Ciao Presidente


Pubblichiamo il ricordo del Presidente federale Emilio Di Toro, scritto dall'atleta azzurra Nadia Cortassa.

Sono alcuni pensieri spontanei e toccanti, che facciamo anche 'nostri' e che riportiamo sul sito Fitri, in questo giorno in cui si celebra la Santa Messa a lui dedicata.

Nadia avrebbe voluto leggere queste righe durante la celebrazione liturgica, ma non essendo previsto nell'ordine della cerimonia, desideriamo comunque che questi ricordi, nei quali ci riconosciamo tutti, restino così impressi.

"Parlare di Emilio in questa serata è per me molto difficile per la commozione ma è allo stesso tempo molto facile poiché oggi Emilio è qui, lo vedo negli occhi e nel cuore di ognuno di noi.

Se questa sera siamo in questa chiesa fisicamente o solo con il pensiero è perché vogliamo bene ad un grande uomo prima che ad un grandissimo presidente.

E' bello, per me atleta, vedere Emilio presente alle gare giovanili, ragazzo tra i ragazzi.

Eccolo li, nella sua semplicità zainetto in spalla e pantaloni corti, pronto a guidare giovani triathleti nelle gare e nel lungo cammino della vita.

Mi piace incontrare Emilio nelle gare age group . Primo ad arrivare, ultimo ad andare via. Lui ha una buona parola per tutti. Ad ognuno di noi offre se stesso, a tutti presta orecchio per non lasciare cadere nel vuoto giuste o ingiuste osservazioni. Ai più giovani ricorda sempre di "fare i bravi", ai meno giovani cerca di rubare l'esperienza che la vita giorno dopo giorno regala. Presidente alle premiazioni, manovale per tutta la gara pronto a sacrificare se stesso, e non solo il suo ruolo, per la nostra sicurezza e per il nostro divertimento.

Gareggiando a livello internazionale ho avuto la possibilità di conoscere un Emilio diverso, capace in pochi anni di farsi apprezzare ed amare da atleti tecnici e dirigenti di tutto il mondo.

Sono certa che tutti noi atleti italiani che abbiamo portato e porteremo con onore la maglia azzurra tagliando il traguardo consapevoli di aver dato il meglio di noi incontreremo anche in futuro lo sguardo di Emilio ricco di gioia e di speranza come è accaduto a me in tante occasioni. Ricordo in particolar modo il suo volto pieno di felicità e il suo pugno alzato in segno di vittoria agli Europei di Lisbona dello scorso anno.

In questo breve pensiero per il nostro caro Emilio, ho volutamente usato il tempo presente perché sono convinta che questa sera rientrando a casa, in una giornata che mai avremmo voluto vivere, ripenseremo a questa funzione, come in una giornata di triathlon andata storta ci diremo "adesso lo dico a Emilio, che tanto sistema tutto". Emilio, uomo di grande fede, è vivo in mezzo a noi e ancora una volta sistemerà tutto".

(Nadia Cortassa)