"Sport & Disabilità", la filosofia di FITri

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Una "giornata magica", come l’ha definita Alessandro Palazzotti, fondatore di Special Olympics, quella che ha visto svolgersi, nei giorni scorsi, il Convegno ‘Sport e Disabilità-Esperienze a confronto’, perché “per la prima volta si sono confrontati federazioni sportive, istituzioni pubbliche e private, docenti e atleti e dal contributo di tutti è emersa l’importanza di superare il concetto di disabilità introducendo una cultura dell’uguaglianza e dando l’opportunità ai bambini di imparare sin da piccoli a vivere la disabilità come normalità”. E che secondo il Presidente del CONI Giovanni Malagò “è una delle cose che arricchiscono il nostro sistema, il nostro mondo, ma in assoluto il Paese”.

L’incontro, promosso da Fondazione Cristiano Tosi e Università Link, con il sostegno di Banco BPM e il patrocinio del CIP e del CONI, è stato aperto dal Magnifico Rettore della Link, il professor Carlo Alberto Giusti, che ha sottolineato come il tema dell’inclusione sia centrale per l’Università: «Siamo orgogliosi – ha affermato – di aver sottoscritto con Malagò un accordo in esclusiva per offrire borse di studio ad atleti con disabilità, per unire il merito sportivo a quello professionale».

Tra i relatori invitati, anche il Presidente della Federazione Italiana Triathlon (indicata come “realtà all’avanguardia nell’universo-disabilità”) Riccardo Giubilei, che ricorda come “FITri mette gli atleti al centro della sua attività quotidiana, che siano Elite, giovani, paratriatleti o Age Group. In questo lavoriamo in sinergia con i tecnici, le Società, l’Area tecnica federale, i gruppi sportivi militari ed i territori, nell’ottica dell’inclusione e della qualità della vita. In questi anni il paratriathlon italiano è diventato un'eccellenza a livello mondiale, ha conquistato medaglie olimpiche, mondiali ed europee, ma ha anche organizzato eventi di grandissimo prestigio. Dietro c’è il lavoro appassionato e convinto di tante persone che condividono un progetto ed un modo di essere comunità, perché come ci ha detto Bebe Vio ricevendo la bandiera tricolore che ha portato a Tokio, dobbiamo lavorare tutti insieme perché fuori di qui c’è una bambina che magari sta soffrendo da sola in casa ed alla quale lo sport potrebbe cambiare la vita in meglio. Ecco, quello che noi vogliamo provare a fare è cambiare la vita in meglio al maggior numero di persone possibile. Per questo ringrazio il Magnifico Rettore dell'Università Link, professor Carlo Alberto Giusti e gli organizzatori di un evento che ritengo fondamentale lungo il percorso che stiamo facendo insieme".

Coinvolti nell'iniziativa anche il Referente per il paratriathlon Gianluca Cacciamano e la giovane e promettente paratriatleta Martina Abaterusso: "La nostra federazione olimpica e paralimpica - ricorda Cacciamano - promuove gare ed eventi indistintamente aperti a tutti gli atleti senza alcun tipo di distinzione in termini di età, sesso o abilità. Emozionante è stata la testimonianza di Martina, che soltanto dopo un anno da un gravissimo incidente, grazie allo sport e in particolare il triathlon ha avviato un nuovo e importante percorso di recupero fisico ed emotivo. Dove il tagliare il traguardo nella sua prima e importante gara di triathlon assume un significato particolare, una nuova rinascita per lei, così come lo è stato e lo sarà per altri e questo perché lo sport può".

Qui di seguito due stralci degli interventi del presidente Giubilei e di quello di Martina Abaterusso al Convegno.



 

Nel corso dei lavori Luca Mazzini, Responsabile Centro-Sud di Banco BPM, ha ricordato che con il Progetto Nep FCT-Banco BPM, “abbiamo conseguito importanti risultati attraverso un progetto di formazione finalizzato all’aiuto motorio per persone con disabilità che ha visto 8 città coinvolte, 160 istruttori formati e più di 3.000 ore di lezione”.

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