Raduno giovanile a Giovinazzo e test valutativi sul ciclismo

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Pubblichiamo un breve articolo a cura di Antonello Mastrofilippo e Giuseppe Carella riguardo al raduno giovanile tenutosi a Giovinazzo domenica 9 settembre. 
Il raduno è stato arricchito dalla possibilità di alcuni atleti di eseguire un test incrementale su un ciclomulino a cura del consigliere Giuseppe Carella, test che descriviamo.

 

Si è svolto a Giovinazzo domenica 9 settembre un raduno giovanile open propedeutico per le gare a staffetta della coppa delle regioni e della finale del trofeo coni che si disputeranno rispettivamente a Sanremo ed a  Rimini. 

Hanno partecipato gli atleti della squadra di Triathlon di Barletta , Giovinazzo , Taranto , Brindisi , Martina Franca  ed anche 2 atleti delle Fiamme Oro. 

 

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Abbiamo diviso gli atleti in 2 gruppi:  gli youth hanno iniziato l'allenamento con un test incrementale sul ciclo mulino mentre le categorie giovanissimi presso l'area mercatale di Giovinazzo (chiusa al traffico ) hanno svolto delle esercitazioni sulla bici e nella corsa , nello specifico :


Riscaldamento area mercatale

 

Esercizi di conduzione della bici 

Mini duathlon , Ed esercitazioni di staffetta in gruppi omogenei

 

Dopo nuoto sia le categorie giovani che giovanissimi (con esercizi di tecnica e poi defaticamento.

 

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Ringrazio il centro sportivo Netium di Giovinazzo che ha concesso la struttura gratuitamente , ed i tecnici che hanno collaborato con me Beppe Carella e Antonio tondi. 


Antonello Mastrofilippo

 

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Per quanto rigurada la sessione test della frazione di ciclismo, per alcuni atleti c'è stato un timido approccio alla valutazione delle capacità funzionali con il "test incrementale" utilizzato soprattutto dalla federazione ciclistica italiana con software sviluppato dalla it4cycling eseguito su smart trainer elite drivo.
Gli atleti sin da subito hanno valutato la difficoltà nel mantenere un valore di potenza costante man mano che veniva richiesto un aumento di 10 watt ogni minuto fino all'esaurimento della potenza sostenibile richiesta. Al termine di ogni test e a seguito dei relativi report, si è discusso con ogni atleta su come il range della frequenza cardiaca è ben delineato da cinque zone di lavoro, dalla Z1 considerata come zona di defaticamento alla Z5 vista come zona fuori soglia anaerobica ma si è data particolare attenzione alla Z4 quale zona di lavoro che contiene la frequenza cardiaca di soglia anaerobica lattacida.

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Inoltre nella discussione si è dato un cenno sulle 7 zone di potenza utili ai possessori di power meter ma non utlizzati dalle categorie giovanili.

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Al termine di ogni test incrementale, secondo il protocollo d'esame, è stata fatta una valutazione sullo stato di recupero della frequenza cardiaca dopo lo sforzo massimo che per tutti gli atleti a distanza di tre minuti, detta frequenza è tornata a livelli del tutto normali.
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Gli atleti per la prima volta hanno visto come la "fisiologia dello sforzo" studiata con sistemi all'avanguardia, può essere di particolare interesse per approfondimenti futuri.


 

Giuseppe Carella