Agosto è alle porte, ma il Triathlon non va certo in vacanza. Anzi. Se è appena terminato il raduno di Gavi (AL) al quale hanno preso parte undici paratriatleti, comprese tre guide; è in pieno svolgimento – terminerà il 6 agosto, quando gli atleti convocati per i Campionati Europei di Monaco si trasferiranno in Germania – il Camp Squadra Nazionale Alto Livello di Livigno. Dall’8 al 21 agosto, poi, ad Ovada (AL) si svolgerà un altro raduno collegiale al quale saranno presenti sia atleti Under 23 (integrando anche il programma Talent Transfert), sia atleti della categoria Junior.
Ma – oltre al Camp Training Long Distance di Predazzo (TN) dal 21 al 24 luglio, c’è stato anche un altro Camp, a Lovadina, subito dopo la conclusione dei Campionati Italiani Giovanili e della Coppa delle Regioni, dal quale, secondo il Direttore Tecnico Attività Giovanile Alberto Casadei, “abbiamo potuto ricavare indicazioni importanti, erano 40 le ragazze ed i ragazzi, con dieci di loro che provenivano da ognuna delle quattro Macroaree nazionali, impegnati, sia sotto il profilo tecnico che quello caratteriale, che ci permetteranno una valutazione più completa su tutti loro”.
Quella di Lovadina, infatti, dice ancora Casadei, “è stata anche un’occasione importante di socializzazione, in questa fase post Covid, oltre un’opportunità di lavoro in una località ottimale per quanto riguarda l’aspetto sicurezza che ci ha permesso di approfondire alcuni aspetti tecnici specifici che non sempre si riescono a focalizzare”.
E il Direttore Tecnico Attività Giovanile ne indica alcuni importanti: “Alcuni passaggi caratterizzati dall’affollamento, come il nuoto in acque libere con la possibilità di contatto diretto con gli avversari, per esempio; ma anche le transizioni, dove è necessario scegliere con cura ed in fretta il percorso migliore ed è indispensabile curare bene la conduzione a mano della bici; oppure, grazie alla presenza di specialisti esterni, la tattica da seguire, nella fase di ciclismo, in modo da non restare fuori dalle fughe giuste. Senza dimenticare che, anche in questo caso sulla base dei consigli di tecnici specializzati, abbiamo curato con grande attenzione anche la fase di nuoto e quella della corsa”.
Quella del Macroraduno, dice ancora Casadei, “è senza dubbio un’esperienza da ripetere, perché ci permette di coinvolgere territori che altrimenti rischiano di essere trascurati e perché ci permette di integrare le esperienze dei vari settori, così come il lavoro teorico e pratico, portando il tutto ad un livello superiore”.
Il presidente federale Riccardo Giubilei, dal canto suo, dice che "desidero ringraziare, nell'ottica di lavoro di squadra che ci caratterizza, la Regione Veneto ed il Comune di Spresiano, con il sindaco Marco Della Pietra in testa; gli imprenditori locali come la famiglia Mosole; l’ASD Pavanello; le aziende che da tempo hanno scelto di legare il proprio nome al nostro e chi, penso a i Bibanesi o Pasta Sgambaro, ha collaborato con noi in questa occasione specifica”.