La frazione di corsa nel triathlon

Buon successo del convegno per i tecnici a Seclì
Un bel riscontro di partecipazione ha avuto il convegno di aggiornamento per i tecnici fitri svoltosi a Seclì sabato 14 settembre. Nella bellissima cornice di Palazzo Papaleo 18 tecnici e un nutrito numero di atleti e tecnici di altre federazioni incuriositi dal tema hanno ascoltato le accorate parole del relatore Prof. Piero Incalza esperto di metodologia dell'allenamento, tecnico federale Fidal e amico del mondo del triathlon.
Un particolare ringraziamento a Piero per essere comunque intervenuto nonostante un grave incidente che lo ha costretto a un intervento chirurgico pochi giorni prima e costretto a una fastidiosa ingessatura a una gamba. Ma la sua dialettica calorosa e la evidente competenza nel campo della corsa hanno avuto la meglio e l'uditorio è rimasto affascinato per circa quattro ore ad ascoltare le fondamentali informazioni su come meglio impostare una attività sulla corsa che sia proiettata all'alto livello a partire dai settori giovanili.

In tre ore non si ha la pretesa di creare tecnici specialisti della corsa, ma si può riuscire nell'intento di suscitare appetito nei tecnici per ulteriori approfondimenti e di spunti per farlo ne sono stati dati tantissimi grazie a contenuti molto specifici sia di tipo tecnico, sia di tipo metabolico e metodologico che sono stati forniti.

Un particolare accento è stato posto sull'aspetto emozionale e sociale dell'atleta che, sottoposto a carichi di lavoro anche importanti, riesce a compiere il suo percorso al meglio se inserito in un contesto di condivisione e di gruppo e non in forma solitaria e ciò soprattutto in età giovanile.

Fondamentale, per il relatore, la tipologia delle esercitazioni, che, nell'arco della carriera, devono essere adatte all'età, non ripetitive, sempre motivate e che raggiungano la sua sfera emozionale attivandola, mai noiose anche quando sono di elevata quantità e qualità. A questo proposito, stimolato da precise domande ha dato il suo contributo anche Ottavio Andriani, allievo di Incalza e maratoneta olimpico, che ha confermato quanto la sfera emotiva e sociale lo abbia aiutato a sopportare carichi di lavoro che probabilmente svolti in solitudine avrebbero portato a noia.

Approfondito il discorso sulla tecnica della corsa nel mezzofondo e sugli obiettivi meccanici e neuromuscolari che i tecnici dovrebbero raggiungere con i loro atleti durante le fasi sensibili di apprendimento e sviluppo. Importanti i concetti sull'ambito metabolico nel quale la nostra disciplina si pone, discorso che meriterebbe ulteriori approfondimenti in prossimi incontri, e la necessità di riuscire a rendere costante, durante la vita del giovane triatleta, l'attività motoria che risulta ancora insufficiente anche per situazioni ambientali e sociali oramai diffuse.

Un nutrito numero di interventi da parte dei presenti ha arricchito il convegno che ha dovuto essere interrotto per eccessivo sforamento della durata anche se la disponibilità del relatore è sembrata illimitata, ma la ricchezza del materiale didattico messa a disposizione potrà completare le informazioni in modo ottimale.

Decretato il successo formativo di questo incontro si può dire che l'idea di effettuare un convegno su un argomento monotematico con l'intervento di un tecnico specialista del settore in esame è sembrata buona e potrà essere perseguita efficacemente questa strada nei prossimi incontri che si riusciranno a organizzare in Puglia con l'intervento di relatori di elevato livello anche per le altre specialità.

Ha fatto piacere la presenza di alcuni allievi istruttori appena formatisi che, in attesa di iscriversi al corso per istruttori in programma a novembre a Bari, hanno approfittato per cominciare a conoscere elementi della specialità della corsa in maniera più approfondita. A loro diamo appuntamento al corso di novembre per continuare un percorso tecnico importante e fondamentale per il triathlon pugliese.