Paratriathlon 3 gli azzurri a Rio, Ferrarin, Achenza e Sasso!

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triathlon: il Team Paralimpico di Rio 2016

Nello storico esordio del Paratriathlon nel programma dei Giochi Paralimpici a Rio de Janeiro (BRA) l'Italia sarà presente con 3 azzurri: Michele Ferrarin - PT2 (G.S. Fiamme Oro), Giovanni Achenza - PT1 (Team Equa) e Gianni Sasso PT1 (Team Cicli Scotto). Proprio ieri sera l'ITU ha diffuso l'elenco degli atleti selezionati dalla apposita Commissione che si aggiungono ai 'posti nazione' relativi alle qualificazioni.

Dopo i due posti maschili conquistati dall'Italia del Paratriathlon ottenuti, attraverso il rank di qualificazione diretta, da Michele Ferrarin - Oro mondiale 2015 - e da Giovanni Achenza, l'Italia conquista una prestigiosa terza qualifica con Gianni Sasso! L'ITU ha diffuso l'elenco degli atleti selezionati dall'apposita Commissione che si aggiungono ai 'posti nazione' relativi alle qualificazioni: il nostro azzurro è stato selezionato dalla Commissione Internazionale insieme ad altri 16 paratriatleti che andranno a completare la starting list dei Giochi Paralimpici.

Questa prima edizione del Paratriathlon alle Olimpiadi è storia, un nuovo tassello del triathlon che farà il suo debutto nei programmi dei Giochi quest’anno.

"Chiudiamo il percorso di qualificazione a Rio con grande soddisfazione - commenta il DT Simone Biava- consapevoli di aver qualificato tutti e tre gli atleti P.O. Tre qualifiche maturate in modo diverso, ma tutte e tre emozionanti: Michele Ferrarin vincendo il campionato del mondo a Chicago nel 2015, Giovanni Achenza con una serie di importanti risultati lungo tutto il biennio e Gianni Sasso sulla valutazione di competitività da parte della commissione bipartitica. Sono molto orgoglioso del lavoro fatto, considerando che il movimento Italiano conta circa una ventina di praticanti qualificare 3 atleti significa il 15% una percentuale che parla da sola, ma al di là dell’analisi statistica resterà in me indelebile l’emozione di poter rappresentare l’Italia ai Giochi di Rio con questi uomini eccezionali che ogni giorno continuano ad alimentarmi con vitale energia".

Fatica, lavoro, passione, entusiasmo, sacrificio, forza, talento, riscatto….alla base del grande lavoro svolto dal paratriathlon, dai suoi atleti, dalle loro famiglie, dai tecnici, dalla Federazione tutta, che hanno inseguito questo sogno:

Michele Ferrarin:Oramai ci siamo, Rio è davanti a noi e il Paratriathlon azzurro c'è. È una gran bella soddisfazione che giunge dopo anni di sacrifici, di enormi sforzi, impegno costante e anche di importanti risultati.
Per me esserne parte è il coronamento di una vita di sport che mi ha dato modo di conoscere nuove persone, ognuna con la propria storia di straordinario riscatto. Siamo in 3 i qualificati ma sento che rappresentiamo tutti i compagni con cui abbiamo condiviso tante tappe di un percorso soprattutto umano prima che agonistico. Ora ho gli ultimi due mesi di preparazione che affronterò con il massimo della dedizione per potermi esprimere al meglio a Rio. Per quello che abbiamo fatto e il "dove" siamo arrivati desidero ringraziare tutti i miei compagni di squadra, la Fitri tutta per il prezioso supporto, il nostro DT Simone Biava che tiene le redini della nostra preparazione con l'aiuto di Mattia Cambi e tutto lo staff tecnico, il nostro fondamentale medico di squadra Pietro Picotti, Neil MacLeod per il suo prezioso contributo dietro le quinte. Il mio ringraziamento più grande va alla mia meravigliosa famiglia”.

Giovanni Achenza: “Sono estremamente felice di poter partecipare alle prossime Paralimpiadi di Rio e di essere il primo italiano a farlo nella mia categoria la PT1. Il giorno dopo l’Europeo di Lisbona, quando ho avuto la certezza matematica del mio quinto posto nel ranking olimpico che mi permetteva di accedere direttamente alle Paralimpiadi, la mia mente è volata ripercorrendo le tappe che mi hanno portato a questo meraviglioso traguardo. Quattro anni prima la cocente delusione della mia esclusione dai Giochi di Londra nel ciclismo mi aveva fatto raggiungere il baratro sportivo, nel 2013 si riaccese nella testa la fiammella olimpica grazie a Neil MacLeod che mi propose di partecipare ai tricolori di paratriathlon ove vinsi nonostante nuoto e carrozzina olimpica erano discipline da me non praticate. Da lì tre anni di sudore e tenacia macinando km in piscina e strada, mi hanno portato a questo splendido risultato. Ringrazio il DT Simone Biava che ha sempre sostenuto le mie capacità sportive e insiste con tutto lo staff a migliorarmi per ottenere a Rio un risultato davvero olimpico. Grazie all’appoggio in totus della mia famigli che mi regala serenità e amore in ogni momento e anche grazie a chi mi sostiene per tutti i materiali necessari”

Gianni Sasso:Sono orgoglioso di poter rappresentare l’Italia e vestire la maglia azzurra alle Paralimpiadi nell’esordio del paratriathlon. Il mio percorso di qualifica è iniziato tre anni fa grazie a Neil MacLeod che mi ha avvicinato a questa ardua ed affascinante disciplina sportiva e continuata grazie al DT Simone Biava che ha creduto nelle mie capacità: ha avuto ragione, dopo tanti mesi di gare e di lavoro sarò a Rio...Sono orgoglioso, emozionato e determinato a rappresentare l’Italia e la mia isola, un’emozione unica che dedico ai miei genitori. Grazie a tutto il nostro staff con Cambi, Tacchino e Zamboni ed alla  Federazione, che ci sta preparando al meglio per entrare nella storia sportiva italiana”.

Ecco il programma delle paralimpiadi con gare Triathlon: http://www.triathlon.org/olympics/rio_paratriathlon_schedule

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