Cross Triathlon, Davite: “Il lavoro sta dando buoni frutti”

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La serie di approfondimenti che, iniziata con il settore delle medie e lunghe distanze, la Federazione Italiana Triathlon intende realizzare analizzando, con i tecnici di riferimento, quanto fatto nel 2022 e cosa ci si aspetta dal 2023, prosegue oggi con Stefano Davite, Coordinatore per il Cross Triathlon.

“Il 2022 – dice Davite – si è concluso in maniera molto positiva con la finale Mondiale di XTerra a Molveno. Avere questo tipo di manifestazione in Italia è stato davvero un motivo d'orgoglio, visto che la gara ha chiuso la stagione internazionale del Cross con una Finale Mondiale in casa nostra, per la prima volta al di fuori delle Hawaii dove si è sempre svolta in passato”. E che resterà in Italia anche nel 2023.

Secondo il Coordinatore del settore Cross Triathlon, “a livello generale siamo riusciti a raggiungere i target prefissati ed il lavoro svolto da tutta l'area tecnica e da me, in accordo con il settore Giovani, ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati. Credo però che sia necessario continuare a lavorare e costruire per aver sempre di più un settore cross fiorente e sviluppato, capace d'essere in futuro un esempio anche per altre nazioni. Attualmente, peraltro, posso sottolineare che ci sono poche nazioni che stanno svolgendo un lavoro capillare come il nostro, un lavoro che ha alla base Youth B e Junior, per far sì che partendo dai giovani si possa alimentare alla base un settore davvero affascinante che ha grandi margini di crescita”.

Parlando di risultati, Davite dice che “quelli più significativi a mio avviso sono arrivati dalle 'quote rosa', con Sandra Mairhofer che ha dominato la stagione 2022 vincendo sia il mondiali ITU che l'europeo ETU cross, una doppietta unica che dimostra la grande qualità della nostra portacolori in campo Elite. Annata molto positiva anche per Marta Menditto, capace di chiudere il suo ultimo mondiale Under 23 in prima posizione e prendere un oro di Categoria battuta solo da Mairhofer, per un podio Mondiale in categoria Elite con la prima e la seconda posizione caratterizzate da colori azzurri”.

Anche i maschietti, però, non sono andati per niente male: “Direi proprio di no – conferma il Coordinatore per il Cross Triathlon – visto che il Mondiale Itu Cross Junior a Targo Mures ha visto primeggiare i nostri portacolori con un podio mondiale tutto tricolore: prima posizione per Ruslan Farci, seconda piazza per Niccolò Sancisi e terza per Lukas Lanzingher. Concluderei la serie positiva con la vittoria e la medaglia d'oro di Riccardo Giuliano all'ETU Triathlon Cross a Bilbao, dove il giovanissimo atleta è stato capace di vincere la gara alla sua prima partecipazione in un evento del genere”.

Per il prossimo anno, dice poi Stefano Davite, “vedo ottime prospettive, il lavoro svolto negli ultimi anni ha fatto sì che il 2022 fosse uno dei migliori per il mio settore, frutto del lavoro svolto in precedenza ci ha permesso di raccogliere molto e per il 2023 ho buone speranze, il settore è in crescita, la FITriha aggiunto un nuovo titolo legato al off road, ovvero il campionato italiano Duathlon Cross che si svolgerà nella prima parte di stagione. Un nuovo titolo che sicuramente aggiungerà motivazione e aumenterà il bacino di partecipanti sia giovani che Elite. Insomma: non vedo l'ora che inizi la stagione”.

Il progetto Cross, ricorda infine il suo Coordinatore, “è partito qualche anno fa e sta continuando a crescere poco alla volta, con un lavoro che mira allo sviluppo del Cross Triathlon in Italia in tutti i settori e in tutte le sue sfaccettature, in modo che possa avere sempre più visibilità. A mio avviso il progetto iniziale sta andando avanti con i giusti passi, i risultati come in tutte le cose vengono con il lavoro ma sopratutto con la continuità, a volte si sbaglia ma lavorando può succedere, dagli errori bisogna imparare e sfruttarli per crescere e andare avanti sempre meglio. A mio avviso, infatti, il nostro è un settore che in certi casi può essere visto come passaggio per alcuni atleti per sviluppare alcune attitudini tecniche che in futuro potranno servire loro per essere sempre più competitivi e capaci sopratutto sulle due ruote ed ad altri per diventare davvero competenti e competitivi e fare del Cross Triathlon la disciplina principale della loro carriere sportiva”.