Programma Attività Giovanile 2017

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Riparte con Paestum il circuito nazionale, chiediamo al DT Giovani Alessandro Bottoni quale è l’obiettivo principale da perseguire

"L’attività giovanile nel corso degli ultimi quattro anni ha subito un notevole incremento qualitativo e quantitativo, che assume ulteriore valenza nel contesto attuale, che vede i giovani sempre meno coinvolti nello sport e i processi di educazione e sviluppo motorio sempre più demandati dalla Scuola alle famiglie e da queste alle Società sportive e ai tecnici. È necessario ora, non solo continuare nella crescita ma anche rendere questi progressi realmente funzionali e positivi per i programmi di reclutamento, individuazione e sviluppo dei potenziali talenti. Per raggiungere questi importanti traguardi sono necessarie molte risorse e l’utilizzo di tutte le possibili opportunità, allo scopo di mettere le Società, i tecnici e le famiglie nelle condizioni di organizzare, guidare e sostenere un’attività tecnica giovanile realmente qualificata e riconosciuta a livello sportivo e sociale".

- Quali sono le principali novità rispetto al passato?

"Dopo i primi quattro anni, dedicati alla formazione di una struttura tecnica a rete per le attività giovanile e del Progetto Talento e all’avvio dei processi di funzionamento si vuole ora proseguire nel piano strategico impostato. La struttura evolve tramite un maggior riconoscimento e responsabilità dei coordinatori di macroarea (CTM) e maggior supporto all’attività degli organi territoriali. Questi ultimi sono ormai più strutturati rispetto al passato, sono quindi stati coinvolti direttamente nella scelta dei CTM e dei referenti giovanili territoriali (RGT) e sono affiancati ora anche da referenti territoriali per il settore Scuola. La nuova squadra di CTM, formata tramite un processo ampio di coinvolgimento e verifica, è composta da Fabrizio Pitonzo (Nord Ovest), Michele Mondini (Nord Est), Tommaso Dusi (Centro) e Domenico Ruggeri (Sud e isole). Il ruolo è ben definito nei compiti e nelle responsabilità e ha durata annuale. Altre modifiche riguardano il sistema di assegnazione dei contributi che evolverà gradualmente nel corso dei 4 anni, stimolando il processo di crescita mediante un supporto basato sulla qualità della attività proposta dalle Società e sui loro progetti di sviluppo in funzione di una migliore organizzazione della attività tecnica".

- Come sarà strutturata l’attività di gara per i Giovani?

"L’attività di gara per i giovani è un aspetto importante per il coinvolgimento, lo sviluppo e la crescita. È necessario quindi che i giovani abbiano ampie opportunità di esprimersi, in momenti di confronto coinvolgenti e positivi per lo sviluppo. L’aumento dei numeri e della qualità dell’attività di gara, sia dal punto di vista organizzativo che tecnico, consente di decentrare le attività di gara, in misura sempre maggiore con la riduzione dell’età e del livello dei partecipanti. Per cui all’attività nazionale si affiancherà in misura più consistente un’attività interregionale, resa ancora più omogenea tramite un regolamento condiviso, e una regionale organizzata e gestita a livello territoriale. In questo ambito gli organi territoriali assumeranno un ruolo sempre più importante e riceveranno maggiori contributi, finalizzati in particolare alla promozione dell’attività".