A Orosei i tre continenti sul podio: trionfano Ruben Ruzafa (ESP) e Flora Duffy (BER)

Il podio Mondiale femminile di Triathlon Cross, con il Presidente del CONI Giovanni Malagò, la Presidente ITU Marisol Casado ed il Presidente della FITri Luigi Bianchi.

Il Vecchio, il Nuovo e il Nuovissimo. E’ un podio tricontinentale quello che ha decretato questa mattina a Orosei i campioni del mondo di cross triathlon ITU 2015.

Non ha avuto rivali lo spagnolo Ruben Ruzafa, giunto nell’Oasi Naturale di Biderosa per difendere il proprio titolo e che, come da pronostico, ha centrato il proprio obiettivo, in 2:13:11. Dietro di lui, il messicano Francisco Serrano, in 2:13:38, seguito con quasi 3’ di distacco (2:16:02) dal giovanissimo neozelandese Sam Osborne, alla sua prima prova da elite. Tra le donne, vittoria della 27enne Flora Duffy, di Bermuda, in 2:25:56. Sul secondo gradino del podio, la cilena Barbara Riveros (2:29:46), mentre il bronzo è andato all’ungherese Brigitta Poòr (2:38:10). Non è riuscito a salutare la sua gloriosa carriera elite con un trionfo Conrad Stoltz, l’icona del cross triathlon mondiale che ha scelt i Campionati Mondiali di Cross Triathlon ITU Sardegna 2015. Il quarantunenne sudafricano si è dovuto “accontentare” di un tredicesimo posto assoluto.

“Ho fatto la gara perfetta in un percorso perfetto”, ha detto al termine della prova Ruzafa, che nella frazione di bike ha conquistato un vantaggio difeso fino al traguardo. Ex professionista della mountain bike, il trentunenne di Malaga è riuscito è mantenersi in testa anche nella frazione di corsa, tallonato da Serrano. “Odio la sabbia, e la corsa è stata massacrante”, ha ammesso il trentacinquenne di Monterrey, olimpico di triathlon a Pechino 2008 e tuttora triatleta anche su strada. Grande soddisfazione per il neozelandese Osborne, che ad appena 23 anni centra il terzo gradino del podio iridato: “E’ un percorso molto duro, ma sentivo di essere in condizione per poter arrivare tra i primi, il podio è il top”.

La gara odierna ha decretato inoltre i campioni del mondo U23, Junior e Paratriathlon.

Special guest della manifestazione il presidente del CONI Giovanni Malagò, giunto in Sardegna per vivere da vicino il primo Mondiale italiano di cross triathlon ITU. “Ho visto una sfida esaltante, per il contesto, la natura, il numero di atleti di levatura internazionale. La Sardegna è il luogo ideale per ospitare il cross triathlon”, ha detto Malagò. Domani sarà il turno della sfida Age Group che assegnerà i titoli di categoria, suddivisa in due “onde” di partenza: gli Age Group Uomini dalla categoria 18-19 alla categoria 45-49 gareggeranno la mattina alle 8,30, mentre per gli Age Group uomini delle categorie successive e le donne lo start scatterà alle 14,00.

Fonte: comunicato organizzazione


Approfondimento: parliamo degli azzurri

Buono il bilancio della partecipazione azzurra a questi mondiali di specialità:

“Siamo partiti consapevoli del livello tecnico elevato delle start list elite, con l’obiettivo di migliorare quanto avevamo portato a casa lo scorso anno nella rassegna iridata – è il primo bilancio del coordinatore del settore Multisport Leonardo Beggio - dai due 21esimi piazzamenti nel 2014 di Mattia De Paoli (Liger Team Keyline) e di Monica Cibin (Tri Novara), abbiamo centrato oggi ad Orosei un brillante 7° piazzamento assoluto nella top ten della brava Cibin ed un buon 15° di De Paoli, giunto al traguardo con un ‘freno’ rispetto ai suoi standard della frazione podistica, per un risentimento muscolare.

‘Tanto di cappello’ per Monica Cibin, capace di lasciarsi dietro anche la campionessa del mondo uscente che è incappata oggi in una giornata non positiva e brava la portacolori del Triathlon Novara, ad inserirsi in un 7° posto, subito dietro alle importanti protagoniste come Duffy e Riveros, restando sempre nelle posizioni alte di classifica fin dalle prime bracciate a nuoto e per l’intera gara. Abbiamo voluto schierare più atleti quest’anno –prosegue Beggio - per onorare il Mondiale ‘in casa’, non si poteva non mettere in campo e non trovare atleti che offrissero buone prove nella rassegna iridata e ci siamo riusciti, tutti atleti ben preparati e che hanno ben figurato in questa splendida cornice.

In campo maschile elite, oltre al piazzamento di De Paoli, indicativo il 24esimo posto di Fabrizio Baralla (Tri Team Sassari) incitato e sostenuto dal ‘suo’ pubblico di casa; meno fortunato, invece, Leonardo Ballerini (Raschiani Triathlon Pavese) che ha forato ed è stato ritardato nella frazione ciclistica, dopo il suo solito ottimo nuoto. Ancora meno fortunata la prova di Stefano Davite (SAI Frecce Bianche) che a causa di una caduta non ha potuto portare a termine la gara.

Sempre nel contesto elite, esordio mondiale tra le donne di Elisabetta Curridori (Villacidro Triathlon) che ha pagato sicuramente lo scotto dell’emozione di gareggiare in casa, nella sua Sardegna ed in una start list di questo livello, ma comunque brava ad aggiudicarsi il 14° piazzamento. Piazzamento che non rispecchia le reali potenzialità della Curridori, giovane in crescita in tutte e tre le frazioni e che ‘teniamo d’occhio’ per il futuro in questa specialità.

Anche negi Under23 abbiamo centrato l’obiettivo di partenza: Alessio Buraccioni (G.S. Fiamme Oro) che si era piazzato nel mondiale dello scorso anno al l’11° posto, conclude la sua gara quest'anno 8° assoluto, pagando un pò nella corsa dopo un nuoto ed un ciclismo molto generosi”.

Passiamo al bilancio delle squadre giovanili, schierate nelle gare junior maschile e femminile: “Abbiamo scelto tutti youth, tranne una sola junior, la Marica Romano – sottolinea il tecnico Massimo Galletti - fanno tutti parte di un importante progetto del settore, rivolto ad un percorso programmatico specifico del Triathlon Cross. Siamo soddisfatti delle loro gare, innanzitutto importanti per l’esperienza internazionale che hanno fatto, ma anche per le loro indicative e buone prove, in particolar modo espresse nelle frazioni in mountain bike, in un percorso di gara molto duro”.

4°, 6° ed 8° posto per le nostre tre azzurrine: la junior Marica Romano (GR Sport Insieme) ha concluso ai piedi del podio:

“La Romano quest’anno ha realizzato due quarti posti, uno negli europei cross ed uno in questi mondiali. Buono il piazzamento – afferma Galletti - ma speravamo di poter salire sul podio, visto il valore tecnico dell’atleta. E’ un’esperienza, questa, che sicuramente la farà crescere per essere sicura protagonista nella prossima stagione e farle fare il salto di qualità che tutti speriamo. 6° posto per Marta Menditto (SAI Frecce Bianche), penalizzata da 2 cadute in bici: uscita dall’acqua un po’ dietro, ha voluto andare a riprendere subito la testa della gara, probabilmente si è fatta prendere troppo dall’emozione ed ha pagato proprio nella frazione in cui sa fare molto bene. Francesca Fanti (Canotriathlon) ha concluso 8^: anche lei emozionatissima, è partita molto forte nel nuoto, ha fatto una gran prova in mountain bike e con bici nuova, ma ha ceduto nella corsa peccando un po’ di inesperienza, comunque importante per lei essere qui oggi”.

Nelle prove maschili junior, migliore è stato Jacob Sosniok che chiude la sua gara 5° assoluto: “Sosniok è uscito tra i primi dall’acqua, insieme al tedesco ed al suo compagno Previtali, nella frazione di bike è dovuto restare attaccato ai leader faticando parecchio e ha pagato poi nella corsa, frazione a lui più congeniale e dove avrebbe potuto fare la differenza, ma comunque tutti contenti per questo posto nella top 5. Plauso per Thomas Previtali, che ha seguito alla lettera le direttive tecniche date: buonissimo nuoto, frazione nella quale doveva ‘tirare’ i suoi compagni, ha fatto da ‘tappo’ nel ciclismo realizzando un’ottima frazione bike con assoluta padronanza ed poi ha chiuso la sua gara 10° assoluto. Per Samuele Piazza (CUS Parma Medel) 14° piazzamento: ha pagato un nuoto un po’ attardato, recuperando in parte in mountain bike ma poi è incappato in una caduta dovuta in parte all’inesperienza, infine, una frazione di corsa ben tenuta”.

- Tutte le classifiche dal sito ITU

- News nel sito CONI

 

RiccardoGiardina ITU 0043 web

RiccardoGiardina ITU 0974 web

RiccardoGiardina ITU 1042 web

RiccardoGiardina ITU 0954 web

RiccardoGiardina ITU 1018 web

RiccardoGiardina ITU 1101 web

Gli azzurri del Triathlon Cross ad Orosei

RiccardoGiardina ITU 1205 web

RiccardoGiardina ITU 1064 web

Altre foto in fase di inserimento. Seguirà la fotogallery nell'apposita sezione del nostro sito.

 

 

 

International Triathlon Union logo

International Triathlon Union

Press Release • September 26, 2015

Ruzafa and Duffy dominate at 2015 Sardegna ITU Cross Triathlon World Championships

Ruben Ruzafa (ESP) and Flora Duffy (BER) were crowned the king and queen of the rough and tough on Saturday after winning the 2015 Sardegna ITU Cross Triathlon World Championship. Conquering one of the grittiest and grimiest races of the season, Ruzafa was named World Champion for the second consecutive year, while Duffy earned the gold for the first time.Women’s Review
After earning only the silver in Zittau last year, Flora Duffy set out to claim her first World title with a mission of authority, and after her performance in Sardegna, her mission was finally deemed successful. Joining her on the podium was ITU multisport newcomer Barbara Riveros (CHI), who took silver, and Brigitta Poor (HUN), who took the bronze.Duffy commanded the race right off the bat after taking an early lead in the swim. With an advantage of nearly 1:30, she was first to exit the waters. Riveros followed in the second position, with South African Carla Van Huyssteen not far behind.Struggling through the first transition, Van Hussteen lost time in the zone and was unable to hold onto a top placement.Putting her strongest discipline to the test, Duffy was able to increase her lead to over two minutes on the bike. Cruising through the mudslinging off road tracks, the Bermudian seemingly remained untouched so far in the competition with only the run left before she was able to secure her crown.While Duffy worked alone on the bike, Riveros, Poor and Carina Wasle (AUT) toughed it out together.Germany’s reigning World Champion Kathrin Müller entered the day in the hopes of reclaiming the title she won in 2014. But after the bike, it looked as if the day would end without any second chances as she trailed by a massive gap of 13 minutes behind Duffy.It was the run that eventually determined the tough from the tougher. While the trio of Duffy, Riveros and Poor had worked to put themselves into the 1,2,3 positions, it was up to them if they could hold out on the run to grab the podium that they had worked so hard for.Duffy carried out the fastest run split of the day right into the finish line to secure her the World Championship she was longing for. Riveros also secured the silver after delivering a swift run time, which catapulted her into the respect lines of the multisport world. Using the momentum of the lead she built up from the bike, Poor was able to finish the day in third.Great Britain’s Jacqueline Slack took fourth place after displaying an impressive ride on the bike.Men’s Review
After a comeback start and tight finish, Ruben Ruzafa became a back-to-back World Champion, winning the cross triathlon honours for the second consecutive year. Earning his first ITU podium, Francisco Seranno (MEX) finished with the silver medal, followed by Sam Osborne of New Zealand with the bronze.Dominating in the swim was Gemany’s Jens Roth, exiting the waters with a 22-second advantage.Ruzafa’s day looked like the sights of a repeat championship would be over before it even began after he finished the swim and headed into the second transition down by almost a two-minute deficit. But showing no mercy to the mud and muck of the off road track, he pushed out a blistering first lap on the bike to blow by the competition and catapult him into the first-place position.Also mastering phenomenal performances on the bike, Seranno and Francois Carloni (FRA) stuck together to remain in second and third.Declaring it was his final cross triathlon World Championship, ‘The Caveman’ Conrad Stoltz (RSA), who is a three-time World Champion, unfortunately had to settle with officially handing down the multisport torch to the next generation. He exited the waters down by nearly two minutes and was unable to close the gap throughout the rest of the race.Entering into the run, Rufaza managed to secure a comfortable lead. But the swift split from Serrano put nervous pressure on the reigning Champion as he gained on the Spaniard heading into the final kilometres. With the gold looking like it could come down to the wire, Rufaza was able to showcase one final ounce of effort to ultimately put enough space between Serrano and cross the finish line to receive his gold.Serrano followed behind for the silver medal just a mere 26 seconds later. Osborne then came in to claim the final spot on the podium, after basking through a strong run to pass multiple competitors and eventually take the last piece of hardware.