Paratriathlon: il nuovo DT Mattia Cambi convoca gli azzurri in raduno, ‘primo atto’ della stagione 2017. Linee guida, promozione e tanto altro.

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Paratriathlon foto gruppo Rio2016

 

E’ Mattia Cambi il nuovo Direttore Tecnico del Paratriathlon! Nome non nuovo del settore, essendo stato dal 2015 nello staff tecnico della struttura nazionale e nella Delegazione a Rio. Grande esperienza quindi fatta in direzione del debutto paralimpico 2016 del Triathlon, oltre alla sua formazione sportiva passata attraverso il ciclismo ed il nuoto, sia da atleta che da tecnico, oggi ‘ricompensato’ nel suo percorso da rinnovate sfide e soddisfazioni.

Il nuovo e prestigioso incarico conferitogli dal Consiglio Federale lo vede già al lavoro per la programmazione e l’attività della nuova stagione agonistica 2017 ed ovviamente con ‘focus’ rivolto all’intero quadriennio ed alla scadenza paralimpica 2020.
Tanti gli obiettivi, non solo agonistici ma anche promozionali.
‘Primo atto’ del suo mandato, la convocazione del primo raduno in calendario, quello che si svolgerà dal 23 al 26 febbraio a Livorno; ma prima rivolgiamo al nuovo DT Mattia Cambi alcune domande.

- Impegno di assoluto prestigio quello di Direttore Tecnico di un settore che al suo debutto paralimpico ha raccolto successi e medaglie: sfida difficile mantenere i livelli prestativi del passato quadriennio?

“Sarà sicuramente una sfida difficile ripetere le prestazioni ottenute a Rio nel 2016, ma non siamo per nulla spaventati dalla sfida, anzi, ci dà una motivazione ulteriore lavorare da subito per provare a ‘ripeterci’ alla fine di questo quadriennio che ci attende.
Il livello Europeo e Mondiale come hanno potuto notare gli addetti ai lavori si è notevolmente alzato negli ultimi anni e siamo già al lavoro per sviluppare le situazioni ideali per poter competere in modo adeguato. I nostri medagliati avranno 4 anni in più e questo loro lo sanno, ma il Paratriathlon è molto giovane e anche noi come Staff avremmo alle spalle l’ottima esperienza dello scorso quadriennio, ed è proprio da lì che stiamo ripartendo e lavorando.
Mi sento di poter affermare che il livello degli atleti che si stanno avvicinando al Paratriathlon è un ottimo livello di partenza, ci sono molti giovani e c'è molto entusiasmo in tutti loro, nelle società, nelle associazioni e nelle figure istituzionali che abbiamo avuto occasione di incontrare nella prima giornata di formazione e ricerca del talento a Pavia e questo è fondamentale.

- Medagliati ed atleti ‘new entry’, quali gli obiettivi agonistici di questo primo anno?

Gli obiettivi del 2017 sono molti e su più fronti. Mantenere le posizioni di Ranking e competere nelle Gare Internazionali sarà l'obiettivo stagionale dei medagliati e degli atleti che già negli scorsi anni hanno partecipato a questo tipo di eventi. E' molto importante confermare i rank per poter accedere agli eventi Internazionali come le World Paratriathlon Series o le World Paratriathlon Cup e ai Campionati Continentali e Mondiali. Ci sarà poi un gruppo di ‘new entry’ che, se dimostreranno competitività e una crescita all'interno del circuito italiano, avranno la possibilità di fare esperienza in ambito internazionale. Con questi atleti stiamo iniziando un percorso insieme ai loro tecnici e alle loro società, per impostare al meglio la stagione e guardare oltre i confini italiani.
Inoltre, abbiamo di nuovo una gara del calendario internazionale in Italia ad Iseo, l’8 luglio, evento prestigioso e strategicamente importante per lo sviluppo di tutto il nostro movimento, avendo la possibilità di far esordire qualche nuova leva in ‘casa propria’.

- A livello di attività nazionale, oltre al ruolo di selezionatore, quali saranno gli altri impegni su cui ti concentrerai?

“L'impegno principale sarà quello di sviluppare il movimento a 360 gradi. Si tratta di lavorare con il territorio, con le società, con gli Enti locali per creare una struttura solida che possa portare beneficio al movimento. La formazione dei tecnici ed il reclutamento di nuovi talenti saranno i fronti su cui io in prima persona e lo staff tecnico e sanitario, saremo impegnati in questo primo biennio. La promozione è fondamentale per lo sviluppo del settore, come lo sarà la formazioni di tecnici che ci aiuterà a sviluppare situazioni di training ideali nelle sedi vicino casa degli atleti. Non dobbiamo infine dimenticare il circuito IPS in Italia, che sarà il primo vero confronto per gli atleti che ambiscono alla Maglia Azzurra, l'ampliamento di questo circuito e il livello di qualità degli atleti che partecipano, non potrà che essere d'aiuto per la crescita e lo sviluppo del Paratriathlon in Italia. Sono sicuro che crescendo il numero degli atleti partecipanti ed avendo più partecipanti nelle stesse categorie, ci sarà un miglioramento nelle prestazioni degli atleti stessi”.

- Il raduno di Livorno è il primo ‘step’ concreto della stagione, cosa dirai agli atleti che hai convocato?

“Il primo raduno sarà di ‘poche parole’, sarà semplicemente l'inizio del lavoro sul campo, quello che ai coach piace, o meglio che a me piace, stare a contatto con i ragazzi lavorare con loro sul campo di atletica, in piscina o in bici insieme. Nel raduno sono stati convocati oltre a Giovanni Achenza medaglia di Bronzo a Rio nella categoria PT1, altri due atleti della stessa categoria che l'anno scorso in Italia hanno mostrato dedizione e impegno come Meschiari Andrea e Bucoliero Pietro; ci sono poi altri atleti di interesse nazionale come Manuel Marson, Gianluca Cacciamano e Gianfilippo Mirabile, che abbiamo già conosciuto e visto gareggiare in ambito internazionale negli scorsi anni. So che sono atleti disponibili e che lavoreranno sodo, credo sia fondamentale per le nuove leve potersi confrontare con chi già è passato da un percorso di questo tipo ed il poter lavorare in gruppo e insieme non può che essere di stimolo e di miglioramento per tutti noi”.

- Che tipo di impostazione vuoi dare: tanti raduni, lavoro nelle proprie sedi, partecipazione a gare internazionali…

“In questo primo anno le energie saranno prevalentemente incentrate sul reclutamento di nuovi talenti e sulla ricerca di sviluppo di situazioni ottimali di allenamento nelle proprio sedi. Questo è un argomento caldo, perchè non sempre abbiamo trovato situazioni favorevoli allo sviluppo dell'allenamento, ma come detto in precedenza, obiettivo del quadriennio è creare una struttura solida che permetta a tutti coloro che vogliono fare Paratriathlon di poterlo fare nelle condizioni migliori e vicino casa. Solo così possiamo svilupparci e lavorare in maniera capillare sul territorio, per poi attraverso i raduni sviluppare situazioni di alto livello per essere competitivi a livello internazionale”.

La medaglia d’argento a Rio, Michele Ferrarin, è stato riconfermato quale consigliere federale e nominato alla guida della Commissione Paratriathlon:

“Siamo ripartiti con lo stesso gruppo di lavoro del passato quadriennio, lo stesso staff che tanta esperienza ha fatto e che potrà continuare a dare il massimo contributo per la crescita quantitativa e qualitativa del nostro settore – ci dice Ferrarin – sono certo che potremo continuare a fare sempre meglio, contando sull’importante esperienza del passato, dai tecnici, al medico di squadra dott.Pietro Picotti, al P.M Neil MacLeod che potrà supportarci non solo nella promozione ma anche nei rapporti con la federazione mondiale. Desidero ringraziare il DT del passato quadriennio Simone Biava, che ha dato la sua fondamentale impronta a questo giovane settore. Sicuramente abbiamo di ampliare la base dei nostri atleti, per poter contare su un ‘vivaio’ sempre più ampio, guardando ai futuri ricambi di questo splendido movimento che rappresenta non solo uno sport ma anche una testimonianza per ‘il sociale’. Il compito del nuovo Direttore tecnico Mattia Cambi, non sarà più solo quello di ‘selezionatore’ ma anche rivolto al ‘reclutamento’ ed alla promozione del Paratriathlon. Buon lavoro a tutti noi!”.

 


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