BARI 24.02.2013
Quello svoltosi a Bari, più che un raduno riservato agli atleti obiettivo del settore giovanile pugliese, è stato un momento di conoscenza reciproco dei giovani ragazzi pugliesi che, in realtà, si stanno avvicinando al triathlon solo ora, dopo una più o meno soddisfacente esperienza sportiva in una delle discipline della triplice.
Negli impianti concessi dal Centro Universitario Sportivo di Bari, sono convenuti 25 atleti delle società pugliesi impegnate con i settori giovanili. Il raduno, con la formula open, è servito soprattutto a capire in cosa consiste il movimento giovanile pugliese a prescindere dai numeri delle manifestazioni che spesso, sono fuorvianti e comprendono atleti giovani che col triathlon vivono una sola, episodica esperienza. È stato chiesto alle società di portare atleti impegnati col triathlon, per avere un quadro veritiero della situazione.
Un particolare ringraziamento ai tecnici Giannotti (Junior brindisi), Leoni (Meridiana Taranto), Procaccino (Squash Foggia), Gentile (GP Modugno), De Razza (Kurohyo Lecce) per aver accompagnato gli atleti partecipanti e relativi genitori.
La giornata piovosa non ha impedito l'effettuazione del programma previsto, valido come prima selezione in vista della costituzione di un gruppo più ristretto sul quale indirizzare l'impegno tecnico e finanziario del Comitato per i prossimi mesi. Tutti gli atleti hanno effettuato una prova di nuoto sui 100m, una prova reattività e un test sui 1000m di corsa con l'intento di esprimere non tanto tempi cronometrici che già in partenza sapevamo non essere di alto livello, quanto capacità tecniche, potenzialità, talento, e fattori sui quali calcolare ipotetici progressi futuri.
Tempi cronometrici, misure e risultati a parte, sappiamo ora che il movimento giovanile pugliese non può ancora contare su atleti in grado di mettersi in evidenza a livello nazionale nel triathlon, troppe le lacune tecniche, differenti per disciplina, e sono da migliorare nettamente le capacità neuromuscolari per tutti. In futuro sarà fondamentale lavorare di più sulle capacità tecniche e sui presupposti neuromuscolari della corsa, per renderla più efficace e produttiva. Nel nuoto alcuni atleti hanno mostrato buone doti tecniche ed è ottimistico il fatto che sono stati soprattutto i rappresentanti della categoria Ragazzi a far vedere alcune delle cose migliori, quindi, in prospettiva, si può ben sperare, ma, considerando l'andamento delle prove, è evidente che c'è da lavorare maggiormente sulla quantità in quanto probabilmente gli allenamenti sono ancora troppo saltuari mentre devono essere tali da permettere la costruzione di grosse basi sulle quali si potranno impostare i lavori per i progressi futuri.
Encomiabile l'impegno di tutti gli atleti per cercare di mettere in evidenza il loro attuale, massimo valore, indubbie le capacità caratteriali e la motivazione di tutti a continuare il percorso di costruzione e verifica che andrà avanti nei prossimi mesi. Se il lavoro che verrà impostato sarà svolto bene, nei prossimi raduni dovremmo vedere progressi ben misurabili con l'obiettivo di riuscire finalmente a formare lo "zoccolo duro" per la crescita dei giovani e l'abbassamento della media generale dei triatleti pugliesi.
Di ottimo auspicio è la disponibilità dei tecnici a partecipare a ogni momento di condivisione del lavoro con gli atleti, e l'ottimo rapporto tra i tecnici fa ipotizzare che il lavoro, che è solo all'inizio, possa diventare costruttivo per tutti. Prossimamente saranno previsti altri incontri, colloqui e condivisioni con i tecnici sul lavoro svolto e da svolgere, incontri di formazione sull'attività giovanile, per cercare di migliorare sempre più le capacità dei tecnici che lavorano sul campo.
Si ringraziano tutti gli atleti, i genitori, fondamentali per l'attività sportiva dei figli, i collaboratori Antelmi, Rella, Cazzato, Susco, che hanno assolto ai compiti con grande competenza, e il presidente del Comitato per la promozione e la riuscita del raduno.
RGT Puglia, Prof. Ruggieri Domenico