Il CT del Duathlon, Andrea Compagnoni, sugli Europei di Duathlon: peccato l'esigua partecipazione femminile, ma il bilancio è Buono!


"E' stato un campionato europeo nettamente in anticipo nel calendario rispetto al solito,questo ha condizionato dal punto di vista delle presenze,soprattutto nelle gare femminili under23 ed elite,che hanno presentato una starting list nettamente al di sotto del normale.

Questa situazione, ha condizionato in maniera marcata l'andamento delle gare. E' proprio la gara elite/under 23 donne, nella giornata di domenica - ossia all'indomani dei successi junior - ad aprire la rassegna continentale, con la nostra Alice Capone schierata proprio nella categoria "piu' giovane".Poche partenti,ma gara comunque tirata,l'avversaria diretta dell'azzurra e' stata la francese Cassan Ferrier,solidissima triatleta/duatleta e molto competitiva nella corsa. La prima frazione si è rivelata subito decisiva, verso il 3° km, le migliori elite hanno cambiato decisamente ritmo, creando selezione; la Capone si è trovata a contrastare cadenze troppo elevate per lei, mentre la francese ha retto per qualche chilometro. Proprio qui si è decisa la corsa, l'azzurra staccata, si è trovata completamente isolata, senza nessun punto di riferimento, mentre davanti dopo la T1 si sono formati due gruppetti di 3 atlete, tirati da duatlete, plurititolata come la francese Levenez e l'olandese Van der Meiden, oltre alla under23 transalpina. Per l'azzurra Capone, è cominciata una gara tutta in solitaria, contro il vento ed il rischio di un eventuale doppiaggio, che è stato tenuto lontano grazie ad una caparbieta' davvero encomiabile della nostra Alice.

I distacchi ovviamente si sono 'aperti', ma la nostra atleta non ha mollato un solo metro, riuscendo a rimanere in seconda posizione. Sicuramente la giovane atleta sarda meritava ben altra ribalta, oltre ad un confronto piu' completo con le sue solite avversarie under23, con le quali avrebbe di sicuro lottato per il podio, pur considerando che la vittoria era assolutamente fuori portata. Purtroppo defezioni ed abbandoni hanno ulteriormente impoverito la sua gara. Brava comunque l'azzurra a non cedere e a rimanere sempre in competizione,confermandosi cosi' seconda all'arrivo.

La gara maschile, ha vito invecee al via un partere di atleti decisamente piu' corposo, chi era presente era veramente al top. Noi abbiamo schierato Alessio Picco e Daniel Hofer negli elite e Davide Uccellari ed Andrea Secchiero negli under23, gara molto attesa vista la presenza di atleti molto competitivi e gia' sul podio in precedenti edizioni di Europei e Mondiali. Le attese non sono infatti state tradite, il ritmo si è mostrato subito veloce e selettivo, sul piede dei 3' al km: davanti un gruppo di circa 15 atleti, al cui interno tutti i nostri, ma questa situazione ha subìto un brusco cambiamento verso il 6° km, dove una violenta progressione ha creato ulteriore selezione. Hofer e' stato costretto a cedere qualche metro, come lui Secchiero; Picco ha retto ancora per circa 1 km, poi anche lui ha dovuto proseguire con il suo ritmo. Si sono quindi staccati atleti importanti come il campione uscente Yakovlev, il francese Diemush, lo spagnolo Vicente e l'inglese ex pro nel ciclismo Hobby. Davanti sono rimasti in dieci atleti, tra loro Davide Uccellari e gli under23 Arrajolos e Gunby. I ritmi sono stati davvero veloci, dettati da dagli specialisti inglesi Wilye e Buckingham,poi lo spagnolo Del Corral e l'esperto portoghese Barruncho. L'entrata in T1 e'stata anticipata dal passaggio al 10.000, il crono ha segnato 30'netti, ma non e' finita, il francese Benoit Nicholas ha lancia una spettacolare volata per anticipare l'ingresso in zona cambio, allungando tutto il gruppo: Picco è passato a circa 40", a 55" Hofer, piu' staccato Secchiero.

La frazione in bici è partita con il gruppetto di testa compatto, non sono mancati vari attacchi, ai quali Uccellari ha risposto, dietro Picco ha provato il rientro purtroppo fallendo l'aggancio e su di lui è sopraggiunto un gruppetto tirato da Hofer, che ha cominciato ad organizzare un tentativo di recupero. Davanti pero' erano ormai irrangiungibili, il primo gruppo è entrato compatto in T2, attaccando cosi' l'ultima frazione. Uccellari si è giocato l'oro con i suoi pari categoria fino alla fine, Arrajolos è stato pero' lesto a seguire il suo compagno di squadra Barruncho, che gli ha dato un notevole punto di riferimento, l'azzurro ha tentato comunque il riaggancio, giocandosi il tutto per tutto, incalzato a pochi secondi dallo specialista Gunby. I 3 sono arrivati all'ultimo chilometro racchiusi in pochi secondi, saltando diversi elite, Arrajolos ha dimostrato di avere qualcosa in piu', tenendo la testa, Gunby ha agganciato Uccellari lanciando la volata: sul traguardo ha chiuso primo il portoghese, poi Gunby e terzo Uccellari che ha conquistato un bel bronzo.

Buonissima l'ultima frazione di Hofer che ha concluso con un decimo posto tra gli elite, dopo una prova molto ben distribuita e con una eccellente bici; anche Picco ha chiuso con un buon quindicesimo posto, pagando forse una frazione ciclistica un po' troppo generosa. Secchiero ha pagato una gara molto tirata, finendo settimo tra gli under23,condizionato purtroppo da una prestazione al di sotto delle attese, che non rispecchia le reali potenzialita' dell'atleta in questa disciplina.

Torniamo con un buon risultato di squadra e un bel bronzo di Uccellari alla prima esperienza in una gara di questo livello, al cospetto di atleti piu' esperti di lui, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra e cercare ancora ulteriori miglioramenti:i nostri elite sembrano fuori dai problemi fisici che li hanno condizionati nelle ultime stagioni, questo ci puo' permettere di preparare bene i mondiali di fine settembre,dove sara' in programma anche la gara a staffetta,sulla quale punto molto e dove le prove presenteranno sicuramente tutta un'altra musica....