Ilaria, Antonello e Stefano: la nostra Maui


Domenica 24 ottobre a Maui, Hawaii, si è svolto l'XTERRA World Championship, rassegna iridata di triathlon off road. Di seguito il racconto di tre rappresentanti azzurri, tutti e tre capaci di salire sul podio di categoria.
(D.N.)

ILARIA ZAVANONE
La gara di Maui è stata bellissima, davvero un'esperienza emozionante! Sono arrivata alle Hawaii dopo aver vinto il Campionato Italiano XTERRA in Sardegna il 31 maggio a orosei. L'XTERRA Italy è stato il primo triathlon off road a cui ho partecipato, in precedenza avevo fatto qualche duathlon in mtb e diversi triathlon su strada; la gara mi è piaciuta tantissimo anche perchè la mtb è sempre stata la mia passione. Prima di iniziare a fare triathlon ho parteciapto a diverse gare su ruote grasse sia cross country che marathon. L'XTERRA però è speciale: nuotare in mare e poi pedalare e correre fuori strada in mezzo alla natura è bellissimo! L'atmosfera di Maui è unica. La gara è stata organizzata in modo perfetto, lì si respira l'aria del vero triathlon off road! E' stato bello gareggiare con atleti forti provenienti da tutto il mondo e sentire tanta partecipazione da parte di tifosi ed organizzatori.
Prima della partenza ero molto emozionata anche perchè non è stato possibile provare per intero il percorso in mtb visto che la gara si svolge dentro ad un parco naturale. Una volta partiti però l'emozione è passata ed ho cercato di gareggiare mantenedo un ritmo costante per gestire il forte caldo.
La frazione di nuoto si è svolta su due giri da 750 mt senza particolari difficoltà, l'oceano non era troppo agitato.
Il percorso in mtb era di 30 km, tecnicamente non era molto difficile però bisognava mantenere il controllo della bici su pietre smosse e taglienti. Il pericolo maggiore era la foratura proprio a causa delle discese pietrose.
Il percorso a piedi era di 11 km, interamente fuori strada, con una salita lunga iniziale e un passaggio nella bellissima spiaggia di Makena.
Uscendo dall'acqua avrei voluto spingere di più in mtb, ma nei primi 30 minuti non sono riuscita a prendere un buon ritmo. Da metà percorso in bici in poi invece mi sono ripresa e ho aumentato il ritmo recuperando posizioni.
La frazione di corsa è stata dura per il caldo, era necessario bere molto e resistere senza esagerare perchè il rischio di crampi era molto alto. La difficoltà maggiore è stata sicuramente gestire le forze in modo adeguato all'alta temperatura e umidità. E' stato necessario bere molto, in continuazione.
Nel complesso ho cercato di gestire al meglio le forze in ogni singola frazione, di idratarmi in modo adeguato e di resistere fino alla fine. Sono molto contenta di aver partecipato al mondiale di Maui, oltre al risultato è stata una bella esperienza a livello umano. L'XTERRA in fondo è un'avventura che unisce persone di tutto il mondo con animo avventuroso e con la passione per lo sport di resistenza a contatto con la natura.
Secondo me è una disciplina che arricchisce lo spirito e stimola ad affrontare le difficoltà della vita con coraggio e fiducia nelle proprie capacità!

ANTONELLO PALLOTTA
Non so se sono la persona giusta per scrivere e raccontare un gara così unica, ma cercherò di fare del mio meglio. Innanzitutto il triathlon in mtb perché... perché è veramente unico in tutti i sensi: non puoi contare su nessun altro, sei tu e le tue capacità, nessuno ti può aiutare, in nessuna frazione. Non che non mi piaccia il triathlon su strada, anzi, ma l'off road è il mio ambiente, la mtb, lo sterrato a piedi, eccezionale! XTERRA insomma.
E qui a Maui è tutto veramente magnifico, non solamente per l'ambiente, con i colori straordinari che offrono le hawaii, ma per l'atmosfera che si respira ogni giorno: qui si gareggia con l'élite mondiale di questo sport. Si sta a contatto con atleti del calibro di Llanos, Stoltz, Marceau, Lebrun, Batelier, il mitico GP (Gianpietro De Faveri, ndr), con cui ho anche cenato nel dopo gara.
Il primo aggettivo per descrivere la gara è sicuramente dura, il secondo bellissima.
Abbiamo iniziato a prepararci già dalle 5 del mattino con abbondante colazione, caricato e partiti. Raggiunta la zona cambio, veramente magnifica e allestita su di un campo da golf con tante palme, inizio le operazioni di rito e ad essere teso più del solito (e vorrei vedere!). Il mare è stupendo, calmo e caldo. Alla partenza era già tutto un programma: 550 atleti tutti insieme pronti a partire al colpo di cannone. Al via ho cercato subito di andar forte (per quanto io possa farlo) cercando di non rimanere imbottigliato nella mischia.
Due giri a nuoto con passaggio fuori sulla sabbia e la gente che ti incita veramente, riesco a stare dove volevo ed esco dall'acqua credo intorno alla 50^ posizione, cerco la bici che come al solito non trovo, cambio nel migliore dei modi, anche se impiego un po' a vestirmi. Parto ripetendomi di star tranquillo, "cerca di gestire la gara", poi sul primo pezzo di asfalto invece inizio a spingere per non perdere nessuna posizione, la bici in questa gara è il mio punto di forza. Attacco la prima salita, inizio a superare e a dir la verità mi sentivo già stanco, fermo. Poi però guardandomi intorno, tutti eravamo nelle stesse condizioni. Salita dura non tecnica ma piena di roccia e sassi smossi con continui rilanci spacca gambe. Riesco a pedalare anche se sempre al limite. In alcuni tratti si scende ed è veramente dura. Dopo un po' che pedalo riesco a raggiungere il mio amico Guidelli in crisi (altrimenti col cavolo!), provo a superare ma cado, mi rialzo fortunatamente senza ammaccature e ricomincio a pedalare: su due discese salta la catena due volte, inizio a preoccuparmi (non ne capisco nulla di meccanica). Poi però tutto va bene, rientro su Fabio e inizia la discesa veloce: sassi e rocce laviche (perdo anche la borraccia), vado veloce prendendomi anche qualche rischio, ricomincio a pedalare e il percorso è di nuovo sali e scendi, me la cavo bene ma non ne posso più. Arriva finalmente l'asfalto e quindi si deve iniziare a correre, non so con quali energie!
Incrocio GP che già corre, lo incito e per poco non mi ammazzo staccando le mani dal manubrio (che figura). Entro in zona cambio, la gente è esaltata come in Italia! Infilo le scarpe e parto, non mi sembra di star così male, ma il primo tratto però mi distrugge subito: salita dura per due chilometri, poi discesa con sassi smossi e ancora spiaggia bianchissima che oltre a continuare a uccidermi mi acceca con la sua luce bianca fortissima. Da lì si entra nel bosco con rami e tronchi da superare, le insidie di questa gara non finiscono mai! Vengo superato da diversi atleti e tra questi scoprirò solo alla fine che uno appartiene alla mia categoria... Un peccato, ma comunque non sarei riuscito a stargli dietro. Arriva poi di nuovo la sabbia e quindi le rocce laviche, questa gara è infinita! Poi però vedo Dave Nicholas, l'organizzatore. e un mio amico italiano che mi incita e capisco di essere alla fine... Sono felice è meraviglioso, taglio il traguardo e sono morto, ma che emozione! Collana di fiori e applausi, mi dicono che sono intorno alla 35 posizione e 2° italiano, è fantastico!
Pagherei non so quanto per rivivere quell'emozione. Non avrei mai creduto di poter fare una gara così, per me entrare nei 100 era un ottimo risultato ed è stata una vera sorpresa, quando però ritiro il risultato e mi ritrovo 2° di categoria... Emozione indescrivibile!
A tutto questo sono seguite la sera le premiazioni all'americana! Tutto spettacolare: sentirsi chiamare sul palco dal presentatore che pronuncia il tuo nome con quell'accento inglese, i connazionali che ti urlano, la medaglia al collo, il podio e le foto di rito. Non so se riesco bene a rendere l'idea o esagero ma... mi sono veramente emozionato, felice di esserci e di aver fatto quel che ho fatto.

STEFANO DAVITE
All'XTERRA World Championship, svoltosi a Maui il 25/10/2009, sono arrivato essendomi qualificato il 31 maggio all'XTERRA Italy Orosei, dove sono arrivato secondo tra gli S1 alla prima prima esperienza nella disciplina off road. Ho fatto poi meglio all'XTERRA Austria, al campinato europeo di specialità, dove sono riuscito a vincere la categoria e ad arrivare ventesimo in classifica generale, primo degli italiani e 4° age grop assoluto.
Relativamete alla gara di Maui, ho fatto un buon primo giro a nuoto e nel successivo ho cercato di mantenere la posizione ottenuta per iniziare in maniera ottimale la frazione di bicicletta.
Uscito dall'acqua devo amettere che non mi sentivo come nei miglior giorni, ma dopo le prime 8 miglia delle 19 da percorrere ho iniziato a pedalare molto meglio e più facilmente; purtroppo dopo poco sono incappato in una brutta foratura alla ruota anteriore che sono comunque riuscito sommariamente a riparare, perdendo un po' di tempo, ma riuscendo ad arrivare alla ZC per partire nella frazione a piedi.
A piedi ho corso una discreta frazione, concludendo la gara in 3:06:30, terzo S1 e 47° assoluto.
Le mie sensazioni rispetto a questa gara sono state molto positive,l'ambiente che si crea in queste manifestazioni a mio modo di vedere è molto bello e accogliente,l'organizzazione impeccabile su tutto, il percorso suggestivo e con mille insidie che non ti aspetti anche a causa del fatto che non ci è stato permesso di provarlo nei giorni precedenti. Non era tra i più tecnici, ma i continui cambiamenti di terreno lo rendevano davvero complicato da approcciare, con tratti in discesa molto sconnessi, su pietre.
Per quanto riguarda il percorso a piedi, era anch'esso molto molto duro: dopo un inizio su asfalto di circa 700 metri, si svoltava a destra e si iniziava un tratto sterrato in salita con strappi molto ripidi, interrotti da pianetti fino ad arrivare all'apice della salita dove svoltando a destra ci si immetteva in una lunga discesa con molti sassi e pietre, molto sconnessa. Da lì si arrivava alla parte più dura, la spiaggia di Big Beach lunga circa 1 km: eravamo costretti a correre nella parte centrale e si affondava molto, diventava addirittura difficile compiere il gesto della corsa. Quindi ci si immetteva in una foresta con tipica vegetazione dell'isola: lì in mezzo si doveva fare una sorta di slalo, tra rami e piante. Ultimo scoglio, 300 metri sulla scogliera che riportava alla zona cambio all'interno dello splendido campo da golf e all'arrivo. I rifornimenti sono all'altezza della gara e del caldo decisamente importante, ottima anche la segnalazione del percorso, sia in bicicletta che a piedi.
Personalmente sono contento della mia prestazione, sono al primo anno nel mondo del triathlon. Certo, poteva anche andare meglio, ma la giornata non perfetta e le forature sono da mettere in conto in una gara del genere.

XTERRA World Championship
Maui, Hawaii (USA), 25/10/09
triathlon off-road: 1.5K swim, 30K (mtb), 11K (trail run)
www.xterramaui.com

CLASSIFICA
Uomini
1. Eneko Llanos 32 Vitoria-Gasteiz, Spain 2:37:22
2. Nico Lebrun 36 Digne, France 2:38:17
3. Michi Weiss 28 Vienna, Austria 2:40:24

Donne
1. Julie Dibens 34 Bath, England 2:56:42
2. Lesley Paterson 29 Sterling, Scotland 3:04:16
3. Melanie McQuaid 36 Victoria, B.C., Canada 3:05:46

ITALIANI AL TRAGUARDO
23. De Faveri Gianpietro Vittorio Veneto 2:55:34
37. Pallotta Antonello Grotte di Castro 3:02:20
43. Schiavo Giacomo San Vito 3:04:29
47. Davite Stefano Alessandria 3:06:29
49. Calamai Simone Calenzango 3:07:25
58. De Marco Marco Genova 3:10:43
81. Guidelli Fabio Arezzo 3:16:55
138. Archesso Luca Noventa 3:28:20
150. Sapora Cristian Terui 3:32:08
175. Cantamessa Daniele Cisterna 3:38:43
185. Trabattoni Fulvio Seregno 3:41:18
199. Moroni Marco Fagnano Olona 3:44:32
204. Zavanone Ilaria Valenza 3:45:14
409. Fiandino Silvia San Raffaele Cinmena 4:49:11

PODI ITALIANI
Stefano Davite 3° 20-24
Antonello Pallotta 2° 35-39
Simone Calamai 2° 40-44
Fulvio Trabattoni 3° 55-59
Ilaria Zavanone 2^ 25-29