Paratriathlon, Pierluigi Maggio: un atleta ”modello”

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“Gli eventi pesanti con cui ti devi confrontare ti fanno cambiare il modo di guardare la vita ed io penso prima di tutto a godermi tutte le opportunità che mi capitano, a cominciare dalle gare, senza pormi alcun tipo di limite”.

Una filosofia di vita esemplare, quella che caratterizza Pierluigi Maggio; il 31enne paratriatleta di Muro Leccese (LE) che gareggia nella categoria PTS4 e che ha subìto l’amputazione del piede destro a 17 anni, dopo che un’auto lo ha travolto mentre era in moto; e che lo ha portato – mentre lavorava sodo per prepararsi alla prova della World Triathlon Para Cup di Alhambra, in programma sabato prossimo 3 settembre in Portogallo – a fare anche ben altro.

Già, perché Maggio – vice campione italiano di categoria, quarto nella prova di World Para Cup di A Coruña e nono in quella di Besançon – è andato a vincere una prova di selezione per il concorso “Miss & Mister moda fashion Italia”, sfilando peraltro in passerella indossando pure la divisa della nazionale.

“È stato un gioco – racconta lui divertito – nel quale mi hanno coinvolto gli amici che organizzavano l’evento. Io non sapevo nemmeno bene come funzionasse la cosa e ho accettato soprattutto per curiosità”. Poi, però, “in passerella mi sono trovato bene e devo dire che sfilare con la divisa FITri è stato emozionante”.

Ora, però, si pone un problema: per puntare a partecipare alla fase finale del concorso – alla Milano Fashion Week, in programma fino al 26 settembre – bisognerebbe partecipare ad almeno un’altra sfilata, che però è in programma il 18 settembre, quando a Bari ci sarà la prova di Europe Triathlon Para Cup: “E ti pare che io – dice subito Maggio – possa avere dei dubbi? È chiaro che sarò alla partenza della gara. Io sono arrivato al triathlon da poco e ad un’età piuttosto avanzata, ma i risultati sono incoraggianti e non sono abituato a partecipare alle gare senza lottare: a Bari, dove punto a salire almeno sul podio, dovranno andare proprio forte per lasciarmi indietro”.

Insomma: almeno per il momento il mondo delle sfilate dovrà aspettare: “Ma certo – ribadisce ridendo Pierluigi Maggio – va bene divertirsi per una sera, ma lo sport mi appassiona molto e non ho nessuna intenzione di aggiungere un altro impegno (ha un agenzia viaggi, lavora nel campo degli investimenti ed opera nel business coaching; ndr) a quelli che mi assorbono già ora”.

Del resto, spiega, “io mi sono dato un obiettivo, che è quello della qualificazione per le paralimpiadi di Parigi. Se la ottengo bene, altrimenti non farò perdere tempo a chi mi segue e mi dedicherò ad un altro sogno, quello di partecipare all’Ironman”. Per raggiungere il proprio scopo, intanto, “ho cambiato bike e ne ho presa una più performante di quella che usavo in precedenza, mentre sto lavorando molto sulla fase di nuoto, che è un po’ il mio punto debole mentre nella corsa vado bene, anche perché provengo dall’atletica e, in fondo, a me manca solo un piede”. Ecco.

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