Al via Next Generation Challenge, il progetto europeo per i Giovani

images/2020/FOTO/Giovani/medium/Run_ETU_Challenge.jpg

L’ETU lancia un progetto per i giovani con lo scopo di fornire ulteriore stimolo di coinvolgimento per le categorie Youth e Junior in questo periodo di carenza delle attività agonistiche internazionali giovanili. L'iniziativa rappresenta anche la base di una piattaforma di riferimento comune sulle prestazioni di nuoto e corsa a livello giovanile e ricalca le nostre prove standard nazionali, delle quali riprende gran parte delle procedure. Il progetto è infatti frutto di numerosi incontri con i tecnici europei ai quali è stato presentato e condiviso il nostro sistema di riferimento. Ora i giovani potranno confrontarsi anche con tutti i pari età degli altri paesi europei e fornire ai tecnici ulteriori strumenti di riferimento per la preparazione e lo sviluppo. Il sistema europeo fornirà un ranking settimanale aggiornato, basato sull’anno di nascita, con certificazioni e riconoscimenti per i più bravi.

In questo anno molto difficile ci siamo impegnati su diversi livelli per garantire tutto il supporto possibile ai nostri giovani - spiega Alessandro Bottoni, Direttore Tecnico Giovanile - A livello territoriale e nazionale tutte le attività e le iniziative programmate e portate avanti con il lavoro di tanti tecnici hanno permesso a molti giovani di rimanere coinvolti. I nostri migliori youth e junior, quelli che iniziavano a guardare al confronto internazionale, avevano bisogno di un progetto ancora più competitivo e di coinvolgimento su scala europea. Da riunioni settimanali, sempre più partecipate, è nato quindi questo progetto, che non è solo un ulteriore stimolo di coinvolgimento e confronto per i nostri migliori giovani, ma anche un’importante iniziativa per lo sviluppo del movimento. Con questo progetto anche il Triathlon come disciplina sportiva può iniziare ad avere un sistema di riferimento internazionale per le prestazioni parziali giovanili, per ora di nuoto e corsa. Negli anni, quando il sistema sarà più completo e dai giovani europei di oggi saranno emersi i campioni di domani, potremmo tornare indietro a quando i campioni erano giovani sconosciuti e dare ulteriori riferimenti ai nostri tecnici”.

 

La notizia sul sito ETU