Accadeva Domenica 14 Aprile 2013 alle ore 15,01....

Il racconto di una gara 'insolita', tra i protagonisti il nostro paratriatleta non vedente, Alberto Ceriani
Il ParcoConcaFallata a Milano, una giovane lingua di terra verde tra il Naviglio Pavese e il raccordo autostradale A7, si anima con un insolito gruppo di persone bendate...

Avete mai pensato di poter provare a correre e camminare senza vedere dove mettete i piedi?

Un'isolita esperienza sensoriale, sul percorso segnato da due piedi bianchi che solitamente accompagnano i Runners nei loro allenamenti, ha mostrato sin dall'inizio le difficoltà che incontrano gli Atleti non vedenti.

Alberto Ceriani, noto TriAtleta non vedente, con il gruppo Parcoconcafallata.it hanno offerto l'opportunità a tutti di partecipare bendati, uniti alla loro Guida attraverso un semplice cordino di 80 cm, un filo di congiunzione che dopo pochi metri ti fa sentire un tutt'uno con chi ha occhi per te.

I primi istanti sono di disorientamento, a volte di paura, i rumori che ti circondano si amplificano e fatichi a percepire la distanza dalle cose che ti circondano.

I soliti punti di riferimento si azzerano e la mente ha bisogno di elaborare altri dati, ti devi fidare di chi ti accompagna anche se lo hai conosciuto solo pochi istanti prima di bendarti.

Nella mente hai ancora l'immagine del suo viso ma ora ti rimane solo il suono della sua voce che ti guida nel percorso, ti guida suggerendoti di alzare il piede per scendere dal marciapiede, di girare a destra o sinistra, a te rimane solo il tempo per pesare, ascoltare e riconoscere l'origine dei suoni che ti circondano.

I suoni, si quelli che abitualmente sei abituato ad abbinare alle immagini che ora non hai più, sono solo un bel ricordo e non vedi l'ora di toglierti la benda, hai sete e riesci a sentire il suono dell'acqua che rimbalza nella fontanella ma non sai come fare ad avvicinarti.

Strade e marciapiedi che hai solcato tante volte, non ti sei mai chiesto quanti passi dividevano un tombino dall'altro, gli alberi talvolta fanno affiorare le radici spingendo l'asfalto verso l'alto, le auto parcheggiate sul marciapiede, una scatola abbandonata all'angolo della via e altri mille ostacoli che tutti i giorni incontri ma sottovaluti.

Sono passati 20 minuti circa, sembra un'eternità, il tempo si è dilatato come a lasciarti spazio per riflettere, un percorso dentro la tua anima ad apprezzare ciò che sei abituato a non valorizzare.

Siamo a metà del percorso, ora questo viaggio nell'oscurità tocca alla mia guida e io sarò il suo faro, colui nel quale riporrà tanta fiducia a tante attenzioni per concludere gli ultimi due kilometri che ci separano dalla normalità.

Quando Alberto ci raccontava delle sue imprese, non le avrebbe mai potute affrontare se non ci fossero stati tanti amici a fargli da guida e tanti altri Eroi come Lui hanno un immenso bisogno di noi, tutti i giorni nei loro allenamenti.

Noi abbiamo la libertà di uscire ad allenarci quando e come vogliamo, loro attendono lo squillo del citofono di chi li accompagna...

Chissà se questo messaggio raggiungerà tutte quelle persone che ci osservavano delle loro finestre e tutte quelle che ci passavano vicine guardandoci con indifferenza senza chiedere nulla?

Avrei voluto gridare "Come è bella la luce, come è bella la Vita" ma le mie parole si sono soffocate nelle cibarie del bandito ristoro finale offerto da tante persone volonterose e sullo sfondo uno striscione dell'ADO a ricordarci che l'ospedale San Paolo di Milano ha urgente bisogno di sangue, un gesto gratuito di grande solidarietà.

Grazie a Tutti per aver partecipato e un arrivederci alla prossima edizione.

Giorgio Sara

www.parcoconcafallata.it