche se con un risultato meno brillante del previsto, per via di una giornata non particolarmente felice, in particolare a nuoto e in sella. Davvero buona la sua maratona che le ha permesso di recuperare sino al 23° posto, "stremata". "È stata senz'altro un'esperienza di quelle da cui si impara tanto, ci si conosce ancora più in profondità e in cui la testa conta molto più delle gambe. Per questo sono fiera di aver finito la gara e di essere anche quest'anno finisher all'Ironman delle Hawaii!"

Mauro Ciarrocchi, un aficionados delle Hawaii (poker di partecipazioni), ha prima conquistato il titolo di categoria a fine settembre all'Elbaman, quindi è volato dall'altra parte del mondo per difendere i colori della sua nuova società, l'Europa Sporting Club. A Kona è stata "una gara durissima per il vento, come ha detto Alexander (il vincitore, ndr) ogni volta impari qualcosa di nuovo su te stesso... Sono felicissimo, 15° di categoria dopo il titolo italiano di due settiamne fa, cosa potevo chiedere di più? Gli amici mi mandano messaggi che mi commuovono e mi entusiasmano. Ornella (sua moglie, ndr) è felicissima e questa per me è la soddisfazione più grande. E il giorno dopo al pasta party ci ritroviamo tutti e tutti sono felici, siamo Ironman!"

Per Edoardo Bernaschi questa è stata senz'altra un'annata "insolita". "Sono appena rientrato, un'esperienza fantastica ma soprattutto un sogno che si è realizzato." Si, perché il 13 marzo un ragazzo di 18 anni lo ho travolto in auto mentre lui si allenava in bici: 2 vertebre lombari rotte, 10 giorni di ospedale e altri 10 a casa e poi una lentissima ma progressiva guarigione. Nonostante tutto Edoardo si presenta al via dell'Ironman Austria, fa una bella prestazione, ma non si ferma all'assegnazione delle slot e... perde le Hawaii! Riconquistate però al 70.3 di Montecarlo, in extremis, a inizio settembre. Oltre alla sensazionale finish line dell'Ironman di Kona, Edoardo si è regalato anche una bella vacanza, coronata dal matrimonio con Francesca, la sua compagna, auguri! "Il 2010? Andrò all'IM Zurigo, voglio tornare alle Hawaii!"

L'altro flipperino al traguardo è stato Ezio Amatucci, che ha concluso il suo quattordicesimo Ironman alle Hawaii, conquistando anche lui la preziosa slot per il Mondiale in quel di Francoforte, con un ottimo 9:16'. Alle Hawaii ha chiuso in 10:16:54, nuotando in 1:11:59, pedalando in 5:19:01 e correndo in 3:39:11.

Si completa anche la coppia del Forum Partenope con Francesco Panarella, che ha trovato qualche difficoltà in più rispetto al suo compagno di squadra, ma che ha comunque concluso bene anche lui la sua prima avventura hawaiana. E ovviamente anche lui vuole quanto prima bissarla...

Due sono stati gli alfieri anche del Triathlon Alto Adige, arrivati distanziati 4 minuti uno dall'altro: per Franco Prezzi era la terza partecipazione in cinque anni. "Quest'anno mi ero preparato particolarmente bene, volevo riuscire ad avvicinarmi, e magari anche andare sotto, alle 10 ore. Ma dopo un nuoto così così e una bici discreta, il caldo della maratona... mi ha cotto. E le mie dimensioni, 1.92 m per 85 kg di certo non mi hanno aiutato... Comunque, quando arrivi alle Hawaii l'obiettivo principale è quello di godersi l'atmosfera che respiri, la condivisione di un'esperienza unica assieme ai migliori triatleti del mondo e la possibilità di sentirsi dei privilegiati per le emozioni sportive provate. Quest'anno è stato particolare in quanto anche un altro mio compagno di squadra e di allenamenti, Luca Messina, si è qualificato per la prima volta e ciò ci ha permesso di condividere un'esperienza unica che rimarrà nei nostri ricordi e delle nostre famiglie per sempre."

E per Luca il sogno hawaiiano è nato nel suo cuore di maratoneta nel 2002. "Dal mio secondo ironman cullavo la "folle" idea di riportare mia moglie alle Hawaii: eravamo stati a Kawai nel 1991 ed era stata per entrambi la mèta più favolosa che avessimo toccato... Poterci ritornare coronando un sogno ha riempit0 ancor più di significato questa mia ricerca."

"A Kona il giorno della gara è l'apoteosi: uno sforzo organizzativo immane e un concorso di energie senza uguali rendono possibile questo spettacolo unico al mondo. Un'interminabile giornata vola sostenuta dai mantra di una partecipazione che affiora potente e primitiva dalla terra, incorniciata da due ali di sorrisi. La dimensione del confronto dell'uomo con gli elementi resta comunque imprescindibile dal contorno della festa."

La sfortuna ha invece fatto visita a Giuseppe Baldelli (Triathlon Trasimeno), senza peraltro toglierli il sorriso e impedirgi di varcare la finish line. "Vorrei raccontare le mie Hawaii fino al 90° km esatto, ma purtroppo le gare durano molto di più: vedo il tabellone elettronico, sono 59° assoluto e 2° di categoria, un sogno! E le gambe girano a meraviglia, ma al tour round vengo centrato in pieno da un francese che mi piomba addosso a 40 all'ora... Riporto un taglio di 10 cm che richiede alcuni punti di sutura, escorazioni varie e un'infrazione al perone, rimonto in bici, con la ruota storta e un raggio rotto, ma riesco a finire la bici in 5.25. Voglio la finish line, parto a piedi, la sofferenza che ho provato non la auguro nemmeno al peggior nemico, ma all'arrivo abbraccio la mia famiglia e mi godo la prima volta da finisher alle Hawaii! E ora... voglio rimettermi in sesto per il Mondiale IM 70.3 di Clearwater!"

"Ho cominciato a 50 anni a fare triathlon e mi sono tolto subito le mie soddisazioni - racconta Aldo Nobili del G.S. Pasta Granarolo -. Due Mondiali a Clearwater, podi tricolori a squadre e di categoria e finalmente anche la slot per le Hawaii. Un'atmosfera fantastica, la gara delle gare, la capitale mondiale del triathlon, tutto vero! Non avevo peraltro grandi apettative per quanto riguarda il cronometro e sebbene durissima la gara mi è piaciuta molto. L'obiettivo era portare a casa la medaglia di finisher e il rettilineo finale di Alii Drive dove c'erano ad aspettarmi mia moglie (anche lei triatleta e finisher di Clearwater 2008) con i miei 4 figli è qualcosa che sicuramente non dimenticherò mai nella vita! Un giorno o l'altro mi piacerebbe davvero ritornare...

"(DN)

Ironman Hawaii
Campionato del Mondo IM
Kailua-Kona, Hawaii (USA), 10/10/09
triathlon iron distance: 3.8-180-42.2K
www.ironman.com

ITALIANI AL TRAGUARDO

1. Guadagni Massimo 13/21/2 40/M40-44 00:59:19 05:14:59 03:06:14 09:26:31
2. Dal Maso Filippo 148/59/19 36/M35-39 01:09:58 05:06:51 03:13:31 09:36:54
3. Modonesi Carlo 67/37/28 36/M35-39 01:03:38 05:06:00 03:28:29 09:43:56
4. Bacco Luigi 33/17/5 45/M45-49 01:04:22 05:15:35 03:17:06 09:44:17
5. Forlani Simone 77/5/37 35/M35-39 01:04:18 04:49:29 03:49:44 09:50:08
6. Cipollini Nazzareno 146/69/42 35/M35-39 01:09:51 05:08:07 03:24:36 09:52:33
7. Niederfriniger Edith 24/27/16 38/WPRO 00:59:46 05:24:20 03:26:36 09:55:48
8. Troise Stefano 27/71/42 32/M30-34 00:59:41 05:26:50 03:23:20 09:56:31
9. De Paolis Luca 129/73/53 34/M30-34 01:13:30 05:11:45 03:23:47 10:00:27
10. Dogana Martina 44/42/24 30/WPRO 01:05:00 05:38:46 03:16:13 10:04:45
11. Ciarrocchi Mauro 22/39/15 46/M45-49 01:00:57 05:32:23 03:28:31 10:09:15
12. Bernaschi Edoardo 48/77/44 40/M40-44 01:03:22 05:29:33 03:28:26 10:11:46
13. Amatucci Ezio 162/107/84 37/M35-39 01:11:59 05:19:01 03:39:11 10:16:54
14. Panarella Francesco 99/107/96 31/M30-34 01:06:47 05:37:50 03:48:35 10:40:29
15. Prezzi Franco 180/104/155 41/M40-44 01:16:45 05:22:09 04:20:46 11:09:45
16. Messina Luca 112/113/94 49/M45-49 01:14:36 05:54:29 03:54:36 11:13:23
17. Baldelli Giuseppe 10/52/180 41/M40-44 00:58:05 05:25:49 05:01:13 11:36:34
18. Nobili Aldo 57/51/58 53/M50-54 01:14:44 05:50:57 04:25:44 11:39:19