Sarzilla e Bragmayer dominano il 36° Triathlon Olimpico di Bardolino

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Il ​Volkswagen Triathlon Internazionale di Bardolino ​colpisce ancora. Colpisce i vincitori di questa 36^ edizione di sabato 15 giugno 2019, in una giornata molto calda: l’ungherese del TD Rimini ​Zsanett Bragmayer ​e Michele Sarzilla ​(Raschiani Triathlon Pavese); e colpisce tutti i 1.700 triatleti al via, indistintamente.

Lo fa con il fascino che lo contraddistingue da anni: con un ​percorso tanto affascinante quanto tecnico​, soprattutto per la frazione ciclistica, caratterizzato da continui saliscendi che chiamano agli straordinari le gambe degli atleti; con la ​zona cambio a due piani​, unica in Italia e nel mondo; con un arrivo tra due ali di folla e la corona d’alloro a proclamare re e regina della ​perla del Lago di Garda​. Un fascino che ha stregato anche il campione di nuoto ​Massimiliano Rosolino ​(Team Volkswagen), che ha deciso di esordire sulla distanza olimpica proprio nella gara di Bardolino.

In tutto predisposte ​11 batterie​, 2 femminili e 9 maschili, i triatleti al via dovranno percorrere 1.5K di nuoto, 40K di ciclismo e 10k di corsa.

 

LA GARA FEMMINILE

Il via per la prima batteria delle donne viene dato ​alle 12.30 in punto​, le prime a uscire dall’acqua sono state Zsanett Bragmayer e Lilli Gelmini ​(entrambe portacolori del T.D. Rimini), seguite da Alessia Orla (DDS Triathlon Team), Sharon Spimi (The Hurricane) e Luisa Iogna-Prat (ancora DDS Triathlon Team). Sul percorso ciclistico, le due ​battistrada sono state presto raggiunte ​dal gruppo, che ha collaborato fino all’entrata in zona cambio. La più veloce, al cambio bici-corsa, è stata Bragmayer, sempre tallonata da Gelmini. Più distaccate, Iogna-Prat, Orla e Spimi. L’ungherese ​non solo è riuscita a mantenere la prima posizione fino al traguardo, che ha tagliato dopo 2:08:22, ma ha anche incrementato il suo vantaggio su ​Gelmini, seconda ​in 2:09:08, e ​Iogna-Prat, terza ​in 2:09:58. Dopo il successo italiano di Alessia Orla lo scorso anno, il Volkswagen Triathlon Internazionale di Bardolino è tornato così a parlare straniero.

 

LA GARA MASCHILE

Tra gli uomini, i più accreditati alla vittoria finale non hanno tradito le attese dandosi battaglia per tutta la gara. Marco Corrà ​(Sportlife Project Ultraman) ha concluso per primo i 1.5K di nuoto, davanti, di pochi secondi, a Giulio Pugliese (Torrino Roma Triathlon). A seguire, un ​gruppetto di 7 atleti​: Michele Sarzilla, Andrea Secchiero (G.S. FF.OO.), Luca Facchinetti (707 Triathlon Team), Tommaso Crivellaro (CUS Pro Patria Milano), Jacopo Butturini (CUS Verona) e Valerio Patanè (CUS Pro Patria Milano), costretto poi al ritiro per una caduta in bicicletta. Come nella competizione femminile, il plotoncino ha raggiunto i due leader della corsa nei ​primi chilometri del ciclismo​. Nessuno ha preso il largo, nessuno ha tentato la fuga, sono rientrati tutti insieme in zona cambio. Il largo lo ha preso ​Sarzilla ​durante la prova di podismo, dimostrando di attraversare un ​ottimo stato di forma​. Il portacolori del Raschiani Triathlon Pavese ha scritto il suo nome nell’albo d’oro della manifestazione, arrivando sulla finish line dopo ​1:54:12​.
Andrea Secchiero ​(1:54:55) ha chiuso al secondo posto, ​Marco Corrà ​(1:54:59), ​vincitore della scorsa edizione​, al terzo.

 

DICHIARAZIONI VINCITORI

Zsanett Bragmayer​: Era la prima volta che venivo a Bardolino, è una gara meravigliosa con percorsi bellissimi e tanto pubblico a fare festa. Sono felicissima di questa vittoria, nonostante non ami umidità e caldo, sono riuscita ad esprimermi al meglio, facendo gara di testa: ho nuotato bene, la bici è stata impegnativa, il tracciato di corsa mi è piaciuto molto. Proprio a piedi, all'inizio del secondo giro, ho aumentato il ritmo e sono riuscita a prendere qualche metro sulla mia avversaria che mi sono portata fino al traguardo. Ci vediamo l'anno prossimo!

Michele Sarzilla:​ Il lavoro dell'anno scorso e di questa prima parte di 2019 sta dando i suoi frutti. Finalmente è arrivata la vittoria in una gara così prestigiosa. Oggi sapevo di stare bene, sono stato attento a non commettere errori in bici (l'anno scorso sono caduto) e quando sono sceso a piedi ho spinto subito. Mi piace il caldo, dopo 2 chilometri sono rimasto solo e ho pensato esclusivamente a mettere un piede dietro l'altro. Un successo che mi gratifica, ora voglio continuare a crescere.

 

(fonte: comunicato stampa comitato organizzatore)