World Triathlon Series Gold Coast: incontenibile l'iridato Mola, Hewitt concede il bis. Uccellari 21°, Betto fermata da una caduta

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mola traguardo wts gold coast

Dall'Australia arriva il primo urlo di Mario Mola. Lo spagnolo domina la sprint di Gold Coast valida per la World Triathlon Series davanti al sudafricano Richard Murray, vincitore delle coppe del Mondo di Cape Town e New Plymouth, e al connazionale Fernando Alarza che lascia ai piedi del podio il vincitore della prima tappa Javier Gomez. Buon 21° posto per Davide Uccellari (G.S. Fiamme Azzurre), capace di risalire di otto posizioni della frazione di corsa. Tra le donne, la neozelandese Andrea Hewitt, reduce dal successo nella tappa di Abu Dhabi che ha aperto la World Series del 2017, raddoppia nella sprint di Gold Coast piazzando una clamorosa accoppiata che non le riusciva dal 2011. Piazza d'onore per l'australiana Ashleigh Gentle, classe '91 al debutto stagionale in WTS, seguita dall'esperta nipponica Juri Ide, che non saliva sul podio della massima serie mondiale dal 2014. Alice Betto (G.S. Fiamme Oro) è stata costretta al ritiro in seguito ad una caduta.

La gara maschile si avvia sotto l'impulso dei sudafricani, subito in testa dopo il tuffo: nelle prime a comandare il plotone di 49 atleti, ci sono Sullwald e Schoeman, il quale riuscirà a tenere il ritmo alto per tutti i 750 metri e risulterà il più lesto ad arrivare in T1. L'americano Kanute lo aggancia appena saltato in bicicletta, ma Gomez è in agguato e si riporta sui fuggitivi con i neozelandesi Thorpe e Reid. Cinque uomini al comando dopo 3 km con Uccellari, che ha evitato la caduta di Czigany (HUN) e Morandini (ARG), nel secondo gruppone. All'ottavo chilometro, il ritmo del gruppo principale è forsennato all'inseguimento dei fuggitivi, situazione che provoca una piccola frattura nella lunga fila indiana: in questo frangente, l'unico azzurro al via gestisce bene il momento e si riporta prontamente sulle ruote più veloci. A metà gara, ci sono 34 atleti al comando e la gara attraversa un momento di quiete apparente con gli australiani a controllare il ritmo e Uccellari che si mantiene nelle posizioni di testa. A 5 km dalla T2, Fisher (AUS) prova l'azione solitaria: dietro si guardano e l'australiano arriva a posare la bicicletta con 15” di vantaggio.

Dietro, sono il tris iberico Alarza-Mola-Gomez, il sudafricano Murray e l'australiano Birtwhistle ad avere il passo migliore e, in un km, si portano al comando delle operazioni: saranno loro a giocarsi vittoria e piazzamenti sul podio. Mola è il più attivo e a 2 km dal traguardo preme sull'acceleratore: Murray resiste, Alarza e Gomez accusano qualche secondo e l'australiano perde la scia. Il campione del mondo, già a segno a Gold Coast lo scorso anno, sa che nello spalla a spalla il sudafricano può essere un cliente pericoloso e lancia una volata lunga a 400 metri dal traguardo che lo proietta verso la prima vittoria dell'anno. Secondo posto per Richard Murray, autore di uno straripante inizio di stagione, terza piazza per Fernando Alarza che ha battuto il vincitore della tappa di Abu Dhabi nella lotta per il podio. Quinto posto per il padrone di casa Birtwhistle davanti al connazionale Willian, poi Sissons (NZL), Schoeman (RSA), Sullwald (RSA) e Sagiv (ISR). Uccellari taglia il traguardo in 21^ posizione: per il modenese, una gara consistente e lineare che gli ha consentito di esprimersi a buoni livelli della terza frazione, dove è stato abile a saltare otto atleti risalendo sino a ridosso della top-20.

Sono più soddisfatto oggi rispetto alla tappa di Abu Dhabi – spiega Davide Uccellari –. Sono uscito dall'acqua in posizione buona e anche il primo cambio è andato al meglio: non ho commesso gli errori della precedente uscita agonistica negli Emirati. Dopo pochi chilometri sono rientrato sui fuggitivi con il grosso del gruppo. Il ciclismo è stato di difficile interpretazione: erano previsti alcuni passaggi molto tecnici, il vento ha condizionato la prova e ci sono state un paio di cadute; comunque siamo partiti molto forte, c'è stato un rallentamento nella terza tornata mentre nell'ultimo giro eravamo di nuovo a tutta. Il secondo cambio non è andato al meglio, ho perso qualche posizione, ma poi ho corso bene. La prima fase della stagione di gare e allenamenti si chiude con questo 21° posto: rientrato a casa – chiude l'azzurro – voglio analizzare con Filliol e il mio staff questa gara, individuando gli errori commessi per proseguire il percorso di crescita. Ci vediamo a Yokohama”.

Uccellari ha compiuto un grande progresso da Abu Dhabi – commenta Joel Filliol, Olympic Performance Director – ha nuotato bene, ha mantenuto una buona posizione in bici, cercando di dosare le energie: è riuscito anche ad evitare una caduta. Dopo la seconda transizione, il ritmo è stato altissimo, ma Davide è stato bravo ad impostare il suo passo chiudendo molto bene. Nel complesso, c'è stato un sensibile miglioramento rispetto alla prima uscita stagionale: durante il periodo di allenamenti in Australia ha lavorato bene e rispetto alla WTS mese scorso la sua frazione ciclistica è decisamente migliorata ed è stato anche più veloce a piedi”.

Nella gara femminile, con 46 atlete al via, è la spagnola Routier a prendere le redini della gara; l'iberica, che anche nella prova inaugurale della stagione si era messa in evidenza in acqua, chiude in testa i primi 750 m, seguita dalle americane Cook e True. Un drappello prova a fare la selezione sotto la spinta di tre australiane e quattro americane, ma il primo gruppo inseguitrice ricuce in pochi chilometri. Archiviata la prima metà della frazione ciclistica la situazione vede 23 atlete al comando (con una sorprendente Stimpson che ha ricucito da sola un gap di 30” accumulato nel nuoto) con 30” di vantaggio sul gruppo inseguitore che comprende la favorita Hewitt e la giapponese Ueda. Ma da dietro, l'impulso delle neozelandese supportata dall'australiana Gentle è intenso e in pochi chilometri il gruppo si ricompatta. In T2 entrano in 39, ma la Hewitt è la più lesta ad uscire, piazzando un break di una manciata di secondi che risulterà decisivo. Anche la Ide esce bene dalla seconda transizione e sembra l'unica, insieme alla Gentle, a riuscire a tenere il ritmo della fuggitiva. La gara sembra delineata, Hewitt, che ha compiuto 35 anni 4 giorni fa, mantiene il vantaggio fino al traguardo e l'australiana regola la Ide sul traguardo nella lotta il podio. A seguire, Zaferes e Tomlin (USA), McShane (AUS), l'altra americana Kasper, la giapponese Ueda, Sanders (RSA) e Frintova (CZE).

Gara sfortunata per Alice Betto. Uscita dall'acqua in ottava posizione, si è dimostrata subito molto attiva sulle due ruote nel gruppo di testa. A metà gara, in una curva, è stata però coinvolta in una caduta: prontamente rialzatasi per risaltare in sella, si è accorta di avere una ruota danneggiata ed è stata costretta al ritiro. Grande dispiacere misto a rabbia per l'azzurra che ha dovuto abbandonare anzitempo la competizione che fortunatamente, come confermato lo stesso Filliol, non ha riportato alcun infortunio dopo l'incidente.

Classifica uomini (http://www.triathlon.org/results/result/2017_itu_world_triathlon_gold_coast/307173)

 
 

Classifica donne http://www.triathlon.org/results/result/2017_itu_world_triathlon_gold_coast/307174 

 

Approfondimenti
Gara uomini: http://media.triathlon.org/news/article/mario_mola_still_finds_gold_coast_a_happy_hunting_ground 
Gara donne: http://media.triathlon.org/news/article/andrea_hewitt_wins_second_straight_wts_in_gold_coast 

  
 
Uomini al secondo cambio
 
 
 
La partenza femminile
 
 
 
del 6339
 
del 5296
 
del 7025 
 
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