Una settimana al 38° Triathlon internazionale di Bardolino: la parola a Barnaby e Gelmini, vincitori dell’edizione 2022

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Ad una settimana esatta dalla partenza del 38° Triathlon Internazionale di Bardolino, che scatterà alle 12:30 di sabato 17 giugno, riviviamo le emozioni della gara con i trionfatori dello scorso anno. Lilli Gelmini e Gregory Barnaby ci svelano le sensazioni provate proprio sul traguardo mitico della gara ideata e organizzata da Dante Armanini e offrono qualche consiglio utile a tutti i partecipanti. 


Lilli, che cos’è per te il triathlon di Bardolino? 
“Il triathlon di Bardolino è la gara di casa: vivo a Verona quindi per noi triatleti veronesi è davvero un evento rinomato e importante. Nelle settimane precedenti, tutti mi chiedono sempre ‘Ma gareggi a Bardolino? Ci sarai? Com’è la gara? Noi veniamo a fare il tifo’. Il Triathlon di Bardolino è un punto di ritrovo: una gara storica, ambita, calda e piena di tifo”.

Che cosa si prova a vincere una gara così importante che ha tracciato la storia del movimento italiano ed internazionale?
“Da quando ho ripreso a gareggiare, dopo aver messo da parte l’agonismo per completare l’Università, ho sempre avuto il desiderio di infilarmi quella corona di allora al traguardo e salire sul gradino più alto di quell’ambito podio. L’anno scorso è stato bellissimo vincere davanti ad amici, parenti e sconosciuti che mi hanno incitato dal primo all’ultimo metro”.

Che consigli daresti per affrontare al meglio il Triathlon Internazionale di Bardolino?
“Di solito, la gara è molto molto calda, quindi consiglio di curare molto l’idratazione nei giorni precedenti e durante la gara. Inoltre, il percorso bici è abbastanza impegnativo quindi per chi ha la possibilità, è meglio fare un sopralluogo prima e provarlo”.

Tornerai in gara quest’anno a difendere la corona? 
“Ci sarò anche quest’anno, nonostante i problemi di allergia avuti nelle ultime settimane. Ma come detto, è la gara di casa, non si può mancare per dare il meglio e godersi tutto il tifo metro dopo metro”. E sicuramente farà di tutto per non cedere la corona di Regina di Bardolino.


Gregory Barnaby, a segno nel 2022, annuncia che “con rammarico non sarò al via quest’anno e non potrà difendere la mia corona, ma è solo un arrivederci: non vedo l’ora”. Sono ancora vive nel triatleta veronese le sensazioni uniche trasmesse dalla gara: “Vincere a Bardolino, un’emozione incredibile, davanti a molti miei amici, alla mia famiglia: ha significato molto per me, inoltre aggiungere il mio nome a questo albo d’oro prestigioso mi rende orgoglioso. Ho sentito di aver raggiunto un traguardo che mi ero posto sin da ragazzino, un passaggio importante per la mia carriera”. Secondo Barnaby “il triathlon di Bardolino è la gara per eccellenza in Italia, la gara con più storia e più prestigio ed è anche la gara di casa, essendo cresciuto a 15 km di distanza dalla zona cambio. Spesso mi sono allenato sui percorsi del triathlon, questo rappresenta un ulteriore valore aggiunto per me. Da quando ho iniziato a fare triathlon, a 9 anni, sono stato uno spettatore fisso di questa gara: ammetto che ho sempre sognato di vincerla e l’anno scorso il sogno si è realizzato. A proposito dei percorsi, Gregory avverte che “può, sembrare una prova tutto sommato facile, ma le tre frazioni sono ricche di insidie: bisogna essere pronti a nuotare assieme a tantissimi concorrenti, il giro unico in bici è molto impegnativo mentre la corsa finale è sempre molto calda, occhio all’idratazione e ad avere qualche energia nel serbatoio per il finale”. “Ciascun atleta ha un obiettivo personale, ma in questa gara speciale, l’obiettivo è sempre quello di divertirsi - conclude Greg - Il Triathlon di Bardolino è sempre una grande festa, bisogna vivere al massimo questa atmosfera, in modo da tirare fuori il meglio di sé in gara”. Parola di campione.

fonte comunicato società organizzatrice

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