Seminario sul coaching a Lecce

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C’è una sottile ma decisiva differenza tra svolgere un allenamento (efficienza) e svolgere bene un allenamento, in linea con i propri obiettivi (efficacia).


Tanti atleti affrontano l’allenamento come una piacevole abitudine, orientandosi a fare meglio ciò che già sanno fare. Significa restare all’interno della propria zona di comfort, in una condizione di sicurezza, dove ci si può muovere a proprio agio, certi di non incorrere in situazioni nuove o sorprendenti.


Questi atleti sono efficienti nel senso che hanno eseguito un allenamento, ma non sono efficaci perché quell’allenamento non è andato a stimolare quelle qualità metaboliche, meccaniche e mentali che un programma ritiene prioritarie per quel periodo.


Non hanno, in sostanza, fatto passi significativi verso la realizzazione del loro obiettivo


Interpretando l’allenamento in questo modo il livello di prestazioni permane costante, viene preclusa la via al graduale e progressivo miglioramento.


Certo, ci sono diversi modi di fare attività fisica, ma se l’obiettivo è migliorare la propria performance


non è sufficiente sudare e faticare senza dare un senso alla propria fatica


Significa confondere lo sforzo con il risultato.


Il coach educa all’allenamento, insegna a pianificare gli obiettivi e a determinare le priorità per la crescita psico – fisica dell’atleta.


Costantino Bertucelli


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