Nell'ITU Event di Pontevedra vincono il russo Dmitri Polyansky e la ceca Radka Vodickova, prove significative per gli azzurri Giulio Molinari, Andrea D'Aquino e Alessandro Fabian


Si è svolto domenica a Pontevedra in Spagna, l'ITU Event che ha visto il 'debutto' nell'attività agonistica internazionale di alcuni azzurri della nazionale di triathlon olimpico.
La gara è stata vinta dal forte russo Dmitri Polyansky - bronzo europeo Under23 nella passata stagione, 22° nei Giochi Olimpici di Pechino e di recente, nella prima prova di World Championship Series, a Tongyeon, 3° - artefice di un avvincente duello con il pluricampione spagnolo Javier Gomez, su cui ha avuto la meglio con uno sprint finale negli ultimi 500 metri dal traguardo. Terzo si è piazzato il bronzo olimpico ad Atene 2004, lo svizzero Sven Riederer. Un podio con nomi importanti insomma.
Una gara durissima, quella di Pontevedra, sia per il livello dei concorrenti schierati, sia per le condizioni meteo proibitivi che hanno segnato fortemente, con pioggia e freddo, lo svolgimento dell'ITU Event e, non ultima considerazione per importanza, i percorsi molto impegnativi e tecnici, sviluppati nella città, pieni di insidiose curve.
Per gli azzurri, significativa ed importante, la prova condotta da Giulio Molinari che ha concluso in 15^ posizione, di Andrea D'Aquino 17° e di Alessandro Fabian 22°.
Soprattutto la loro performance, ha dato segnali di assoluto interesse per il CT Sergio Contin:
"Prima della gara avevo chiesto agli atleti di farmi vedere la loro 'fatica' di dare il massimo, di esserci con determinazione e grinta e tutti gli atleti hanno risposto in questo senso; ma i riscontri concreti, quelli dei risultati, sono giunti soprattutto da Molinari, Andrea D'Aquino e Fabian. Giulio, 15°, ha dimostrato la notevole crescita tecnica che sta attraversando, lo scorso anno proprio a Pontevedra aveva conseguito un 43° piazzamento, oggi qui è stato ben diverso, ha realizzato un ottimo nuoto, è uscito 3° dalla prima transizione, ha tenuto bene per l'intera gara ciclistica e podistica. Da Andrea D'Aquino, 17°, è giunta senz'altro una prestazione consistente, dopo e nonostante una brutta notte che ha preceduto la competizione, in cui è stato male, è riuscito comunque ad esprimere un'ottima prova in bici, da protagonista, con fughe significative. Altre indicazioni positive sono arrivate anche da Alessandro Fabian,22° - 'tradito' da qualche sbavatura in zona transizione e da un problema con la scarpetta in cui non riusciva ad infilare il piede, che alla fine si è staccata facendogli perdere tempo prezioso - ha comunque espresso buoni contenuti tecnici, capace di 'spingere' bene fino in fondo.
Per gli altri atleti invece, la prova iniziale di nuoto un po' sottotono rispetto al reale livello, ha compromesso il resto della gara; per alcuni, strategie di scelta del percorso non ottimali e per altri il freddo, che ha penalizzato in particolare i 'magroni' (temperatura acqua 13,5° e temperatura esterna 15°), non hanno concesso recuperi per piazzamenti adeguati: Emilio D'Aquino ha concluso 27°, Alberto Alessandroni 30°, Daniel Hofer 40°, Massimo De Ponti 47° e Andrea Secchiero 60°. Infine, per quanto riguarda il più giovane di tutto il gruppo, Andrea Vizzardelli (classe '89) ritirato perché doppiato, la gara ha costituito sicuramente un'importante esperienza, sebbene debba crescere ancora molto per mettere a punto le sue qualità".
Ulteriore italiano giunto al traguardo nella gara di Pontevedra è stato Ivan Risti, 32°

- Veniamo ora alla gara che era in svolgimento in Italia, a Caldaro con alcuni degli atleti del tuo gruppo, che idea ti sei fatto dai risultati? "Una bravissima Anna Maria Mazzetti che ha corso molto bene e che sta confermando il suo momento di 'grazia', un Daniel Fontana che sta rientrando e che sta rispettando la 'tabella di marcia' fissata un mese fa ed una Daniela Chmet anche lei in progressiva ripresa"

- Prossimi impegni? " Riprenderà subito l'attività della SAS ed a fine maggio la prova di World Championship Series a Madrid".