Progetti per lo sviluppo dei Tecnici Alto Livello e Talent Transfer, il nuovo incarico di Francesco Fissore

images/2017/varie/fissore/fissore.jpg

baratti foto di gruppo tecnici2017

 

Coordinatore Progetti per lo Sviluppo dei Tecnici di Alto Livello e Collaboratore dei Progetti per il Talent Transfer, ecco il nuovo incarico per  Francesco Fissore che va ad inserirsi  con questo importante ‘doppio ruolo’ nella struttura tecnica centrale FITRI.

Francesco Fissore, tecnico federale da innumerevoli anni, a partire dal 2012 fino allo scorsa stagione, ha vissuto all’estero raccogliendo una serie di esperienze diversificate del mondo del triathlon.  Quest’anno rientra in Italia:

“Interessante per me tornare ‘alle origini’ – ci dice Fissore – ho avuto la fortuna di vedere ‘fuori’ come lavorano  ed i metodi differenti di altri Paesi, per me è cogliere una nuova ‘sfida’ nell’aiutare a trovare un sistema che funzioni da noi, la parte avvincente del progetto. I modelli non sono esportabili in maniera rigida, è necessario modulare le conoscenze e le esperienze con la realtà specifica. Ho avuto modo di vedere e di capire all’estero il metodo adottato da Joel Filliol, ho visto il suo ‘squad’ come lavorava, al centro di tutto c’è l’atleta con le sue scelte e responsabilità, l’atleta sceglie il suo tecnico allenatore, è libero di farlo, ma in questo modo si assume anche una maggiore responsabilità; così è anche per il tecnico che è scelto e la FITRI, in questo senso, si vuole porre anche a sostegno del coach, che deve corrispondere le aspettative dell’atleta di alto livello”.

“L’Alto livello – sottolinea Fissore queste parole – è un’altra cosa: lo staff, la preparazione, il lavoro quotidiano, le facility, gli impianti, la logistica, l’organizzazione,la perfetta interazione di gruppi di lavoro, le problematiche psicologiche e motivazionali, sono tutti aspetti che devono essere sempre ottimizzati e proceduralizzati, tutto in funzione di rendere al meglio l’ambiente in cui vive l’atleta.  I nostri tecnici hanno un’ottima preparazione metodologica, un ottimo livello di cultura, ora è necessario sviluppare la professionalizzazione ed automatizzare tutto ciò che è stato seguito, ad oggi, con il ‘buon senso’.  Il mio ruolo è trasversale: devo cercare di capire le esigenze dei coach e ‘portare a regime il sistema scelto’, il mio lavoro sarà quello di garantire il continuo sviluppo della professionalità dei nostri tecnici che sono al fianco di atleti dell’Alto livello e far lavorare al meglio tutti”.

 Ma non solo questo incarico specifico di riferimento e raccordo, Fissore sarà anche coinvolto nella programmazione ed individuazione del ‘Talent transfer’: monitorare e verificare storie di atleti che in base alle diverse fasce di età e di sport di provenienza – runner piuttosto che nuotatori – possano essere ‘trasferiti’ da una disciplina all’altra, per lo sviluppo del nostro ‘vivaio triathlon’; lo abbiamo visto nella storia recente di grandi campioni, un nome su tutti la campionessa olimpica Gwen Jorgensen, frutto di una strategia della scuola statunitense:  

“La Jorgensen è l’esempio migliore, gli Stati Uniti hanno trovato in lei l’ex nuotatrice in college, poi come nuotatrice non ha trovato più spazio in squadra e vista la sua struttura fisica e le sue caratteristiche è stata indirizzata alla corsa. Il Triathlon USA ha iniziato a monitorare e verificare questa atleta e non solo lei  …. Un sistema vincente che anche noi, come tanti altri Paesi, iniziamo a guardare con attenzione. Vale la pena provarci ed in anche in questa direzione inizieremo a lavorare”.

A questo punto no ci resta che augurare in Bocca al Lupo per la nuova sfida!   

 

In foto Francesco Fissore

Foto in alto: Lo Staff tecnico FITRI, i tecnici degli atleti della squadra nazionale di Triathlon alto livello ed il Presidente Luigi Bianchi  riuniti nel Centro Poggio all’Agnello a Baratti