Progetto Talento ‘parla inglese’ il raduno in Gran Bretagna dei giovani dal 7 al 12 aprile

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Si è concluso il training camp in Gran Bretagna che ha coinvolto la rappresentativa italiana composta dal DTG Bottoni, i tecnici Genevie Church e Giulia De Ioannon e gli atleti Stefano Micotti, Nicola Azzano, Giulio Soldati, Michela Pozzuoli, Cecilia D’Aniello e Valeria De Quarto. Il Training Camp è stato realizzato dal 7 al 12 Aprile nel college di Welbeck, a pochi chilometri dalla famosa università di Loughborough.

Come era strutturato il programma del training Camp?

Il programma prevedeva quattro giorni di raduno e due giorni finali di test. Nei primi quattro giorni erano coinvolti, oltre ai nostri ragazzi, unicamente gli atleti della attuale squadra nazionale Junior, composta da 10 atleti: Ben Dijkstra (attuale campione olimpico Youth), Alex Yee, Jordan Hull, Jack Willis, Leah Peploe, Meg McDonald, Sophie Alden, Olivia Mathias, Lissie Hood, Kate Waugh.
Dal terzo giorno si sono aggiunti altri 22 atleti del Progetto Talento, che però hanno svolto un programma più leggero e differenziato. Ai test di valutazione finale hanno partecipato le selezioni provenienti da ognuna delle 10 aree di riferimento con centri territoriali, compresa Scozia e Galles, denominate Regional Accademy, per un totale di 106 atleti. Questi ultimi non alloggiavano nel camp e svolgevano solo i test di valutazione, tutto interamente a proprie spese.
L’obiettivo principale del camp era strutturare un ambiente stimolante e in un contesto di duro lavoro, dove gli atleti e lo staff potevano imparare di più su loro stessi come parte di una squadra. Il programma è stato intenso e focalizzato su diversi aspetti importanti per il giovane atleta, in particolare relativamente agli aspetti specifici da saper affrontare nella imminente stagione agonistica, pur mantenendo un carico adeguato rispetto al volume e alle intensità di allenamento.
Gli atleti azzurri si sono ben comportati e giorno dopo giorno hanno saputo affrontare il camp con lo spirito giusto, legando con i coetanei inglesi e svolgendo senza particolari problemi tutte le sessioni proposte, anche quelle meno usuali. I tecnici italiani hanno partecipato alla elaborazione delle sessioni di allenamento e un particolare contributo è stato dato sulla preparazione fisica.

Come è l’organizzazione della Gran Bretagna relativamente ai progetti sul Talento?

Il Settore Giovani nella parte che attua i programmi per l’alto livello è strutturato su 10 aree e centri di riferimento denominate accademie regionali. In ogni area c’è un tecnico referente denominato Regional Coach, sotto contratto a circa diecimila sterline all’anno con un consistente budget annuale per fare progetti di diverse migliaia di sterline. L’ Accademia Regionale ha un centro di riferimento dove vengono organizzate le attività, come allenamenti collettivi, prove tempi e programmi formativi per i tecnici, ognuna con un ricco budget annuale a disposizione. A questi programmi si aggiungono poi quelli per l’attività agonistica nazionale e internazionale e altri programmi di promozione, come il programma Tata-Kids of Steel Triathlon series, che coinvolge migliaia di giovani nelle scuole fino ai 13 anni, oppure quello che vede la catena di supermercati Tesco, la seconda nel paese, investire su un programma Healthy Living Program che si attua anche nel triathlon per la promozione dell’attività fisica nei giovanissimi.

Come si accede ai progetti sul talento?

Per entrare nelle accademie è necessario essere selezionati dai time trials che prevedono prove di nuoto e corsa come le nostre PSN. Le loro distanze sono nel nuoto 200m (Youth) e 400m (Junior) e nella corsa 1500m (Youth) e 3000m (Junior). Come nelle PSN sommano poi i punteggi ottenuti. Il ciclismo può essere preso in considerazione solo nei time trials che si svolgono una volta l’anno, utilizzando un circuito chiuso e con accesso limitato agli atleti che già sono stati selezionati nelle accademie attraverso le prove di nuoto e corsa. Quest’anno per organizzare il time trials con il ciclismo hanno affittato una pista da corsa per macchine. Il Time Trials annuale è solo per la categoria Junior e prevede 800m di nuoto e un combinato 20km ciclismo –5 km corsa, quest’ultimo con partenza definita dal tempo del nuoto. 
Ogni Accademia Regionale attua processi di selezione basati sulle prove tempi di nuoto e corsa mediamente su 50-70 atleti (78 nella Accademia più grande di Leeds) per circa 500 atleti totali nella fascia di età da 14 a 19 anni e accetta dai programmi di selezione dai 15 ai 20 atleti per Accademia, i quali vengono monitorati dai Regional Coach.

Quali riflessioni generali e quali considerazioni possono essere fatte?

Relativamente al training camp, avevamo già notato lo scorso anno a Baratti, come loro danno molta attenzione alla costruzione nel giovane atleta degli aspetti mentali, prevedendo molte sessioni dedicate tra gli allenamenti tradizionali. Per contro la quantità di lavoro, soprattutto alle intensità medie, svolto dai loro atleti nazionali, sembra minore. Anche relativamente agli aspetti come preparazione fisica, tecnica e alimentazione, nonostante la eccezionale qualità della conoscenza di base e dei contenuti apportati, sembra che il tutto venga recepito dagli atleti a livello più basso rispetto al nostro. E’ veramente molto evidente però, come già considerato in passato, la enorme differenza sulla qualità di base degli atleti da loro selezionati, nei quali emergono chiaramente delle doti molto elevate, pur con delle carenze da colmare, e costruite probabilmente in anni di esposizione da giovanissimi ad ambienti molto più adeguati dei nostri. Ad esempio Alex Yee è un 98 da 14’40 sui 5000m e Ben Dijkstra, che vale più o meno lo stesso tempo sui 5000m, quest’anno con 9’20 è migliorato di ben 48s sugli 800m di nuoto, allenandosi con un giovane tecnico di triathlon e prevalentemente da solo (le capacità di miglioramento e l’utilizzo efficace delle risorse sono altri indizi del talento). Quindi loro si trovano ad attuare la selezione, attraverso le prove tempi, su una base più ampia della nostra e soprattutto contenente molte eccellenze, che fino all’età di selezione (14-15 anni) si sono potute formare altrove, nelle strutture scolastiche e soprattutto nelle società sportive di nuoto e atletica, con le quali mantengono i rapporti anche dopo essere entrati nelle accademie, nell’ambito di programmi efficaci di collaborazione. Eccellenze che noi troviamo molto di rado, maneggiando un bacino più piccolo e di inferiore qualità. Anche la metodologia usata risente della qualità degli atleti su cui è applicata, in alcuni aspetti è più povera della nostra e in altri è più evoluta. Ad ogni modo quando viene applicata su atleti di eccellente talento fornisce i risultati che tutti possiamo vedere.

Come si evolverà la collaborazione nel prossimo futuro?

Per il 2015 è in progetto un raduno comune in corrispondenza della Coppa Europa Junior e World Cup di Tiszaujvaros e a Dicembre un altro raduno comune prima di natale. Nei periodi intermedi prosegue il confronto a distanza e l’elaborazione di elementi comuni di programmazione che poi verranno verificati e discussi nei periodi di raduno. E’ comunque in programma di attuare questa collaborazione e i raduni comuni anche nel 2016.

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