Allenamento combinato ciclismo corsa

buona la prima a Bari
Un ottimo risultato ha avuto la prima seduta collegiale svoltasi a Bari sulla combinazione ciclismo e corsa nel triathlon...
Nonostante il forte vento una ventina di atleti hanno animato il rondò di Carbonara, praticamente deserto da auto nel pomeriggio del sabato, e ne è venuto fuori un allenamento probante, più duro del previsto, ma che tutti gli atleti sono riusciti a completare dimostrando buone capacità di distribuzione dello sforzo in una condizione ambientale complessa.

La zona cambio allestita è riuscita a raccogliere le bici sventolanti a causa del vento e gli atleti hanno potuto provare le transizioni in forma specifica, anche se buona parte dei neofiti nel triathlon è stata più volte autore di infrazioni, prontamente richiamate e spiegate da parte del tecnico coordinatore dell'allenamento Prof. Ruggieri.

Sono state completate dagli atleti le prove brevi e lunghe previste, in base alle personali programmazioni di allenamento, e ognuno ha potuto comprendere quanto sia diverso correre e pedalare in maniera combinata rispetto a farlo in forma singola.

In effetti alcuni consigli vanno ribaditi ai nostri triathleti, molto propensi e ben disposti a macinare tantissimi chilometri in bici e nella corsa, che però hanno poco senso se non combinati di tanto in tanto per rendere specifico l'allenamento in vista di una gara di triathlon o simili. Queste sedute rientrano nelle proposte allenanti utili a non vivere questi momenti di crisi, tipici del passaggio dal ciclismo alla corsa,per la prima volta il giorno della gara, ma sono utili a capire cosa vivranno durante la gara e a prepararsi di conseguenza per una migliore prestazione.

Purtroppo molti atleti continuano a prepararsi da soli a queste situazioni, e ben fanno se hanno un approccio amatoriale e di divertimento verso il triathlon, come forma di benessere e passatempo bellissimo, ma sbagliando se poi, in gara, ricercano qualcosa in più della passeggiata nelle tre discipline. Parlando con gli atleti si ascoltano esperienze di programmi di allenamento trovati in rete, magari scritti per altri atleti di altri livelli e non individualizzati, oppure si chiede all'amico di turno, poco esperto di triathlon, che magari lo ha solo visto fare, di essere aiutati nella programmazione. Il risultato non può essere quello sperato.

Il triathlon è uno sport che prevede una preparazione a 360°, è espressione di forza, non certo quella che consente di pedalare a 25km/h o correre a 6'/km, di tecnica che in bici consente di ottimizzare tutti i movimenti, economizzare energie a velocità sostenute per scendere e correre ad alta intensità e non piantarsi per andare lentissimi con le gambe inchiodate quando invece durante le sedute di corsa, senza preaffaticamento in bici, si "vola", di resistenza e non quella generica utile per fare triathlon come per giocare a calcio, ma specifica come quella che bisogna dimostrare in gara, ed è espressione di tutte quelle componenti tattiche e coordinative che pochi possono spiegare, se triathlon non l'hanno mai fatto.

Sono anni che noto durante gli allenamenti, questi comportamenti che non consentono agli atleti pugliese di emergere, se non in rare eccezioni, a livelli assoluti. Come Comitato vorremmo invece che la situazione fosse diversa, da un lato lavoriamo a favore dei giovani per puntare su di loro in futuro, dall'altro vorremmo che i nostri assoluti, oggi, facessero sempre meglio. Allora personalmente li invito a migliorare nell'approccio programmatico, a improvvisare sempre meno e a costruirsi un progetto di sviluppo, vorremmo che gli atleti di fuori regione che vengono in Puglia a gareggiare trovassero più concorrenza e non terreno spianato alle vittorie.

Invito personalmente a utilizzare sempre più spesso, con l'avvicinarsi della stagione agonistica, gli allenamenti combinati, senza aspettare la data della seduta collegiale da me organizzata, per arrivare in gara con l'armamento tecnico al completo e far vedere gare sempre più spettacolari.

Non sprecate parte dell'allenamento fatto in inverno.

Mimmo Ruggieri - Fiduciario Tecnico CRPU