Intervista al Presidente Riccardo Giubilei su "laRighiera" di Michele Tursi
Il 3 luglio del 2022 Taranto ospiterà i Campionati Italiani di Aquathlon. Si tratta di una disciplina affine al Triathlon composta da due frazioni di corsa da 2,5 km e una di nuoto da mille metri. Un evento di grande richiamo sportivo, ma anche una importante vetrina per una città che punta a valorizzare la vocazione turistica. Aspetti sintetizzati nella locandina dell’evento che pubblichiamo a corredo di questo articolo
“Per il Triathlon italiano la Puglia è una regione importante, su cui puntiamo molto. In Puglia si svolgeranno competizioni di rilievo e saranno assegnati tre titoli: Aquathlon a Taranto il 3 luglio; Triathlon medio il 29 ottobre a Fasano (Brindisi); il Grand Final di ParaTriathlon il 25 settembre a Bari”. Lo afferma ai microfoni de laRinghiera Riccardo Giubilei, presidente della Federazione Italiana Triathlon (Fitri).
Presidente, come mai questo interesse per la Puglia? “Questa regione per noi è un riferimento per il Centro Sud. Lo è diventato grazie all’ottimo lavoro del Comitato regionale presieduto da Antonio Tondi che ha impresso il passo necessario per realizzare grandi eventi sportivi. E poi abbiamo creato una rete di collaborazioni istituzionali sul territorio”.In questo nuovo corso si inserisce il Campionato Nazionale di Aquathlon che si disputerà a Taranto il 3 luglio 2022.
“Su Taranto va fatto in discorso a parte. Gareggeremo in un contesto unico e dal forte sapore evocativo: il Castello Aragonese, il Ponte Girevole, le acque del Canale Navigabile. Penso che non ci siano altre città in grado di offrire un percorso simile. Una location unica”. Come è caduta la scelta su Taranto? “E’ il frutto di un gioco di squadra. Bravi gli organizzatori (Triathlon Taranto, ndr) ad aver avanzato la candidatura che è stata sostenuta dalla federazione regionale e dalle istituzioni locali. Ognuno ha dato il necessario supporto e noi come federazione nazionale siamo stati ben contenti di annoverare Taranto nel calendario degli eventi del 2022 con il quale si assegneranno 14 diversi titoli nazionali”.Non una scommessa, quindi, ma una decisione ponderata?
“Una decisione convinta rispetto ad una città che ha le potenzialità per ospitare appuntamenti sportivi di grande rilievo…” … nel 2026 ci sono i Giochi del Mediterraneo “Infatti, pensavo proprio a quello. I campionati nazionali di Aquatlon sono una prima tappa di avvicinamento all’appuntamento del 2026, mi auguro che non sarà l’unica. A Taranto si sono realizzate condizioni operative ideali e proficue collaborazioni con il Comune e con la Marina Militare che ci fanno ben sperare per il futuro. Ringrazio, a tal proposito, l’ammiraglio Salvatore Vitiello per la grande disponibilità dimostrata”.Grandi attese quindi?
“Ci aspettiamo che la città risponda adeguatamente. Il campionato nazionale di Aquathlon è un evento che richiamerà centinaia di atleti, appassionati, addetti, accompagnatori. Noi per primi, come Federazione, ci teniamo a fare bella figura perché anche dal punto di vista mediatico sarà una competizione al centro dell’interesse. Nei prossimi giorni realizzeremo un incontro con la Rai perché quello di Taranto è uno degli eventi a cui vogliamo dare massima visibilità”. Presidente, il Triathlon al tempo del covid. Come è andata in questi due anni? “Il Triathlon è una delle poche discipline, forse l’unica, che anche nel 2020, in piena pandemia, ha assegnato tutti i titoli nazionali. Seguiamo il protocollo di comportamento messo a punto con il Ministero della Salute e con l’Istituto superiore di sanità. Siamo stati tra i primi a fermarci, ma anche i primi a ripartire. La nostra federazione nazionale è cambiata: c’è un Consiglio federale giovane che sta lavorando molto bene; sui territori c’è molta voglia di fare. La Puglia ne è un esempio”.