Squadre Nazionali Giovanili: programmi ed attività per il 2015

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Dopo i programmi per l’attività giovanile (PAG 2015) e quelli per il Progetto Talento (PT 2015) si diffondono le ultime linee programmatiche riguardo i Giovani con l’attività delle Squadre Nazionali Giovanili per il 2015, rivolgendo alcune domande al DT Giovani Alessandro Bottoni

 

- Quali considerazioni emergono dall’attività del 2014?


“Dalla stagione 2014 emergono diverse considerazioni. Abbiamo spesso detto come i risultati giovanili internazionali non devono essere l’obiettivo principale immediato se vogliamo cercare di colmare il divario che ci separa dai paesi di riferimento, per cui l’attività è stata incentrata come nel 2013 da una parte nel potenziare e qualificare l’attività giovanile in funzione di progetti a lungo termine e dall’altra a strutturare un sistema che permettesse agli atleti di fare esperienze internazionali e confrontarsi con le realtà giovanili più evolute. Ciò non toglie che anche a livello giovanile ci sono gare di riferimento come i campionati mondiali e europei di triathlon e i Giochi Olimpici Giovanili, quest’ultima di particolare importanza per il Coni. Per i campionati europei e mondiali di triathlon è emerso nella stagione 2014 che i nostri risultati giovanili rilevanti sono ancora condizionati, come in passato, da alcune individualità che riescono o meno di centrare l’obiettivo stagionale. I giovani che stanno crescendo e iniziano a risentire positivamente dei nuovi progetti sull’attività giovanile sono ancora troppo piccoli per confrontarsi con successo a livello juniores in campo internazionale. Diverso è il caso dei Giochi Olimpici Giovanili dove si è potuto strutturare un progetto su atleti più giovani che ha portato non solo ad un settimo posto individuale e ad una medaglia d’argento a squadre mista, ma soprattutto alla creazione e al supporto di buon un gruppo di atleti della categoria Youth B, che ritroveremo nei prossimi anni. Nelle gare di livello medio internazionale, come le prove di Coppa Europa, i nostri giovani si sono ben espressi arrivando per 5 volte nei primi 5 posti in Europa, gareggiando tra l’altro nelle tappe più qualificate del circuito. Questo va letto positivamente in considerazione del fatto che per ottenere risultati di primo livello con i giovani, non legati ad individualità, bisogna necessariamente passare dalla crescita del livello di base e poi da quella del livello medio, che possiamo appunto ritrovare in queste competizioni. Altro risultato positivo è il coinvolgimento di Giovani in esperienze internazionali che è passato dalle 36 partecipazioni del 2012, alle 71 del 2013 e alle 77 del 2014. Il nuovo circuito del Grand Prix ha inoltre permesso ulteriori esperienze qualificate portando a 102 il totale delle partecipazioni”.

- Quali differenze ci sono rispetto ai paesi di riferimento?


“E’ indubbio che rispetto a paesi come la Gran Bretagna siamo ancora indietro ma è anche vero che stiamo recuperando terreno. E’ possibile vederlo non tanto dai risultati nelle competizioni giovanili di maggior livello, per le quali come detto bisogna ancora aspettare, ma dal fatto che la qualificazione della nostra base sta crescendo. Lo mostrano le osservazioni che conduciamo sulle prove di Coppa Italia in comparazione con il circuito britannico, francese e tedesco. Si evidenzia ad esempio come uno junior francese compete nel 2014 per il titolo con altri 121 coetanei mentre un italiano si confronta con 53 atleti (erano 41 nel 2012) e soprattutto che uno junior italiano che si posiziona nel 15 posto prende mediamente nelle gare del circuito nazionale lo steso distacco che prendeva il 10 nel 2012, sintomo che la qualificazione degli atleti in gara sta crescendo. Ma è ancora lontano dai coetanei europei di riferimento, perché nello stesso divario arrivano al traguardo ben 30 inglesi, 19 tedeschi e 25 francesi, senza contare il diverso valore tecnico del vincitore in Italia e negli altri paesi. Però il divario si sta riducendo e questo nonostante la notevole differenza di risorse impegnate con i giovani e i notevoli limiti strutturali sociali italiani rispetto al sistema britannico. In Gran Bretagna ad esempio, laddove i giovani vivono in un tessuto e una organizzazione sociale sportivamente nettamente più favorevole, l’attività giovanile nel Triathlon è strutturata su 10 regioni, con un tecnico referente per regione che lavora permanentemente, con un compenso fino a 26 volte maggiore di quello percepito dai nostri RGT, un ricco budget di spesa per i progetti e la possibilità di appoggiarsi ognuno ad accademie regionali che costano decine di migliaia di euro all’anno. In Italia non abbiamo tutto questo, per cui i passi avanti che sfacciamo si devono soprattutto al lavoro incondizionato e spesso gratuito di tecnici e dirigenti di Società, che noi in qualche modo cerchiamo di strutturare ed organizzare nel sistema più efficace possibile con le risorse disponibili. Del resto gli stessi Inglesi sono rimasti affascinati dalla nostra attività a costo quasi nullo e quest’anno, dopo le attività di cooperazione del 2014, ci hanno invitato nel loro training camp nazionale dal 6 al 12 Aprile”.

- Quali sono quindi i programmi e gli obiettivi per il 2015?

“I programmi sono definiti nel dettaglio nel SNG 2015, dove sono definiti anche i principi e i criteri di selezione per l’attività delle Squadre Nazionali Giovanili. Ad ogni modo ricordo ancora che ogni giovane può facilmente fare esperienze di confronto qualificate, non solo nelle prove di Gran Prix o nelle gare di campionato assoluto sulle distanze ammesse, ma anche nelle prove di Coppa Europa Junior. Per quest’ultime, ogni atleta può chiedere di essere iscritto. La richiesta deve essere formalizzata dalla Società di appartenenza dell'atleta, esclusivamente tramite l’invio della richiesta di iscrizione al DTG e per c.c. alle mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro e non oltre il 45° giorno precedente la data della gara. Quest’anno, per contribuire a supportare queste iniziative, è stata istituita anche una tabella premi per chi arriva nei primi 10 classificati.
Relativamente agli obiettivi invece, dal punto di vista agonistico le gare di riferimento sono indubbiamente Europei e Mondiali di Triathlon. Per quanto detto però, per noi sono ancora importanti i confronti nelle gare di medio livello, come le prove di Coppa Europa Junior e altre competizioni internazionali con valenza istituzionale. Ma sono ancora più importanti gli obiettivi da raggiungere non nelle competizioni ma con i progetti di crescita del nostro movimento che hanno ripercussioni sulle Squadre Nazionali. Primi tra tutti quelli legati al Progetto Talento e alla possibilità di creare dei buoni atleti U23 pronti ad intraprendere il percorso verso l’alto livello”.