Programma Olimpico: la nuova pianificazione a causa del Coronavirus. Parla Filliol

Negli ultimi giorni, l'emergenza sanitaria legata alla rapida diffusione del Coronavirus ha assunto proporzioni globali che vanno oltre i confini nazionali e quelli europei. Dopo alcuni rinvii della gare dettati da decisioni delle autorità locali, la ITU ha sospeso tutti gli eventi fino al 30 aprile, aspetto che ha reso necessaria la pianificazione dell'attività della Squadra Nazionale. Il nostro Olympic Performance Director Joel Filliol fa il punto della situazione alla luce della situazione attuale.

 

Filliol, dopo i primi mesi di lavoro in training camp della stagione 2020, come si è evoluta la situazione alla luce della situazione emergenziale per la diffusione del Coronavirus?
Durante le settimane successive alla conclusione dei raduni che si sono svolti alle Canarie nei mesi di gennaio febbraio, gli atleti e lo staff del Programma Olimpico si sono adattati ad una situazione in continua evoluzione per quanto riguarda il loro percorso verso i Giochi Olimpici di Tokyo e, a livello più ampio, alla situazione sanitaria globale. Malgrado il rapido diffondersi del Coronavirus, gli obiettivi e i principi di allenamento sono stati quelli di mantenere ogni opportunità di competere a Tokyo seguendo l'evoluzione del percorso di qualificazione. Pianificando strategicamente in modo proattivo ogni spostamento man mano che le situazioni agonistica e sanitaria si sviluppavano, lo staff azzurro ha dato la priorità alla minimizzazione dei rischi per la salute di ogni atleta, gestendo al meglio lo stress per fare in modo che gli atleti possano mantenere la concentrazione sui propri processi e controllare al meglio le loro opportunità individuali. Come ormai assodato, la nostra filosofia in ogni fase del programma olimpico sostiene il raggiungimento degli obiettivi individuali con una pianificazione individualizzata guidata e supportata dallo staff della Squadra Nazionale”.

Si sono susseguite le cancellazioni: come avete affrontato questa situazione in continua evoluzione?
Dopo il rinvio della prima tappa di World Triathlon Series di Abu Dhabi, momento in cui atleti e staff, con il supporto del CONI, hanno reagito al meglio per stilare nuovi piani, è stata presa la decisione di anticipare il training camp in Florida già programmato in vista delle gare valide per la qualificazione olimpica di Sarasota, Brasilia e Bermuda. Al momento della partenza, la situazione sanitaria in Italia stava diventando più complicata di giorno in giorno, dunque l'opportunità di unirsi al raduno della Squadra Nazionale è stata resa disponibile a tutti gli atleti intenti a compiere il percorso di qualificazione olimpica, in modo che potessero allenarsi liberamente in un ambiente che assicurasse un valido supporto in cui i rischi per la salute potessero essere gestiti e minimizzati, così come il distanziamento e l'isolamento sociale. Questa strategia, in base alle informazioni del momento, aveva protetto le principali opportunità gareggiare in ottica qualificazione olimpica”.

Proprio negli ultimi giorni, il quadro è nuovamente cambiato.
Negli ultimi giorni, la situazione sanitaria globale si è evoluta molto rapidamente e, in prima battuta, aveva portato alla cancellazione della Coppa del Mondo di Sarasota. In questa fase, ero in stretto contatto con l'ITU e avevo partecipato alla riunione del Coach Committee dell'ITU in cui sono state discusse le strategie per gestire il calendario internazionale, comprese quelle che hanno portato alla decisione definitiva di annullare tutte le attività fino alla fine di aprile. Il Programma Olimpico e lo staff azzurro appoggiano pienamente questa decisione”.

Come affronterà le prossime settimane la Squadra Nazionale?
Alla luce di questa ultima evoluzione, con gli eventi fermi fino al 30 aprile, la Squadra Nazionale sta valutando il piano ottimale per ciascun atleta. Sottolineando che tutti gli atleti e i membri dello staff coinvolti nel Camp in Florida rimangono liberi di spostarsi in base alle proprie esigenze e qualora desiderino tornare a casa in Italia, al momento il raduno sta procedendo, con lo staff del Programma Olimpico intento a supportare l'ambiente di lavoro in cui è possibile gestire sia la situazione sanitaria, sia gli allenamenti e la valutazione dei piani futuri, tenendo in considerazione la possibilità di accorciare o allungare il camp in funzione degli avvenimenti. Attualmente, in Florida, gli atleti sono liberi di muoversi e allenarsi utilizzando tutte le strutture disponibili in un contesto che appare ideale, mentre nei loro ambienti domestici sono in atto importanti restrizioni sia per lo sport, sia per gli spostamenti, dovute all'emergenza Covid-19. Il monitoraggio continuo dell'ambiente di lavoro, della salute e delle condizioni dell'atleta, avviene quotidianamente in sinergia con il Medico Federale. La situazione continuerà a cambiare e i piano per atleti e staff saranno adattati in base alle necessità nel momento, considerando come priorità la salute personale e il benessere di tutti i soggetti coinvolti, pur rimanendo concentrati sugli obiettivi dei prossimi mesi e a lungo termine”.

 

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(foto: FITRI Media)