La FITRI ha il proprio Codice Etico. Ecco il documento approvato dal Consiglio Federale

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Nel corso dell’ultimo consiglio federale è stato approvato il Codice Etico della Federazione Italiana Triathlon. Il documento redatto dalla commissione medica presieduta da Filippo Caporali è frutto di un lavoro corale di tutto il nuovo consiglio e rappresenta un vero e proprio segno distintivo che attribuisce ancora più valore alla nostra Federazione.

Il Codice Etico, fortemente voluto dal presidente Riccardo Giubilei, riguarda principalmente due ambiti. Da una parte, relativamente al personale federale, si va a colmare il vuoto legato agli aspetti comportamentali lasciato dai contratti collettivi del lavoro, dall’altra, si richiede la stessa sensibilità a tutti i tesserati, con un particolare richiamo al doping che affronta aspetti concordati con Nado Italia.

“L’obiettivo principale era quello di colmare un vuoto - spiega Filippo Caporali, presidente della commissione medica e consigliere federale - lo statuto federale faceva riferimento al codice etico del Coni, ma il presidente Giubilei e tutta la sua squadra volevano tracciare un segno distintivo e porre la giusta attenzione su queste tematiche. L’auspicio è che questo codice, frutto del lavoro corale del nuovo corso federale, diventi un vero e proprio riferimento anche anche per tutte le società affiliate”.