Emergenza Coronavirus: l'incontro tra Ministero e Federazioni. Parla Bianchi

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Il Presidente della Federazione Italiana Triathlon Luigi Bianchi ha partecipato all'incontro in videoconferenza con il Comitato direttivo di Assofederazioni e diversi rappresentanti del Ministero per le Politiche Giovanili e lo Sport e dell’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nella riunione, i presidenti federali che sono intervenuti hanno illustrato alcuni problemi che in questo momento assillano le Federazioni.

Il Ministero e la Presidenza del Consiglio, tramite i loro rappresentati, hanno ascoltato le Federazioni sportive, sia quelle maggiori, sia quelle più piccole numericamente come la nostra – dice Luigi Bianchi – Per quanto ci riguarda, abbiamo esposto problematiche relative alla sopravvivenza del nostro sport, non solo per quanto riguarda l'alto livello, ma soprattutto per l'attività giovanile e quella di base. Non possiamo fermarci ad analizzare il presente, ma dobbiamo trovare presto il modo per delineare le prospettive future”.

Alle istituzioni, il presidente Bianchi ha fatto presente di aver recentemente quantificato il danno previsto, comunicandolo agli uffici deputati: la priorità è la strategia di gestione della cosiddetta la fase 2, con l'obiettivo di poter riprendere gli allenamenti prima possibile, anche presso le strutture sportive, per poi pianificare tutti gli aspetti relativi alle gare.

L'obiettivo è quello di ripartire con una ritrovata normalità prima possibile, soprattutto per gli allenamenti – ribadisce Bianchi – occorre trovare regole chiare e condivise per tornare a fare attività rispettando i protocolli sanitari e le norme di sicurezza con lo scopo di contenere la diffusione del Coronavirus. È impossibile pensare di non poter più fare sport, una pratica che è sinonimo di salute e va oltre l'agonismo”.

Infine, il presidente della Fitri aggiunge che “ogni sport dovrà trovare il modo per poter riprendere: ce ne sono alcuni le cui modalità potrebbero essere più immediate, altri in cui la situazione sarà più complicata. In ogni caso, fino alla scoperta di una cura efficace o di un vaccino, sarà necessario convivere con questo virus quindi dobbiamo, con l'aiuto e il supporto della Scienza, trovare le giuste modalità per tornare a fare sport per il bene della nostra salute e dei nostri rapporti sociali”.

 

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